Librixia: gli appuntamenti di sabato 5 ottobre
Librixia 2019 – Fiera del Libro di Brescia, nata dalla collaborazione tra Comune di Brescia, Ancos – circolo culturale di Confartigianato Brescia e Bcc Agrobresciano, prosegue sabato 5 ottobre con un programma ricco di incontri e appuntamenti di qualità.
Alle 10.30, all’Arena Agrobresciano in Piazza Vittoria, si terrà l’incontro “Da Marte alla sala operatoria: come l’innovazione aerospaziale influenza la medicina”, in collaborazione con Fondazione Poliambulanza. La tecnologia aerospaziale ha influenzato la medicina in molti settori, tra cui l’area cardiovascolare, e continua a progredire per le missioni a lunga distanza. Innovazioni che, riportate sulla Terra, trovano significative applicazioni nella cura e stimolano riflessioni etiche. Intervengono: Tommaso Ghidini, Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Giovanni Troise, Direttore dell’U.O. di Cardiochirurgia di Fondazione Poliambulanza e Giacomo Canobbio, Professore di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Sempre alle 10.30, nel Salone della Biblioteca Queriniana, Enrico Mirani parlerà di “Un pescecane per il Brigadiere del Carmine” (LiberEdizioni), con Marcello Zane. Brescia, autunno 1908. Due pericolosi scassinatori in attesa di processo fuggono dal tribunale sotto gli occhi dei carabinieri che devono sorvegliarli. Nella stessa notte una prostituta viene strangolata in casa, nel centro storico della città. Sui due fatti indaga il brigadiere dei carabinieri Francesco Setti, che scava nei bassifondi dei quartieri popolari per trovare le tracce degli evasi e individuare il colpevole dell’omicidio…
Alle 11, nel Salone della Biblioteca Queriniana, sarà presente Tito Gattoni, che presenterà il suo libro “La ruggine dell’anima. L’Ansia e le sue storie” (LiberEdizioni), con Enrico Mirani. Tito Gattoni è nato a Potenza nel 46; psichiatra, psicoterapeuta e criminologo, ha lavorato in strutture psichiatriche sia civili sia giudiziarie, per oltre 30 anni, anche come primario. Autore di una quindicina di pubblicazioni su argomenti psichiatrici e criminologici, è relatore di conferenze, che trattano argomenti psichiatrici, psicologici e sociali. Per LibereEdizioni ha pubblicato nel 2015 “Follia e criminalità”.
Alle 12, l’Arena Agrobresciano in Piazza Vittoria ospiterà Ruggero Bontempi e il suo libro “100 nuovi itinerari. Escursioni sui monti bresciani per tutte le stagioni” (Grafo), con Franco Solina e Nicola Rocchi. Cento percorsi per tutte le gambe e per tutte le stagioni. Le mete immancabili e quelle da scoprire, per continuare ad accrescere, passo dopo passo, l’esperienza della meraviglia.
Sempre alle 12, nel Salone della Biblioteca Queriniana, ci sarà l’incontro con Lella Costa, che presenterà “Ad alta voce. Le sfumature delle parole”. Lella Costa è una delle attrici italiane più amate e all’attività teatrale affianca quella di opinionista, conduttrice e scrittrice. Incontro su prenotazione fino ad esaurimento posti, telefonando al 030 2978210 (Orari d’apertura Biblioteca).
Alle 14, sempre in Arena Agrobresciana, Maria Zanolli parlerà del suo libro “Nel dono del cielo” (L’Erudita), con Massimo Tedeschi e il violinista Vincenzo Tiralongo. Il libro è un invito a essere grati alla vita attraverso il respiro della natura, il momento presente, ciò che è essenziale, a riscoprire il valore e il dono della nostra esistenza, dei profondi sentimenti che ci definiscono esseri umani.
Alle 15, all’Arena Agrobresciana, ci sarà Lella Costa con “Ciò che possiamo fare” (I Solferini), con Francesco Alfieri, autore di “Edith Stein. Una rosa in inverno” (Scholè-Morcelliana). Una donna che nasce ebrea e muore in quanto ebrea e sarà santificata dalla Chiesa cattolica; che diventa l’allieva prediletta di uno dei più grandi filosofi del Novecento e a cui verrà negata la carriera accademica; che si impegna per i diritti delle donne e si farà suora di clausura. Una vita sempre in prima linea: dalle aule universitarie agli ospedali da campo della prima guerra mondiale, dalla scelta appassionata della conversione all’orrore di Auschwitz. Introduce Fabio Larovere; in collaborazione con la Cooperativa Cattolico-Democratico di cultura e l’Editrice Morcelliana.
