Poliambulanza, la polizia di Stato dona 100 braccialetti per il cuore per le cure a domicilio

Il Presidente dell’ANPS: “Oggi rivolgiamo la nostra donazione all’Ospedale di via Bissolati e rinnoviamo così il nostro impegno a beneficio della comunità cittadina. Lo scorso anno, in ricordo dei 25 morti per Covid, ci eravamo mobilitati per supportare i pazienti affetti da Coronavirus che uscivano dalle Terapie Intensive”.

Il braccialetto elettronico permette al paziente, dopo un evento cardiologico acuto, il ritorno a casa in sicurezza. Questo strumento, infatti, consente di monitorare con una frequenza prestabilita i pazienti a domicilio ed è anche fornito di un sistema che, in presenza di parametri difformi rispetto ai limiti previsti, attiva messaggi di allerta verso l’ospedale. Di questo dispositivo innovativo ne possono beneficiare, da oggi, anche i pazienti di Fondazione Poliambulanza, grazie alla preziosa raccolta fondi, portata avanti dall’Associazione Nazionale della Polizia di Stato (ANPS), a vantaggio dell’ospedale di via Bissolati.

Il 27 maggio la cerimonia di consegna di 100 braccialetti è avvenuta nell’Istituto bresciano, alla presenza di Giovanni Signer, Questore di Brescia, Maurizio Marinelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato – Sezione  Brescia, Mario Taccolini, Presidente di Fondazione Poliambulanza, Alessandro Triboldi, Direttore Generale di Fondazione Poliambulanza, Walter Gomarasca, Direttore Sanitario di Fondazione Poliambulanza, Claudio Cuccia, Direttore Dipartimento Cardiovascolare di Fondazione Poliambulanza e Sonia Tosoni, Coordinatrice infermieristica del Dipartimento Cardiovascolare di Fondazione Poliambulanza.

“Lo scorso anno abbiamo devoluto i dispositivi per il monitoraggio dei parametri vitali a favore dei pazienti colpiti dal Covid che uscivano dalle Terapie Intensive – dichiara il Presidente Marinelli – in ricordo dei nostri soci portati via dalla pandemia.  Oggi li doniamo a Fondazione Poliambulanza, dove verranno impiegati per pazienti della Cardiologia che verranno dimessi. In questa circostanza, ricordiamo Vittoria ed Amedeo Bellotti morti a causa del Coronavirus a distanza di tre ore”.

Vediamo come funziona il braccialetto elettronico. “Applicato al polso e all’indice del paziente – spiega il dr. Cuccia – il dispositivo registra l’andamento della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria, l’indice di saturazione dell’ossigeno nel sangue e l’indice di perfusione sanguigna. Il sensore di cui è dotato ‘comunica’, senza cavi, con un’applicazione che invia i parametri a un portale, dove vengono tracciati i trend dei diversi valori ed evidenziati eventuali ‘alert’ quando il dato rilevato supera il valore soglia. In questo caso, il personale ospedaliero si attiva per far fronte alla condizione di una possibile criticità. Anche il paziente può controllare il proprio stato di salute e contribuire alla qualità delle informazioni, rispondendo ad alcune domande, quali l’indicazione del peso e l’andamento della temperatura corporea”.

“Siamo grati all’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e alla Questura di Brescia – dichiara il Presidente Taccolini – poiché questa importante donazione ci permette di continuare a seguire il paziente, anche quando non più all’interno della nostra struttura ospedaliera. È questa la dimensione che da sempre perseguiamo: una presa in cura globale e duratura. La tecnologia è uno sostegno vincente. Il braccialetto elettronico va così ad aggiungersi agli importanti servizi di telemedicina di cui il nostro reparto di Cardiologia dispone a beneficio del paziente, come il monitoraggio dei pacemaker, la telemedicina dello scompenso cardiaco e la refertazione degli ECG a distanza”.