Scuola, la ricetta di Azzolina: autonomia, sicurezza, presenza, digitalizzazione e nuovi insegnanti

“Nessuno ha mai affermato che la didattica digitale possa o debba sostituire la didattica in presenza. La configurazione concettuale e concreta dell’attività a distanza rappresenta una sfida e al contempo un’opportunità, complementare alla didattica in presenza”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in audizione davanti alla commissione Istruzione del Senato.

Autonomia

“L’Autonomia scolastica, ormai ventennale, costituisce uno strumento privilegiato per l’elaborazione di una corretta strategia di riavvio dell’anno scolastico che sia quanto più rispondente alle esigenze dei territori interessati”. La ministra ha ricordato che in base alle norme dell’Autonomia scolastica, le scuole hanno la “possibilità di costruire percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, attraverso la definizione di precisi ambiti di intervento organizzativo. “Le istituzioni scolastiche saranno chiamate a garantire a ciascun alunno la medesima qualità dell’offerta formativa, ferma restando l’opportunità di adottare soluzioni organizzative differenti”.

Ritardi di anni

“L’emergenza ha fatto anche riemergere con forza problematiche decennali del sistema di istruzione che ci hanno spinti a interventi immediati, per reagire alla crisi, e che ora ci sollecitano ulteriori interventi che guardino già al futuro”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che ha ringraziato il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, la sottosegretaria al Mise, Mirella Liuzzi, e, la ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, “per la collaborazione e per aver messo la scuola al centro delle attività del Comitato, recuperando velocemente ritardi che si sono accumulati nel corso degli anni”.

Presenza e sicurezza

“Nel mese di settembre 2020, le attività didattiche riprenderanno in presenza e in sicurezza su tutto il territorio nazionale”. Una ripresa che avverrà “nel rispetto di quella cornice dentro cui ci stiamo muovendo che sono le indicazioni finalizzate alla prevenzione del contagio contenute nel Documento Tecnico, elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico (Ctc) “. “Le singole scuole saranno chiamate ad operare nel rispetto di un complesso equilibrio tra sicurezza, benessere socio-emotivo di studenti e personale scolastico, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all’istruzione. Lo faranno da sole? No. Il loro lavoro sarà accompagnato dall’Amministrazione centrale e periferica e dagli Enti Locali”.

Un miliardo in più

“Il governo è costantemente impegnato nel reperimento delle risorse necessarie per garantire il corretto avvio dell’anno scolastico”. “In tal senso si sottolinea che l’articolo 235 del decreto legge 34/2020, in aggiunta agli stanziamenti di cui agli articoli 231, 232, 233 nonché di altre fonti di finanziamento da stanziamenti europei, istituisce presso il ministero dell’Istruzione un apposito fondo, denominato ‘Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19’, pari a 1 miliardo di euro, allo scopo di adottare le opportune misure per la riapertura delle istituzioni scolastiche”.

Consentire riaperture

“Il governo sta compiendo un grande investimento, anche in termini di risorse finanziarie, sulla scuola. Il Governo ha stanziato più di 1 miliardo e mezzo per la scuola: 1 miliardo per il Fondo per gestione rientro a scuola a settembre (400 milioni nel 2020, 600 milioni nel 2021); 331 milioni per device, connettività, sicurezza, misure di protezione, assistenza medica, adattamento spazi in vista del rientro; 39 milioni per consentire esame di maturità in presenza, in sicurezza, comprando tutti i dispositivi di protezione necessari e assicurando l’igienizzazione costante degli ambienti; 150 milioni per le istituzioni scolastiche non statali, per la fascia d’età da  0 a 16 anni per coprire le mancate rette (135 milioni) e aumentare il fondo regionale (15 milioni). 30 milioni per gli Enti locali per interventi di edilizia scolastica cosiddetta ‘leggera’. Sono state previste anche misure di semplificazione in tema di edilizia scolastica, per consentire a enti locali medesimi, proprietari degli immobili di operare velocemente, eliminando i numerosi e farraginosi passaggi burocratici esistenti”.

