Decreto rilancio: ecco tutti gli aiuti che spettano alle famiglie

Il Governo ha approvato il Decreto Rilancio, con provvedimenti per contenere la crisi economica causata dalla pandemia. Il fondo stanziato per la ripresa è di 55 miliardi di euro e offre azioni di sostegno alla cittadinanza e alle imprese. Tanti gli aiuti alle famiglie.

I dipendenti del settore privato con figli fino ai 12 anni hanno diritto a 30 giorni di congedo riconosciuto al 50% da utilizzare fino al 31 luglio. Per tutto il periodo di emergenza, i lavoratori dipendenti del settore privato con almeno un figlio minore di 14 anni hanno diritto a svolgere la propria mansione in modalità agile (smart work), a meno che non ci sia l’altro genitore a casa non lavoratore o beneficiario di altre misure di sostegno al reddito. Smart work anche per tutti i dipendenti del settore pubblico per tutto il periodo di emergenza. Aumenta il bonus baby sitter, che sale da 600 a 1200 euro e che può essere utilizzato anche per pagare l’iscrizione ai campi estivi, ai servizi educativi territoriali e ai servizi ricreativi per la prima infanzia. Il bonus è maggiorato (2000 euro) per i lavoratori nei settori sicurezza, difesa e soccorso pubblico e per il settore sanitario pubblico e privato.
Nel mese di maggio arriva una nuova misura, il reddito di emergenza, in aiuto ai nuclei in difficoltà economica, non coperti dagli attuali sussidi come il Reddito di cittadinanza. Il sussidio è di 400 euro per i singoli e 800 euro per le famiglie, destinati a tutti i residenti in Italia con un reddito ISEE inferiore ai 15 mila euro. Saranno erogate due mensilità. Tra i beneficiari anche gli stranieri regolarmente residenti, in gran parte esclusi dal reddito di cittadinanza. Una volta verificato di averne diritto, è necessario presentare la domanda entro la fine di giugno. La domanda si fa attraverso il sito INPS, ma al momento non è ancora definito come. Ci si potrà rivolgere anche a un patronato o a un Caf, compilando gli appositi moduli La scadenza dei termini è prevista alla fine di giugno.
La Tax credit vacanze è un credito destinato alle famiglie con un Isee non superiore a 40.000 euro, relativo al periodo d’imposta 2020. Il credito vale per i pagamenti a servizi turistici nazionali come alberghi, B&B e agriturismi ed è utilizzabile da un solo componente per ciascun nucleo familiare. Ammonta a 500 euro per ogni nucleo familiare con figlio a carico, a 300 euro per i nuclei composti da due persone e a 150 euro per i single. Diverse le misure, per un totale di 50 milioni di euro, destinate alle aziende del settore turistico. Non è ancora definita la modalità di erogazione.
Valorizzata e promossa la mobilità alternativa e green. Il decreto prevede l’istituzione di un fondo per l’erogazione di bonus validi per l’acquisto di monopattini elettrici e biciclette, anche con pedalata assistita. Ne potranno beneficiare i residenti maggiorenni nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti. Il buono sarà pari al 60% della spesa sostenuta e non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020. Per incentivare il trasporto pubblico locale, sono previsti stanziamenti per ridurre le tariffe degli abbonamenti al servizio di trasporto pubblico locale (ancora non ci sono dettagli). Approvato il rimborso ai pendolari per la spesa di abbonamenti di viaggio per servizi ferroviari e di trasporto pubblico che non hanno potuto utilizzare durante il periodo di lockdown. Il rimborso può avvenire mediante l’emissione di un voucher o il prolungamento della durata dell’abbonamento.
E’ decisamente il momento di ristrutturare. Approvato il Superbonus al 110% per rendere le abitazioni più efficienti a livello energetico e per l’adeguamento antisismico. “Una proposta shock” è stata definita dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Questa azione è necessaria per affrontare la situazione economica e la crisi climatica del pianeta. I cittadini che ristrutturano casa hanno una detrazione fiscale pari al 110% della somma spesa o lo sconto totale in fattura, cedendo il credito di imposta all’azienda che ha effettuato i lavori. L’impresa a sua volta potrà cedere il credito a fornitori e anche istituti bancari ottenendo immediata liquidità.
Confermata l’indennità per i liberi professionisti e i co.co.co. Viene versata automaticamente per il mese di aprile una somma pari a 600 euro a chi ha già beneficiato dell’indennità (600 euro) nel mese di marzo. È di 500 euro la seconda rata di sostegno per i lavoratori del settore agricolo, che però è integrata da un’altra forma di sostegno.
A maggio viene riconosciuta una indennità di 1000 euro per i liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS. Va dimostrato però di aver avuto una riduzione del reddito di almeno il 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019. I due versamenti da 600 euro coprono anche gli operatori stagionali del settore turistico e i lavoratori iscritti al FPLS (Fondo lavoratori dello spettacolo). L’indennità è pari a 500 euro mensili per i mesi di aprile e maggio a favore dei lavoratori domestici che al 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali. Le indennità non concorrono alla formazione del reddito annuale e sono versate direttamente dall’INPS.
Si estende a cinque mesi il decreto-legge “cura Italia” che vieta i licenziamenti individuali e collettivi e sospende le procedure in corso. Sale a 18 settimane la durata massima del trattamento di integrazione salariale per le aziende che si trovano già in cassa integrazione straordinaria, nonché del trattamento di integrazione salariale in deroga.
Fino al 31 luglio il periodo di quarantena con sorveglianza sanitaria viene equiparato alla malattia.
(FONTE: www.amoredimamma.net)