Zaino in spalla: cascata Pra di Lavino

 

Questa settimana torniamo ad andare sul Garda e più precisamente vi porto alla cascata Pra di Lavino, detta anche “El Pisù”.

L’escursione è semplice e non faticosa anche se un po’ lunga, ci vogliono circa 6 ore tra andata e ritorno e si svolge su una delle numerose strade militari della guerra 19015/18 che si trovano tra il Garda e il confine con il Trentino.

Il punto di partenza è raggiungibile sia da Limone passando per Vesio che da Tignale; al quadrivio prendiamo via S. Michele che in 4 chilometri ci porta porta in capo alla valle di S. Michele dove troviamo un paio di case nei pressi delle quali parcheggiamo.

 

Da qui seguiamo la stradina verso destra, arriviamo ad un vicino dove deviamo a sinistra e continuiamo sulla stradina cementata che sale a tornanti attraverso il boscoso versante del monte.

Continuiamo a camminare e a circa 900 mt di quota tocchiamo la baita Monte di Mezzo attorniata da prati con ciliegi selvatici e noci. Superiamo quindi alcuni tornanti e un lungo tratto sulla selvaggia val Negrini, arriviamo ad un bivio e prendiamo la stradina che gira verso destra.

L’itinerario continua fino a scavalcare un passetto che si apre nel bosco di abeti e faggi a lato di una pozza, entriamo nella testata della Valle del Prà delle Noci.

 

Continuiamo ora in leggera discesa, lasciano a monte appena sopra la stradina, malga Spiazzo. Proseguiamo a camminare e in circa venti minuti tra gli abeti ci appare sulla sinistra la spettacolare cascata che dopo aver rimbalzato per circa 80 metri arriva nel torrente sottostante regalandoci uno spettacolo unico.

 

Qui ci fermiamo per un tranquillo pranzo al sacco accompagnati dal rumore della cascata, e dopo aver riposato ci rimettiamo in cammino per il ritorno che facciamo dallo spesso sentiero fatto per salire.