Vola la mostra “Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini”: oltre 10mila visitatori in 15 giorni

Partenza sprint per la mostra “Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini”, in programma a Palazzo Martinengo a Brescia fino al 7 giugno.

In soli quindici giorni di apertura, sono state oltre 10.000 le persone che hanno ammirato i capolavori che documentano quanto l’universo femminile abbia giocato un ruolo determinante nella storia dell’arte italiana, lungo un periodo di quattro secoli, dagli albori del Rinascimento al Barocco, fino alla Belle Époque.

Nei precedenti cinque appuntamenti espositivi organizzati dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo mai si era assistito a un inizio così folgorante.

“Siamo molto soddisfatti di questi primi dati – afferma Roberta Bellino, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo Martinengo. Da una prima analisi, “Donne nell’Arte” è destinata a diventare l’iniziativa più di successo tra quelle promosse dalla nostra associazione. Un successo che si percepisce anche a livello visivo, con le lunghe fila di persone in attesa di entrare all’interno della storica residenza nel cuore della città”.

L’esposizione, curata da Davide Dotti, organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia, Fondazione Provincia di Brescia Eventi e MOICA – Movimento Italiano Casalinghe, in partnership con Fondazione Marcegaglia onlus, presenta oltre 90 capolavori di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, Corcos, Zandomeneghi e Boldini che, con le loro opere, hanno saputo rappresentare la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature dell’emisfero femminile, ponendo particolare attenzione alla moda, alle acconciature e agli accessori tipici di ogni epoca e contesto geografico.

Grazie alla collaborazione con la Fondazione Marcegaglia Onlus, è possibile approfondire tramite appositi pannelli di sala alcune tematiche di grande attualità sociale e mediatica quali le disparità tra uomini e donne, il lavoro femminile, le violenze domestiche, l’emarginazione sociale e le nuove povertà. Le opere d’arte diverranno quindi formidabili veicoli per sensibilizzare il pubblico – soprattutto quello più giovane – verso argomenti di grande importanza socio-culturale.

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