Il primario Michela Bezzi a Brescia per Sapiens

Michela Bezzi e la lotta al coronavirus. Da dentro, dal Civile, da quel reparto diventato trincea. Sul palco di Sapiens venerdì 25 settembre (ore 20.30, Brescia, Chiesa di San Giorgio) sale un altro primario. Dopo Luca Lorini, alla guida della Terapia intensiva del Papa Giovanni XXIII di Bergamo, spetta adesso a Michela Bezzi, primario di Pneumologia ad indirizzo Endoscopico degli Spedali Civili di Brescia, raccontare la sua battaglia.

I giorni più bui –  quelli dei posti letto che mancavano, dell’ossigeno che non bastava mai, delle terapie da affinare in corsa – ma anche la seconda fase, quella odierna, in cui il presidio bresciano è stato scelto da Regione Lombardia come uno dei cinque hub dove ricoverare i pazienti più gravi contagiati dal Covid-19. Sfide, paure, barlumi di speranza. L’incontro con il primario intitolato “26.03.2020: in quella trincea”  toccherà tutte le parole chiave, e le emozioni, che hanno scandito la lotta ad un virus sconosciuto, e invisibile. Il 26 marzo a cui si fa riferimento nel titolo è una data simbolo: è la giornata in cui gli Spedali Civili hanno registrato il picco di pazienti ricoverati per l’infezione da Covid-19.

Classe 1974, Michela Bezzi è un “cervello di ritorno”: dopo la laurea e specializzazione conseguite all’Università degli Studi di Brescia, Bezzi ha lavorato all’estero (Londra, Parigi, Bruxelles) e nel 2018 è stata richiamata al Civile dall’ospedale Careggi di Firenze dove era, dal 2015, responsabile di Pneumologia interventistica. Il suo è uno dei pochissimi nomi femminili che si scorge scorrendo la lista dei primari italiani.

L’incontro con Bezzi rappresenta la sesta tappa di un percorso fortemente voluto dall’associazione culturale Reading – Voci dal Lago e organizzato fra settembre e ottobre: con otto appuntamenti su due province, la rassegna Sapiens unisce Brescia e Bergamo, le due città – sorelle ferite dal virus invitandole a fermarsi per rimettersi in moto. A riappropiarsi di piazze, teatri, auditorium. Ascoltando dalla viva voce di coloro che sanno (“Sapiens”), ciascuno nei rispettivi campi, esperienze, testimonianze, racconti, sogni, visioni, prospettive. Due città, Bergamo e Brescia, che vivono tutt’altro che solo di fabbriche, aziende, strade, infrastrutture, com’è un po’ nell’immaginario collettivo. Due città mai vinte, sempre unite dalla voglia di conoscere, di ricercare, di capire: quel che è stato, quel che sarà.

Gli incontri di Sapiens – #Invito a Bergamo/Brescia sono tutti gratuiti: la partecipazione è consentita solo su prenotazione, scrivendo a info@readingvocidallago.eu.