ANCE Brescia, DL Semplificazioni: per le opere pubbliche si rischia la mancanza di regole

โ€œSono, come tutti i colleghi presidenti delle varie associazioni provinciali, regionali e nazionale di Ance, molto preoccupato per le ricadute conseguenti alle modifiche apportate al decreto semplificazioni โ€“ afferma lโ€™ingegner Massimo Angelo Deldossi, presidente di Ance Brescia โ€“ si sta andando verso lโ€™immobilismo, con il rischio di degrado dei nostri centri urbani e la deregolamentazione delle procedure di gara invece di snellire quelle a monteโ€. La preoccupazione del leader dei costruttori bresciani รจ legata alle modifiche al disegno di conversione del decreto-legge semplificazioni. In particolare, secondo Deldossi, le proposte emendative allโ€™articolo 10 del decreto rischiano di bloccare tutti gli strumenti urbanistici esistenti e di consegnare i centri storici e ampie zone urbane allโ€™incuria e allโ€™abbandono. โ€œUn rischio elevato, proprio quando sarebbe piรน necessario che mai aiutare le nostre cittร  a rinascere dopo una crisi durissima e dopo anni di immobilismo โ€“ commenta Deldossi โ€“ e di conseguenza servirebbero strumenti flessibili per demolire edifici in disuso privi di valore storico-artistico, dando nuova vita a zone dismesse e insicureโ€. Il presidente di Ance Brescia, anche nella sua veste di componente del Comitato di Presidenza nazionale di Ance, evidenzia in sintesi, come la tutela dei centri storici non si ottenga moltiplicando vincoli e impedimenti che bloccano ogni iniziativa di recupero e di trasformazione urbana, diversamente da positive e consolidate prassi negli altri Paesi europei. โ€œPeraltro โ€“ chiosa Massimo Angelo Deldossi โ€“ mi pare evidente che la politica dei vincoli non abbia impedito in questi anni il proliferare di ambiti di degrado anche sociale allโ€™interno dei centri storiciโ€.

Per Ance sta passando una logica conservativa folle che renderร  impossibile intervenire su edifici fatiscenti e insicuri senza alcun valore architettonico, di trasformare aree dismesse, di riqualificare caserme, ospedali, aree militari e tutto il patrimonio pubblico e non solo, vanificando la speranza di vendere questo patrimonio a qualcuno. Unica nota positiva, secondo il presidente Deldossi, la situazione bresciana e lombarda: a suo dire la cittร  capoluogo dispone giร  di un Piano urbanistico che regolamenta gli interventi nel centro storico. Mentre la Regione Lombardia ha varato nel dicembre scorso la legge 18 del 2019 sulla Rigenerazione urbana, che impone un percorso per tutti i Comuni, in modo siano definiti entro la fine del 2020 gli ambiti allโ€™interno dei centri storici nei quali si possa demolire e ricostruire. โ€œAnche se permane la preoccupazione sui tempi effettivi โ€“ sostiene Deldossi โ€“ e sulle difficoltร  dei Comuni minori a dotarsi di adeguati strumentiโ€. Chiude il leader del Sistema edile bresciano: โ€œChiediamo al Governo: sono queste le norme che sbloccano il Paese? Sulle opere pubbliche ci si sta concentrando sulle procedure di gara comprimendo concorrenza e trasparenza invece di intervenire sulle autorizzazioni a monte come abbiamo sempre detto. Sulle cittร  stiamo inserendo nuovi vincoli e impedimenti. Sarebbe questo il piano strategico di sviluppo del Paese di cui si รจ parlato per mesi? Cosรฌ si pensa di spendere le risorse del Recovery fund?โ€