Il World Play Day raccontato dagli esperti del gioco Dott.ssa Ciociola, Dott. Benaglia e Prof. Doni
‘Il gioco crea un ordine, è ordine. Realizza nel mondo imperfetto e nella vita confusa una perfezione…’
Johan Huizinga
E come dare torto a Huizinga? Erroneamente si sente dire spesso ai bambini ‘smettila di giocare’, ‘adesso sei grande, è ora di smettere di giocare’… in realtà le cose sono diverse. Abbiamo bisogno di giocare anche da grandi…
‘Giocare è una cosa seria’ dicono e scrivono Stefano Tomelleri e Martino Doni, docenti presso l’Università degli studi di Bergamo.
Gioco è relazione. Anche quando si è da soli si gioca con qualcuno. Il modo in cui impariamo a giocare conduce al mondo in cui stiamo insieme con le persone. Impariamo ad avere cura delle persone e di noi stessi e a distinguere tra ciò che si può condividere e ciò che resta nel segreto di ciascuno. Proviamo a pensare al bubu-settete…quello diventa un rincorrersi. Oppure al nascondino, quello diventa una ricerca e una protezione dell’intimità.
Il gioco è inscritto nella natura stessa delle relazioni umane e ci accompagna dall’infanzia all’età adulta. Si scopre così che il gioco ha a che fare con il confronto di punti di vista diversi, con la gestione delle differenze culturali e delle regole, con la capacità di immaginare via d’uscita inedite, strade alternative non sempre definite e strutturate, con la capacità di sentirsi e sognare altro, di immaginare soluzioni ed evoluzioni che prima non c’erano, creando innovazione in questa oasi di magia che produce nei momenti in cui viene pensato ed agito.
Il gioco viene pensato come oasi di magia perché permette di uscire dalla realtà, applicando le sue regole precise, ben definite, strutturate, modificate anche al momento se necessario finchè decidiamo di stare dentro al gioco, nel gioco.
Il gioco è emozione pura…te la insegna e te la fa vivere a pieno…a 360 gradi.
Impariamo anche noi adulti a giocare…a diventare un po’ più bambini ed a dire di si alla richiesta di bere un caffe da una tazzina delle bambole, di salire su un’astronave appena costruita con cesti di frutta, a correre attorno al divano pensando di essere sul mar dei Sargassi sopra una zattera fatta di sassi.. solo così capiremo anche la bellezza della vita.
Perché giocare è davvero vita, crescita, scoperta e benessere: quello vero; quello autentico!
Buona Giornata Mondiale del Gioco !
Articolo scritto da:
Dott.ssa Ciociola Paola, psicopedagogista, formatore, cultore della materia in psicologia presso l’Università degli Studi di Bergamo
Dott. Benaglia Ivan, Pedagogista, docente scuole secondarie di secondo grado, esperto di gioco e cultore della materia in sociologia presso l’Università degli Studi di Bergamo
Prof. Doni Martino, docente universitario di sociologia presso L’Università degli studi di Bergamo, docente di scuola secondaria di secondo grado.