Brescia, almeno una volta nella vita

Quante volte, ascoltando i racconti delle vacanze in luoghi lontani dei nostri conoscenti, ci siamo sentiti dire che almeno una volta nella vita avremmo dovuto assolutamente provare quella particolare esperienza in quel posto esclusivo ma all’apparenza così irraggiungibile. In tutte queste occasioni, probabilmente, a rendere la storia tanto avvincente e proibitiva sono proprio la distanza o l’idea che, in un modo o nell’altro, quello spaccato di vita da ricordare e di cui vantarci rimarrà per sempre solo qualcosa da invidiare. Basta invece spingersi nella zona tra la Valle Camonica e il Lago di Garda e seguire i consigli di Visit Brescia per rendersi conto che lo straordinario – dal lusso papillare dei 13 ristoranti stellati alla notte bio nella yurta immersa nell’uliveto, fino alla speleoterapia in miniera – è davvero dietro l’angolo.

STRADA DELLA FORRA

Considerata da Churchill l’ottava meraviglia del mondo, la Strada della Forra è una lunga e tortuosa lingua incastonata nella roccia che offre a chi ha la fortuna di percorrerla l’impressione di entrare nello stomaco della montagna. Le profonde gallerie che si lasciano alle spalle piante rampicanti per inghiottire lo sguardo in un’alternanza continua di buio e luce sono state divorate da James Bond nel film «007 Quantum of Solace» e sono le protagoniste della location del videogame «Ride3», forse il miglior gioco di corse motociclistiche in circolazione. Dai 65 metri del lungolago ai 423 metri del borgo di Pieve di Tremosine sul Garda, la strada è un vero gioiello di ingegneria che nel 1913 ha avuto il merito di porre fine a una situazione di isolamento plurisecolare e che oggi rappresenta lo spunto per una delle esperienze più suggestive proposte soprattutto ai motociclisti dalla provincia di Brescia.

LA TERRAZZA DEL BRIVIDO

Seguendo le curve strette e le gallerie della Strada della Forra, si sbocca a Tremosine, paese sul Lago di Garda inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia. La vera sorpresa si ha però quando, dopo aver varcato la soglia del bar dell’Hotel Paradiso, ci si ritrova su una terrazza sospesa a 350 metri di altezza sul lago stesso. Superato il senso di vertigine provocato nei cuori deboli dallo strapiombo, il panorama – che nelle giornate limpide abbraccia nitidamente l’abitato di Campione, i tornanti della già decantata Strada della Forra, il canyon della Val di Brasa e il Monte Baldo – riempie gli occhi e il cuore. Costruita tra gli anni ’50 e gli anni ’60, quella del Brivido contende alla Gran Canyon Skywalk il primato di terrazza panoramica sospesa nel vuoto più suggestiva del mondo.

IL SENTIERO DEI FIORI E LA ZIP LINE

Consigliato anch’esso agli amanti del brivido e delle emozioni forti, più che a quelli dei petali e delle margherite, il Sentiero dei Fiori è un grande classico delle ferrate orizzontali, che permette di respirare la storia e contemporaneamente di omaggiare gli eroici Alpini della Prima Guerra Mondiale, che la utilizzavano per collegare le postazioni installate in cresta. Si tratta di un’escursione molto impegnativa che richiede la giusta preparazione. Dal Passo Castellaccio a Passo Pisgana sul massiccio dell’Adamello, il percorso può essere interrotto in 4 punti e si affronta con imbracatura, doppio cordino, moschettoni e caschetto. Le vertigini arrivano a metà dell’impresa, quando ci si avventura sulle due ipertecnologiche passerelle sospese nel vuoto, lontane parenti dei ponti traballanti di 55 e 75 metri che, durante il primo conflitto globale, univano i due crinali rocciosi. L’alternativa, per chi non se la sente, è la lunga galleria che taglia la montagna. In entrambi i casi, la successiva salita tra i cespugli di fiori porta a cima Lagoscuro, dove resiste uno spartano ma leggendario bivacco con vista sulla conca del ghiacciaio Presena. Un’altra bella notizia per gli impavidi: nell’estate 2019 sarà inaugurata a Ponte di Legno anche la Zip-Line: un percorso-avventura che offre una vista panoramica mozzafiato e consente di scendere attraverso il bosco, imbragati e in posizione seduta. Lo sviluppo complessivo è di 1.273 m, con un dislivello di 249 m ed una pendenza media del 20%. La corsa dura circa 5 minuti e può essere effettuata da soli oppure in due.

