Coronavirus: padre e figlio aprono un orto collettivo durante la quarantena
Si può diventare coltivatori e avvicinarsi alla vita agreste durante una quarantena. Sono numerosi gli esempi che lo hanno dimostrato in tutta Italia.
Ecco che anche a Cazzago è nato un piccolo orto collettivo per rispondere alla necessità di riconnettersi alla natura durante un momento particolarmente provante, dal punto di vista sia fisico sia psicologico.
L’idea è venuta alla coppia padre-fliglio composta da Paolo e Mattia Minelli, per ovviare all’elevata quantità di tempo trascorsa davanti ai dispositivi elettronici.
Con i permessi del caso da parte del Comune, il terreno “di proprietà della strada” al confine della Pedrocca è stato ribattezzato “L’orto di Mattia” ed è diventato un angolo in cui coltivare verdura e condividere momenti all’aria aperta sperimentando nuove sensazioni.
“Inizialmente eravamo mio figlio, che ha quasi 5 anni, e io – ha proseguito Minelli – Poi si sono aggregati altri bambini con i propri genitori”.
Ogni giorno, a turno, le famiglie si ritrovano per estirpare erbacce, controllare come crescono gli ortaggi o, semplicemente, giocare con i più piccoli, che si divertono a maneggiare la terra.
L’orto ospita 30 piante in tutto, accogliendo diversi tipi di verdura, come i peperoni e i pomodori: un bell’esempio per insegnare ai bambini la biodiversità, il rispetto per l’ambiente e il contatto con il paesaggio divertendosi.
(FONTE: primabrescia.it)