Alle 16, sempre in Arena Agrobresciana, Marcello Fois parlerà di “Pietro e Paolo” (Einaudi), con Nuri Fatolahzadeh. Sotto il cielo rigido e impassibile di gennaio, Pietro e Paolo si stanno per incontrare dopo tanto tempo. Lo sanno entrambi, sarà l’ultima volta. Il loro legame, consumato da una promessa, è tenuto in vita da una preghiera. Marcello Fois (Nuoro 1960) vive e lavora a Bologna. Tra i tanti suoi libri ricordiamo: “Picta” (premio Calvino 1992), “Memoria del vuoto” (premio Super GrinzaneCavour, Volponi e Alassio 2007), “Stirpe” (premio Città di Vigevano e premio Frontino Montefeltro 2010), il libro in versi “L’infinito non finire” (2018), tutti editi da Einaudi.
Alle 17, nel Salone della Biblioteca Queriniana, ci sarà Elena Mora, giovane e talentuosa scrittrice di undici anni, che racconterà di “Le Cronache dell’Awad” (PlanetBook), con la bookblogger Annamaria Petriccione. Sempre alle 17, all’Arena Agrobresciano, all’evento BCC Agrobresciano ci sarà l’incontro con l’astrofisica Patrizia Caraveo e il suo libro “Conquistati dalla Luna – storia di un’attrazione senza tempo”, in collaborazione con Nasa Space Apps Challennge. Evento coordinato dal giornalista Emilio Cozzi, introdotto da Chiara Chiesa, Presidente di Interstellars, e con la partecipazione di Andrea Giannattasio, Vice Presidente di Interstellars. L’intervento sarà preceduto dal benvenuto del Direttore Generale di BCC Agrobresciano Giuliano Pellegrini.
Alle 18, nella Sala Conferenze Emeroteca (cortile Broletto), Matteo Strukul parlerà del suo libro “Le sette dinastie” (Newton Compton Editori), con Rosario Rampulla. Sette famiglie, sette sovrani, sei città: questa è l’Italia del XV secolo, dilaniata da guerre, intrighi e tradimenti, governata da signori talvolta lungimiranti, ma molto spesso assetati di potere e dall’indole sanguinaria. Matteo Strukul (Padova 1973) è laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo. Le sue opere sono in corso di pubblicazione in sedici lingue, pubblicate in trenta Paesi e opzionate per il cinema. Il primo romanzo della saga sui Medici, “Una dinastia al potere”, ha vinto il Premio Bancarella 2017. Sempre alle 18, in Arena Agrobresciano, Giulia Rossi presenterà il suo libro d’esordio dal titolo “È così che si fa” (Editrice Nord).
Alle 19, in Arena Agrobresciano, si terrà l’incontro con Alessandro Robecchi che parlerà di “I tempi nuovi” (Sellerio), con Leopoldo Laricchia. Uno studente modello ucciso con un colpo alla tempia e un uomo svanito nel nulla. Ritorna la Milano di Carlo Monterossi in un noir d’alta scuola dal meccanismo perfetto in cui ogni ingranaggio porta il lettore con totale naturalezza dove è più sorprendente ritrovarsi. Alessandro Robecchi è stato editorialista de Il manifesto, è tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza ed è stato critico musicale per L’Unità e per Il Mucchio Selvaggio. Attualmente scrive su Il Fatto Quotidiano, Pagina99 e Micromega.
Alle 21, l’Arena Agrobresciana ospiterà Federico Nati con “L’esperienza del cielo. Diario di un astrofisico” (Nave di Teseo), con Paola Buizza. Nel novembre 2018 l’astrofisico Federico Nati parte per una missione in Antartide con un team internazionale, che intende spedire nella stratosfera un telescopio di tre tonnellate per studiare le onde gravitazionali. Federico Nati racconta i suoi mesi nel grande bianco in un libro scritto e illustrato come un romanzo d’avventura, che racconta la scienza in prima persona, tra esplorazione e divulgazione, in forma di un thriller astrofisico che tiene incollati fino all’ultima pagina.
Alle 22.30, in Arena Agrobresciano si terrà lo spettacolo “Oltre la fine, la città nuova” con Lucilla Giagnoni e Fiammetta Fazio. L’accompagnamento musicale sarà a cura di Luca Nulchis ed Egidiana Carta. Lo spettacolo narra in modo intenso e nella originale forma di dialogo tra più linguaggi (teatro, pensiero, musica) che la fine dei tempi è in realtà un nuovo inizio: non catastrofe e cecità, bensì rivelazione per chi abbia voglia di imparare a vedere con altri occhi per costruire la Città
Nuova, e si sofferma su un’analisi del nostro tempo, sul significato della democrazia e sulle fragilità connesse a questa nostra forma di governo.