Banda ultralarga

“Abbiamo stanziato oltre 400 milioni di euro, aumentandoli dagli iniziali 200, per potenziare la connettività delle scuole portando negli istituti. Li prevede il Piano Scuola approvato di recente dal comitato nazionale per la Banda ultralarga. L’obiettivo è garantire rapidamente una connessione veloce all’81,4% dei plessi scolastici, quelli del primo e secondo ciclo, per un totale di 32.213 edifici. Previsti anche voucher per le famiglie: fino a 500 euro, in base all’Isee, per connessioni veloci, pc e tablet”.

Assunzioni

“Avremo tutti gli spazi che servono e potremo assumere a tempo determinato il personale, docente e Ata, che si renderà necessario sulla base delle esigenze emergenti dai territori”.

Concorsi

“I concorsi si svolgeranno garantendo condizioni di massima sicurezza per i candidati”. “Il ministero dell’Istruzione  sta lavorando al piano logistico per il concorso straordinario per la scuola secondaria di I e II grado che sara’ il primo ad essere espletato”. A proposito della procedura straordinaria per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di I e II grado, la ministra ha aggiunto: “Voglio ribadire la ferma volontà di assumere i futuri vincitori, a prescindere dalla data di formale conclusione delle operazioni, con retrodatazione giuridica al mese di settembre 2020, così come, nel mese di giugno scorso, sono stati assunti in ruolo moltissimi docenti sui posti della cosiddetta ‘Quota 100’ nelle singole regioni, con retrodatazione giuridica al 1 settembre 2019”.

8mila docenti si riavvicinano a casa

“Sono orgogliosa, oggi, di poter restituire a voi la notizia della positiva conclusione della procedura di mobilità avviata: sono state elaborate più di centomila domande, di cui più della metà sono state soddisfatte, facendo registrare, in particolare, 8 mila trasferimenti fuori regione, per quei docenti che ora potranno, finalmente, riavvicinarsi a casa”.

Parchi e musei

“Abbiamo disegnato e proposto alle scuole, e ai territori, nuovi scenari di collaborazione, che potranno concretizzarsi nei ‘Patti educativi di comunità’. In essi, tutti i soggetti pubblici, finanche i rappresentanti del terzo settore, potranno costruire alleanze educative che prevedano un’apertura della scuola verso l’esterno, l’utilizzo di parchi, teatri, musei, archivi, biblioteche, al fine di poter ampliare gli spazi della conoscenza, anche in un’ottica di partecipazione al territorio che fortifichi l’alleanza educativa, civile e sociale di cui le scuole sono interpreti privilegiate”.

Distanziamento

“E’ stato costituito un cruscotto informativo” che “consentirà di poter definire il distanziamento e di rendere evidente i casi in cui gli spazi non risultino sufficienti”. Si tratta di uno strumento che “restituisce dati di dettaglio relativi a regione, provincia, comune e singola istituzione scolastica, che consentiranno nei vari livelli istituzionali coinvolti, di operare a favore di soluzioni esperibili e tempestive. Di agire per priorità di intervento”.

Arredi utili al distanziamento

“Grazie al coordinamento con il commissario straordinario per l’emergenza da Covid-19, assicureremo sollecitamente alle istituzioni scolastiche anche gli arredi che dovessero esser utili per rispettare le indicazioni sul distanziamento fisico, finanche nuovi banchi, moderni e più ‘dinamici’, in un’ottica di innovazione costante e della costruzione di ambienti didattici più moderni”.

Riapertura

“A livello regionale, l’organizzazione dell’avvio dell’anno scolastico sarà curata da ciascuna Regione attraverso l’istituzione di appositi Tavoli regionali operativi, insediati presso gli Uffici scolastici regionali del ministero dell’Istruzione, a cui sono chiamati a partecipare il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, individuato come coordinatore, l’Assessore regionale all’Istruzione, l’Assessore regionale ai trasporti, l’Assessore regionale alla salute, il rappresentante regionale dell’Unione Province Italiane (Upi), il rappresentante regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (Anci), il referente regionale della Protezione Civile”.

Maturità

Avere fatto gli esami di maturità “in presenza non è stato affatto un risultato scontato. Abbiamo voluto con forza che fosse così. Ci siamo adoperati per appositi protocolli di sicurezza siglati con le Organizzazioni sindacali, abbiamo lavorato ogni giorno perché tutto potesse funzionare per il meglio. Credo che l’obiettivo sia stato raggiunto pienamente”.

(FONTE: www.rainews.it)