Fondazione Poliambulanza: riparte l’ortopedia nel team il professore Francesco Benazzo
Riprendono gradualmente tutte le attività sospese per far fronte all’emergenza Covid-19, nella massima sicurezza dei pazienti. È così che Fondazione Poliambulanza entra a pieno regime nella fase 2. E annuncia l’operatività dell’area ortopedica e traumatologica, diretta dal Dr. Flavio Terragnoli, che da qualche mese vanta dell’importante collaborazione del Prof. Francesco Benazzo, a direzione della Sezione Universitaria di chirurgia protesica ad indirizzo robotico – Unità di traumatologia dello sport.
Franceso Benazzo, pavese di nascita, classe 1955, si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia e successivamente si specializza in Ortopedia e Traumatologia nello stesso ateneo. Ricopre il ruolo di professore ordinario di Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Pavia dal 2000 e assume la direzione della Clinica Ortopedica e Traumatologica presso la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo nel 2002.
Il Professore ricopre cariche prestigiose: è Vicepresidente SIDA (Società Italiana dell’Anca), Membro del Consiglio Direttivo SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia), Membro del Board EKS (European Knee Society), Scientific Advisor per il ginocchio per l’Efort (la federazione europea delle società di ortopedia e traumatologia), e chairman del Knee Committee della SICOT (Società Internazionale di Chirurgia Ortopedica e Traumatologica). È promotore del Laboratorio di Colture Cellulari e Membro Fondatore del CIT (Centro Interdipartimentale di Ingegneria Tissutale) oggi Centro Interdipartimentale di Tecnologie per la Salute dell’Università di Pavia.
Consulente della Federazione italiana di Atletica leggera e delle squadre di calcio del Sassuolo, dell’Atalanta FC e della Cremonese, dal 2014 è Fondatore e Presidente del Co.R.S.A (Consorzio Universitario Pavese, per la Riabilitazione Sportiva degli Atleti).
“Siamo onorati di avere accolto nel nostro, già ottimo, team di ortopedici diretti dal Dr. Flavio Terragnoli un altro medico di chiara fama – afferma Alessandro Triboldi, Direttore Generale di Fondazione Poliambulanza – con il preciso obiettivo di implementare un progetto di ricerca che vede l’applicazione, peraltro già in atto, della robotica alla chirurgia protesica di elezione delle grandi articolazioni, anca, ginocchio e spalla. Possiamo così inaugurare una ripartenza nel segno della sperimentazione, nonché massima tutela e beneficio per i nostri pazienti”.
La presenza del Prof. Benazzo si inserisce così nell’ambito di un progetto più ampio, che prevede la formazione di chirurghi alle innovative tecniche robotiche, il confronto e lo scambio delle best-practices promuovendo dibattiti scientifici ad altissima specializzazione.
Il Prof. Benazzo, con l’apporto del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia di Fondazione Poliambulanza, organizzerà fellowship di insegnamento della chirurgia protesica, offrendo la possibilità a chirurghi già specializzati in ortopedia e traumatologia, senza limitazioni geografiche, di dedicarsi specificatamente alla chirurgia protesica anche con robot dedicati, e di ottenere una certificazione di questa formazione.
A tale scopo l’Ospedale si è dotato del Rosa Knee System, un robot di assoluta avanguardia, della casa produttrice ZimmerBiomet, che consente di raggiungere la massima precisione nel posizionamento delle componenti protesiche e assicurare la buona funzionalità e massima longevità dell’impianto. Il nuovo robot si va così ad affiancare al robot Navio della Smith & Nephew già presente e attivo in Poliambulanza da oltre un anno.
“E’ un onore essere entrato a far parte del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia di Poliambulanza, una realtà che si connota non solo per l’alta qualità di cura e assistenza, ma anche per il valore attribuito al paziente e per l’attenzione rivolta al benessere del personale – afferma Francesco Benazzo -. Qui ho trovato, grazie all’organizzazione sanitaria e la qualità dell’assistenza, le situazioni ottimali per produrre un lavoro clinico importante a beneficio non solo della comunità bresciana, ma di tutto il territorio nazionale ed anche europeo, insieme alla possibilità di produrre con i colleghi lavori scientifici clinici e di educazione super-specialistica nella protesica di anca e ginocchio, per medici già formati come ortopedici generalisti”.