RadioGiornale del 12 Maggio 2020 – Pomeriggio

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Paese che vai, evento che trovi. Anche piccolissimo, in territori bellissimi ma solitamente isolati, e dove l’enogastronomia, si può esserne certi, è sempre presente e accompagna la cultura. Secondo le stime, in Italia ogni anno ci sono oltre 42.000 tra festival, sagre ed eventi, per un totale complessivo di 306.000 giornate di attività e un fatturato diretto che si aggira intorno ai 900 milioni di euro (dati Fipe 2019). E nel caso degli eventi maggiori, i territori possono contare fino a 10 milioni di euro di entrate. Il tutto guardando alla stagione estiva alle porte che, si sa, è il momento clou, con oltre l’80% che si concentra tra i mesi di giugno e settembre. Non farli, rappresenta una mancanza pesante, enorme, per tanti territori che, spesso, vivono anche solo di questo, progettando e investendo tempo e denaro – molto, da parte dei Comuni o di singole aziende – durante tutto l’anno per l’evento che li ha resi famosi, attraendo fino a migliaia di persone. Lasciando un vuoto economico, ma anche culturale, sociale, identitario. È lo scenario di un 2020 sabbatico senza eventi enogastronomici a causa dell’emergenza Covid, che emerge dai “Dialoghi sul Turismo Enogastronomico” con gli esperti promossi sul web da Roberta Garibaldi. Web dove nella quarantena molti eventi sono stati fatti, ma che, è altrettanto certo, non può sostituire una realtà fatta di calore del pubblico, grazie anche al buon vino e al buon cibo locale, e performance dal vivo spesso irripetibili.

Il progetto ora è pronto e, dopo la gara d’appalto, partiranno i lavori. Che hanno come obiettivo quello di mettere in sicurezza il ponte di Cividate Camuno, lungo la Sp345 delle Tre Valli, consentendo di riaprirlo nel 2021 ai veicoli superiori alle 100 tonnellate. Un intervento che le imprese del territorio attendono da tempo e per la Provincia ha messo sul piatto circa un milione di euro. Ad annunciarlo sono stati oggi, durante una conferenza stampa on line, Provincia di Brescia e Centro Padane, la società – al 100 per cento pubblica – che gestisce per conto di Palazzo Broletto diversi interventi sul territorio bresciano. Erano presenti, tra gli altri, il presidente Samuele Alghisi, Antonio Bazzani (consigliere delegato alle strade e ai trasporti eccezionali), Giampiero Bressanelli (Rapporti fra la Provincia, le Comunità Montane e gli altri Organismi del territorio montano) e il presidente di Centro Padane Fabrizio Scuri. Le verifiche statiche – condotte con tecniche classiche e tecnologie innovative come il rilievo laserscanner – sono proseguite anche durante l’emergenza Coronavirus e a marzo è arrivato il responso. Dall’analisi sono emerse pesanti criticità – degrado generale, distacchi, ossidazione delle armature tra i giunti – nella struttura, che oltretutto è sottoposta a un traffico crescente di mezzi pesanti.