Notte Fondente arrivata al suo decimo compleanno
Tutto ebbe origine, nel 2010, da una follia enogastronomica: abbinare il cioccolato ai sapori del Garda, al limone o all’olio extravergine.
Il cioccolato d’estate? Abbinato all’olio? Al limone? «No, non può funzionare», sentenziò qualcuno. Ma ci fu chi, fortunatamente, vide più lungo. «Funzionerà!»
La proposta certamente un po’ folle e sicuramente visionaria di Marco Zuanelli, «El Pastiser» di Salò, che si mise in testa l’idea di abbinare i sapori del Garda al cibo degli dei, fu accolta e sostenuta dall’allora assessore al turismo di Gardone Riviera, Giampiero Seresina.
Oggi, nove anni e nove edizioni dopo, gli stessi protagonisti di allora, affiancati da nuove professionalità, annunciano l’edizione del decennale della Notte Fondente, la notte più magica e golosa dell’estate gardesana.
La formula è quella di sempre: una cena itinerante, venerdì 23 agosto dalle 19.30 nel borgo dannunziano di Gardone Sopra, con proposte gastronomiche tutte caratterizzate dalla presenza di cacao e cioccolato, articolate in quattro percorsi-menù differenti, tutti plastic free (si torna, per questioni etiche e non solo, al bicchiere di vetro), animati da cuochi stellati e chef emergenti, pasticcieri, viticoltori, olivicoltori e artigiani del gusto (biglietti in vendita a 37 euro sul sito www.soffiata.it. Ce ne sono 600, ma ogni anno vanno a ruba, conviene affrettarsi).
«La qualità della proposta – dice il responsabile food dell’evento, lo chef Carlo Bresciani – cresce ancora. Quest’anno c’è stato addirittura un overbooking di ristoranti intenzionati a partecipare. Abbiamo dovuto dire dei “no”».
Nel team degli organizzatori anche Max Basile con l’«Oleum Vatis» prodotto dalla Società agricola Il Cavaliere con le olive del Vittoriale , e Carlos Mac Adden, giornalista, firma dell’edizione bresciana del Corriere delle Sera, narratore e profondo conoscitore delle eccellenze alimentari del territorio.
«La Notte Fondente – dice Mac Adden – resta una festa giocosa, ma nel decennale vuole anche essere testimonianza del patrimonio culturale di un luogo e delle sue genti, manifestazione di una precisa storia, precise radici, modalità di riconoscimento dell’agroalimentare, dell’enogastronomia, come tasselli indispensabili per delineare l’identità di un territorio, la sua originalità».
Quattro, come detto, i percorsi. Ciascuno particolare e sorprendente, nessuno migliore o più interessante degli altri. Come gli artigiani del gusto che lo animano, chef stellati e giovani cuochi emergenti, tutti sullo stesso piano, tutti che con pari dignità si mettono in discussione in questo gioco di abbinamenti audaci, tutti con l’ambizione di soddisfare i palati più esigenti, di regalare un’emozione, di fissare un ricordo gustativo.
Non facciano nomi, ma se volete scoprire gli artigiani del gusto che daranno forma e sostanza a questa notte cioccolatosa, sulla pagina Facebook della manifestazione trovate le schede che Mac Adden ha dedicato ad ogni chef, pasticcere o azienda partecipante.