Grazie al sostegno di Fondazione TIM il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo allarga i suoi orizzonti e il suo pubblico
Per mano di Piero Rattalino il Festival racconterà la grande musica a tutti:
la scommessa di un nuovo progetto fortemente divulgativo e aperto ha convinto Fondazione TIM
Il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo è una delle tre realtà selezionate a livello nazionale da Fondazione TIM per un contributo straordinario a favore della cultura e dell’innovazione in relazione all’edizione straordinaria del Festival.
“Vite parallele”, il titolo della 57esima edizione che prende il via oggi a Bergamo e domani a Brescia, rappresenterà anche la base di un originale progetto audiovisivo di divulgazione a firma del musicologo Piero Rattalino.
Al fianco delle numerose realtà di Brescia e Bergamo che quest’anno sostengono la manifestazione, si aggiunge quindi la Fondazione TIM, che interviene a sostegno della musica classica per contribuire alla sua diffusione in un momento difficile come quello post Covid-19.
“Il contributo straordinario di una realtà nazionale come la Fondazione TIM è un tassello fondamentale che si aggiunge alla grande rete che abbiamo costruito negli anni con le realtà imprenditoriali di Brescia e Bergamo. Siamo molto grati che Fondazione TIM, le aziende e gli enti del territorio non abbiano fatto mancare il proprio sostegno al Festival, privilegiando la cultura come forma di ripartenza per le nostre due città” dichiara Andrea Gibellini, Presidente del Festival.
L’obiettivo di questo progetto del Festival, dal titolo “Vite Parallele”, vuole essere quello di educare il grande pubblico alla musica utilizzando una narrazione originale che si allontana dall’analisi delle strutture e delle tecniche compositive a favore delle motivazioni poetiche dell’arte.
“Anche grazie al contributo di Fondazione TIM questo nuovo progetto audiovisivo vedrà presto la luce. Il nostro obiettivo è quello di ‘restituire’ al grande pubblico la musica classica. Con Piero Rattalino, da anni al fianco del Festival, abbiamo studiato un nuovo linguaggio, dall’impronta divulgativa, per raccontare la bellezza della musica attraverso una narrazione che non sia comprensibile solo ai ‘tecnici’, ma che possa affascinare il più vasto pubblico possibile” aggiunge Pier Carlo Orizio, Direttore artistico del Festival.