 DORMIRE NEL FIENILE

Quando è tempo di dormire, nonostante la stanchezza delle membra, la location può decisamente fare la differenza. Tra i laghi di Garda e d’Idro, quella dei fienili di Cima Rest – tutti dotati di riscaldamento autonomo – è in grado di regalare da sola un’esperienza conciliante sotto un tetto di paglia, unica soluzione di questo tipo in tutto l’arco alpino. Una settimana, un weekend o una notte regalano a chi sceglie di raggiungere Morfeo in un’ambientazione rispettosa della tradizione rurale austro-ungarica un momento di pieno contatto con la natura all’interno del Parco Alto Garda Bresciano, nel comune di Magasa, a 1200 metri di altitudine.

IN YURTA NELL’ULIVETO

Chi è attratto dall’idea di distendersi in un ambiente letteralmente immerso nella natura non può lasciarsi sfuggire l’opportunità offerta dal b&b Casa del Tempo Ritrovato, che mette a disposizione dei propri ospiti un esclusivo Glamping in Yurta moderna, all’interno di un uliveto secolare con magnifica vista sul Lago di Garda. Solo per due adulti, la soluzione permette di svegliarsi col profumo degli ulivi secolari e di scivolare in una piscina di legno o cullarsi in una delle amache del grande giardino. Non prima, però, di aver gustato una ricca colazione biologica a buffet con pane e marmellate fatte in casa e olio locale, del quale Maria Paola Gabusi è esperta conoscitrice e illustratrice sofisticata. Dalla piccola frazione di Pulciano, sopra il paese di Toscolano Maderno, è poi possibile passeggiare fino al Lago di Garda o andare alla scoperta di bellissime città e borghi storici come Gaino, Toscolano, Maderno, Gargnano, Salò e Limone sul Garda, deviando verso il Giardino Heller, la Valle delle Cartiere o il Lago d’Idro.

NELLA STANZA DI CLARETTA

Un altro tipo di fascino esercita su chi cerca un’esperienza da fare almeno una notte nella vita la camera storica di Claretta Petacci nel meraviglioso contesto neoclassico di Villa Fiordaliso a Gardone Riviera. La stanza dell’amante di Benito Mussolini – ancora arredata con i complementi d’epoca originali, tappezzeria di damasco, bagno in marmi gialli e boudoir per relax e lettura – è oggi considerata uno dei locali padronali della struttura ma, ai tempi della Repubblica di Salò, era un lussuoso ritiro segreto, dal quale la donna, attraversando il giardino, poteva comodamente raggiungere la Torre San Marco di Gardone, luogo degli incontri intimi col Duce. Dormire avvolti da una coperta di storia vale il prezzo di 500 euro a notte per due persone, compresa la prima colazione.

CENARE A BORDO LAGO

Tra canfori e ulivi, oleandri e buganvillee, all’inizio della meravigliosa “Riviera dei Limoni”, il Lido 84 di Gardone Riviera è il regno di Riccardo, chef al quale la Guida Michelin ha assegnato una stella e la descrizione di uno degli astri più brillanti della gastronomia italiana nella propria categoria. Il ristorante offre la possibilità di cenare intorno a un tavolo a bordo lago, con possibilità di attracco, e di gustare quindi con ancora maggiore piacere piatti forti come rigatoni cacio e pepe cotti in vescica di maiale, anguilla alla brace candita in grasso d’anatra, torta di rose cotta al momento, zabaione e limoni del Garda.

IL RISTORANTE PIÙ PICCOLO DELLA FRANCIACORTA

Essere in pochi – non più di due – e molto intimi è il presupposto fondamentale per prenotare un tavolo e una straordinaria esperienza enogastronomica nel Ristorante più piccolo della Franciacorta, casetta immersa tra i vigneti del Domaine Bersi Serlini, cantina con radici addirittura nel Medioevo. I famosi e rinomati vini dell’azienda sono preziosa fonte di ispirazione per lo Chef Andrea Mainardi, che crea autentici sogni del gusto, in un luogo incastonato come per magia nella Riserva Naturale delle Torbiere.

