RadioGiornale – Pomeriggio
RadioGiornale del 3 Maggio 2019 – Pomeriggio
Baruffa in metropolitana, anzi no, sui social. Il sindaco Emilio Del Bono e il presidente di Metro Brescia Flavio Pasotti sono intervenuti con i propri account personali su Facebook a commentare la notizia di un’aggressione ai danni di un controllore avvenuta martedì pomeriggio scorso in metropolitana. Fin qui nulla di strano, se non fosse per i toni utilizzati in particolare dal presidente Pasotti. Il fatto di cronaca riportato dai giornali e poi sui social è risultato poca cosa: un giovane ha aggredito il controllore con una gomitata al volto prima di fuggire fra la folla. Il malcapitato se l’è cavata con una prognosi di qualche giorno, del giovane invece si sono perse le tracce. Sui social si è però aperta la discussione sul tema della sicurezza del trasporto pubblico locale, in metropolitana soprattutto.
Un operaio di 55 anni è rimasto vittima di un grave infortunio sul lavoro a Pisogne, nel bresciano. E’ successo in via Guglielmo Marconi dove, all’interno di un’abitazione privata, l’uomo stava lavorando con i colleghi per alcuni cantieri di ristrutturazione. E a un certo punto, intorno alle 11,30, è rimasto schiacciato sotto il peso di alcune lastre di vetro. Sono stati proprio i colleghi, dopo aver assistito all’incidente, ad allertare i soccorsi al 112, numero unico di emergenza, facendo muovere due ambulanze, l’elicottero e anche i carabinieri della compagnia di Breno per analizzare l’infortunio. L’operaio, in gravi condizioni ma non in pericolo di vita e sempre rimasto cosciente, è stato condotto all’ospedale Civile sul velivolo. Pare che, per cause da verificare, l’uomo sia stato colpito dalle lastre mentre le stava scaricando da un camion.
L’allarme è stato lanciato dalle Guardie ecologiche volontarie, il Servizio di vigilanza ecologica attivo anche in provincia di Brescia da più di 30 anni, dal 1986: massima allerta per la scomparsa (forzata) di rane e ranocchie dai laghetti e dalle pozze della Valcamonica. Prelevate dall’uomo e destinate a fare una brutta fine: o rivenduti al mercato “nero”, oppure cucinate in padella. Le ultime razzie accertate si sarebbero verificate nel laghetto della Val Malga, in territorio di Sonico. Ma qualche settimana fa i “contrabbandieri” di rane avrebbero colpito anche nella zona di Braone. Funziona così, spiegano le Gev: i ladri di rane si appostano di notte, durante il periodo della riproduzione, fanno man bassa dei preziosi anfibi (anche a centinaia alla volta) per trasferirli nei laghetti privati, dove vengono allevati abusivamente e poi rivenduti, sia per finire in altri laghetti privati, sia per essere fritte o cucinate come da tradizione. Non vanno dimenticate le normative che regolamento la tutela degli anfibi anche in Lombardia. Sul territorio regionale, salvo commi ed eccezioni, è vietata la cattura, l’uccisione volontaria e la detenzione a qualsiasi fine, a tutti gli stadi di sviluppo, delle specie di anfibi e rettili autoctoni della Lombardia compresi in apposito elenco regionale. Comunque vada, dal 1 ottobre al 30 giugno di ogni anno (e quindi anche adesso) è vietata la cattura di tutte le specie di rane. Nel restante periodo dell’anno è consentita la cattura di rane verdi adulte e rane rosse, per una quantità giornaliera non superiore a 30 individui complessivi a persona. La cattura di rane, tutto l’anno, non è comunque ammessa di notte, dal tramonto all’alba.
SPORT:
C’è chi le rotelle le ha un po’ fuori posto. Jacopo Selleri, 10 anni, invece le ha ben salde ai piedi, fedeli compagne di avventure e di vittorie: proprio con i suoi pattini il giovane skater ha infatti conquistato non uno, ma ben tre titoli provinciali nella sua categoria.