I bambini hanno bisogno della natura, non dei videogiochi
Negli ultimi anni, il concetto di “tempo libero” si sta gradualmente perdendo, soprattutto per quanto riguarda i bambini. Infatti, per assurdo, sono proprio i più piccoli ad avere la giornata colma di attività da svolgere: la mattina a scuola, il pomeriggio compiti e allenamenti e la sera videogiochi prima di dormire o addirittura ancora compiti! Il fine settimana ci sono le gare e tutti i compiti per il lunedì. Ad accompagnare questa mancanza di tempo libero ci sono spesso genitori competitivi, che obbligano i figli a svolgere una lunga lista di attività le quali, il più delle volte, non rispondo ai loro interessi e alle loro passioni ma fungono quale strumento di rivincita personale di mamma e papà. Tutto ciò è deleterio, in quanto va a soffocare l fantasie, le passioni, le aspirazioni e la creatività dei bambini.
La noia e lo sforzo necessario a sconfiggerla erano due elementi che, qualche decennio fa, aiutavano i bambini alla ricerca del proprio equilibrio e delle proprie abilità. Senza videogiochi, pallavolo, ginnastica artistica e pagine e pagine di compiti, i piccoli avevano la possibilità di imparare molte cose dalla natura: era lei che dettava i tempi e luoghi dei giochi grazie alla luce naturale e alle condizioni atmosferiche che permettevano di svolgere attività sempre diverse e variegate, inventate tutte dai bambini stessi. Sono innumerevoli i benefici che la natura riserva anche ai più piccoli, eppure questa perdita della “ricerca di fare qualcosa” la sta escludendo sempre di più dalla loro quotidianità. Cerchiamo di capire un po’ più nel dettaglio perché consigliabile permettere ai propri figli di ritagliarsi del tempo per fare esperienze in mezzo alla natura.
Stimolazione dei sensi:
il fruscio del vento tra le foglie, l’odore degli alberi e della terra umida, il sapore di una mela appena raccolta, la ruvida corteccia dell’albero: l’ambiente naturale riesce ad attivare contemporaneamente tutti i sensi e ciò provoca rilassamento. Tutte queste attività portano all’attivazione dell’attenzione intenzionale, che va a coinvolgere solo i sensi utili allo svolgimento di un particolare attività.
Scoperta e meraviglia, Creatività e immaginazione
Gli ambienti naturali, come abbiamo detto, sono ricchi di stimoli che permettono ai sensi del bambino di affinarsi e svilupparsi. Egli vede cosa per la prima volta, le osserva, le scopre e… inizia a giocare con la fantasia. Infatti, la natura offre molti elementi per la sopravvivenza dell’immaginazione e della creatività, in quanto permette lo sviluppo del pensiero divergente, quello basato sull’intuito, l’iniziativa e la capacità di trovare soluzioni ai problemi, di usare un nuovo linguaggio e di esplorare.
Solitudine
La compagnia degli altri e la socializzazione è importante, ma i momenti in cui appartarsi in solitudine sono fondamentali. Non a caso i bambini amano spesso nascondere oggetti e costruire nascondigli solo per loro: infatti, la solitudine è uno spazio di grande privilegio per lo sviluppo dell’introspezione, del dialogo interiore e della funzione riflessiva.
Vantaggi per l’ambiente e sulla salute
Quando permettiamo ai più piccoli di stare nella natura ed interagire con essa, facciamo un regalo ad entrambi. I disastri ambientali si fronteggiano principalmente in due modi: il primo, consiste nel rendere i ragazzi consapevoli della situazione di emergenza in cui ci troviamo, fornendo informazioni e strumenti al fine di arginare i danni; il secondo, è quello di portare i bambini a giocare nella natura, permettendogli così di costruire il proprio mondo interiore sulla base di esperienze vissute in contesti naturali. Per quanto riguarda la salute dei bambini, è ormai appurato che l’effetto della luce naturale, dell’aria di mare o montagna, del movimento quotidiano si identificano come vere e proprie cure per la mente e il corpo. Perciò l’ambiente naturale può essere visto come vero luogo di cura, ma anche di prevenzione: il corpo, in un ambiente sano, non solo guarisce più in fretta, ma si ammala di meno!
Vi consigliamo una lettura che possa spingere sia voi che i vostri piccoli ad uscire alla scoperta: “Là fuori. Guida alla scoperta della natura”, di Maria Ana Peixe Dias, Inés Teixeira do Rosario, Bernardo P Carvalho – Mondadori 2016
Noi, come sempre, siamo dalla parte della natura e lo siamo da quando siamo piccoli. È in essa che i bambini imparano il rispetto verso ogni essere vivente e ogni oggetto, ingrediente fondamentale per essere gli adulti di domani. È esplorando e comprendendo il pianeta che si apprende ad amarlo.
“I bambini sono fiori da non mettere nel vaso […] i bambini sono fiori da far crescere nei prati.”
Maria Chiara Tribulini
(FONTE: camminiditalia.org)