Il Tpl di Brescia e l’emergenza Coronavirus
Si è svolto un Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia nel quale sono state esaminate una serie di questioni, con la partecipazione on line, oltre che del Presidente Claudio Bragaglio, del Vicepresidente Corrado Ghirardelli, l’arch. Lucia Guerini e la prof.ssa Michèle Pezzagno, nonché del Direttore ing. Alberto Croce:
- In primo luogo, il Consiglio ha portato a compimento formale il processo di trasferimento del Contratto di Servizio che regola i servizi di Trasporto pubblico Urbano di Brescia e della sua Area Urbana, la cui titolarità passa così dal Comune Brescia all’Agenzia che vi subentra nel ruolo di “Ente Affidante” assumendo contestualmente, con la Delibera n.9/2020, quanto concordato tra le parti coinvolte (il Comune di Brescia, l’Agenzia e l’Associazione Temporanea di Imprese che svolge i servizi di TPL, di cui Brescia Trasporti SpA è capofila) per gli aspetti operativi e di innovazione contrattuale introdotti.
La Delibera in questione, tra l’altro, recepisce analogo atto emanato dalla Giunta Comunale di Brescia con propria delibera n.168 del 25 marzo 2020 e perfeziona quindi il complesso e articolato “passaggio di consegne” dei contratti di servizio dagli Enti locali alle Agenzie che la legge regionale 6/2012 (che disciplina la materia dei trasporti locali) aveva individuato e che nei suoi successivi aggiornamenti (ultimo dei quali con art.18 della Legge regionale n.15 del 6.08.2019) aveva disposto che avvenisse entro il 31 dicembre dello scorso anno.
Da un punto di vista operativo il subentro ha avuto effetto dal 1° marzo e da quello economico comporta il mantenimento dell’importante contributo assicurato dal Comune di Brescia con risorse proprie. Detto contributo vale annualmente circa 8,55 milioni di euro che si aggiungono alle risorse regionali e nazionali (dell’ordine di 17,6 milioni euro all’anno), dando così al sistema del TPL su gomma bresciano un apporto superiore al 30%, essenziale al mantenimento degli elevati standard di servizio che caratterizzano il trasporto pubblico di Brescia. - Il Consiglio di Amministrazione ha anche condiviso e fatto propri gli indirizzi assunti dal PresidenteBragaglio nel corso delle ultime settimane, relativi alle modifiche alla programmazione dei servizi di TPL, e che sono stati indirizzati il 30 marzo 2020, ai Soci: Regione Lombardia, Comune e Provincia di Brescia, proposti per fronteggiare la situazione emergenziale in atto, in coerenza con le disposizioni nazionali e regionali, in particolare dell’Assessorato alla Mobilità ed ai Trasporti, di progressiva riduzione dell’offerta di servizi di TPL.
Il Consiglio, al riguardo, ha espresso un particolare apprezzamento nei riguardi dell’attività svolta in questo periodo da parte delle Aziende che hanno sopportato un carico di attività straordinario e profuso un eccezionale impegno organizzativo per rimodulare i servizi.
La proficua collaborazione ha coinvolto anche le Rappresentanze Sindacali, agli organi dirigenziali dell’Ufficio Scolastico Territoriale (UST) e agli Uffici della Prefettura di Brescia, con i quali è costante il contatto ed ai quali si estende un sentito ringraziamento. - Con riferimento alla eccezionalità della situazione (che ha portato, da un lato a dover ridurre radicalmente i servizi e, dall’altro si sta riflettendo pesantemente sui bilanci delle Aziende con un pesante calo dei loro ricavi), un’ulteriore decisione assunta dal CdA ha riguardato l’esigenza – condivisa con le altre Agenzie del territorio lombardo e con gli uffici della direzione Generale Trasporti della Regione – di procedere ad una prima valutazione degli effetti economici sul sistema del TPL locale a scadenza ravvicinata, senza attendere – come di consueto- il termine dell’esercizio annuale per le apposite rendicontazioni.
In tal senso, un primo momento di valutazione verrà fatto alla conclusione del mese di giugno, nel quale si potranno definire le misure da intraprendere, anche alla luce dei provvedimenti di sostegno economici chiesti dalle Regioni in Conferenza Stato-Regioni e che si presume saranno stati definiti dal Governo. - Sempre alla luce della situazione emergenziale e in relazione alle diverse opzioni prospettate nella giornata di ieri dal Ministero dell’Istruzione sulle modalità di conclusione della attività di questo anno scolastico e sulla prospettiva della “Fase due”, l’Agenzia ha avviato specifici contatti con gli uffici dell’UST per impostare in modo tempestivo la programmazione dei servizi di trasporto pubblico che ne dovrà necessariamente conseguire, sulla base delle decisioni ministeriali, sia con riferimento alla eventuale scadenza con un rientro degli studenti entro il 18 maggio che, molto più probabilmente, con l’apertura a settembre del prossimo anno scolastico.
Un ultimo ma non secondario tema oggetto di riflessione nella seduta del CdA ha riguardato le scadenze della procedura di affidamento dei servizi di TPL (Gara) nel bacino di cui l’Agenzia ha avviato già lo scorso anno i passi preliminari – attraverso la cosiddetta “Fase di Consultazione” con i soggetti economici coinvolti – per poterla portare a compimento nel rispetto delle scadenze fissate dalla legge (attualmente indicate dalla legge regionale al 30.06.2020).
Su questa materia, Regione Lombardia, nella consapevolezza della eccezionale situazione, ha provveduto con una propria delibera di Giunta regionale a differire di tre mesi i termini dei procedimenti amministrativi in atto, ben consapevole delle difficoltà che riguardano anche l’aspetto economico finanziario posto a base della Gara stessa.
Tuttavia, è riflessione comune e condivisa anche i sede di CdA che le “nuove condizioni” di mercato e di contesto generale in cui il settore del trasporto pubblico si verrà a trovare dopo il superamento della crisi in atto, consigliano di assumere decisioni così rilevanti (in termini economici e di assetto del futuro sistema dei trasporti locali) con la opportuna ponderazione e , dunque, dopo aver condotto una ricognizione che richiederà un lasso temporale più ampio.