SULLE ORME DI LAWRENCE

Negli svariati mesi che lo videro soggiornare a Gargnano, a partire dal settembre del 1912, D.H. Lawrence ebbe modo di spostarsi e apprezzare diversi angoli del Lago di Garda. Camminare tra i vicoli e le mulattiere selciate è un po’ come andare all’inseguimento delle sue impressioni, prendendo spunto dagli indizi sparsi dallo scrittore per rivivere la sua esperienza e rinnovarla. Dal porto al centro storico, si scende e si sale verso la chiesa di S. Francesco, allora “schiva e nascosta”, custode di un chiostro con pilastri raffiguranti “motivi di foglie e frutta”. È ancora un luogo di culto, S. Tommaso, a essere immortalato nelle parole dell’autore de “L’amante di lady Chatterley”, che viene colpito dal campanile, paragonato a un lungo collo grigio e sottile. Le confidenze scambiate con i pescatori di Villa accompagnavano la sua discesa verso la casa gialla che, un tempo chiamata appunto Villa Igea, aveva scelto come propria dimora. La sistemazione era in realtà una camera con vista sul lago, dalla quale poteva osservare il sorgere infuocato del sole tra i monti. Nel vicino giardinetto, è possibile immaginare l’incontro di Lawrence con i proprietari della villa e il suo sguardo sui terrazzi di limoni, meta di un’oscura ma illuminante gita invernale.

 BENESSERE DI LUSSO

Rimanendo a Gargnano ma cambiando completamente prospettiva, ci si può concedere in via straordinaria il lusso di un soggiorno nel benessere definitivo di Lefay Resort & SPA Lago di Garda, nel cuore della Riviera dei Limoni. Tra le colline, i boschi e gli uliveti, quello che richiama gli amanti dell’armonia di corpo e mente è un tempio del wellness di 3.800 metri quadrati, completamente dedicati alla riscoperta delle emozioni più autentiche. Se la piscina Infinity sembra un tutt’uno con l’orizzonte, il parco è l’estensione naturale della piscina interna ed esterna. L’area acquatica esterna è completata l’idromassaggio riscaldato Fonte Roccolino. Sei diversi tipi di sauna e cinque zone relax, con grotte e laghetti, sono le tappe di un percorso che attraversa il “Mondo Acqua e Fuoco”. L’area “Natura e Fitness”, composta da una grande palestra e una sala dedicata a corsi di fitness e attività di risveglio muscolare, confina a sua volta con la zona forse più mistica della struttura, non a caso identificata col nome “Nel Silenzio e fra le Stelle: Trilogia nell’Aria”, dove trovano spazio tutte le aree esterne adibite ad attività̀ sportive e a percorsi distensivi. Ad arricchire l’offerta, la linea cosmetica Lefay SPA “Tra Suoni e Colori”, creata secondo i principi della nutricosmetica, comprende Prodotti senza coloranti, conservanti, né parabeni, certificati “Vegan OK” e “Cruelty Free”, con formulazioni ricche dei colori della natura.

SPELEOTERAPIA ALLA MINIERA SANT’ALOISIO

Sempre in tema di benessere, il centro Speleoclimatico della Miniera Sant’Aloisio, in Val Trompia, è un avamposto d’eccellenza della speleoterapia, trattamento terapeutico basato sulla frequentazione di grotte naturali o di miniere dismesse, ambiente capace di favorire la guarigione di malattie respiratorie come come asma bronchiale, allergia da fieno o pollini, riniti e laringiti croniche, bronchite cronica, sinusite cronica ed enfisema. Un trenino conduce all’interno della miniera, nella quale si può scegliere se seguire un percorso o distendersi su lettini allestiti in appositi spazi. Gli accertamenti sanitari consentono ai visitatori di trovare riscontro del percorso e di ottenere dati da sottoporre ai medici di fiducia.

IN ELICOTTERO SUI LAGHI

Di tutto questo e tanto altro, è possibile godere un’esclusiva visione aerea, assicurandosi l’emozionante esperienza di un volo in elicottero. Le Terme di Boario, la Valle Camonica, il Lago di Iseo, la Franciacorta, l’Adamello, Ponte di Legno e Passo del Tonale, il Lago di Garda: ogni angolo della provincia di Brescia diventa un punto da ammirare dall’alto e da stringere tra le dita. Magari per scegliere la prossima destinazione o il prossimo itinerario, consultando la brochure “Sentieri Bresciani. Escursioni nel territorio della provincia di Brescia”, scaricabile dal sito Visit Brescia.

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