A spasso con Milla – Lungo la Valle dell’Oglio

Ciao! Quest’oggi ti porterò in un luogo a me particolarmente caro e che spero ti piacerà: la Valle Dell’Oglio da Palazzolo a Capriolo. Ti avviso: il percorso è abbastanza lungo: circa 9 chilometri all’andata e nove al ritorno. Se è troppo lungo potrai dividerlo a metà e interromperlo all’altezza dell’ex cotonificio Ferrari. Insieme percorreremo una parte del “Percorso Verde Dell’Oglio”, che potrebbe essere fatto ad anello e sconfina in provincia di Bergamo ed è lungo circa 32 chilometri. Eventualmente te ne parlerò un’altra volta. Oggi vorrei concentrarmi sulla parte franciacortina di questo tragitto che ti dicevo piacermi così tanto

Ti chiedo alcune cose: indossa delle scarpe adatte al trekking e a camminare lungo strade sterrate (non ci sono particolari dislivelli ma non sempre il fondo dei sentieri è perfetto), portati acqua e viveri perché sul percorso non ci sono punti ristoro e, per favore, non cedere alla voglia di fare il bagno nei fiumi e nei canali che incontrerai sul percorso. Nei canali è sempre vietata la balneazione e lo stesso vale per alcuni tratti del fiume Oglio. Non solo: se con te ci sono dei bimbi ti prego di fare attenzione: i sentieri non presentano pericoli ma a volte si restringono e non sempre protetti e sono vicini ai corsi d’acqua. In Tienili per mano quando ve ne è la necessità!

La nostra partenza è fissata al Parco Fluviale Metelli di Palazzolo sull’Oglio: una magnifica area vicino a cui ci sono tanti parcheggi, per lo più a pagamento. Nel parco ci sono spazi per sostare e fare pic nic, alcune aree per lo sport e la possibilità di bere qualcosa di fresco. Da qui ci addentreremo in un’area di capitale importanza per la Franciacorta e che a mio parere costituisce un patrimonio naturalistico e archeologico industriale unico nel suo genere. Non a caso Palazzolo un tempo era chiamata la piccola Manchester. Nel suo distretto, difatti, c’erano moltissimi filatoi e filature prime, a cui erano collegati sbarramenti, dighe e canali per l’alimentazione di centrali idroelettriche, ancora presenti e funzionanti. Qui, tra l’altro è stata realizzata nel XV secolo la roggia Fusia: uno dei primi canali navigabili del bresciano, allora percorsa da chiatte e poi usata per alimentare mulini e due grandi aziende: la Niggeler & Kupfer di Capriolo e l’ex Cotonificio Ferrari di Palazzolo sull’Oglio. Non solo. Dal punto di vista storico l’area è importante perché ti troverai a transitare sotto il ponte della ferrovia, bombardato durante il secondo conflitto Mondiale e nell’area del ponte di Palazzolo sull’Oglio-Ponte Oglio dell’Autostrada A4 Milano-Venezia, un capolavoro di ingegneria del periodo post bellico.

Il primo tratto, dal parco all’ex Cotonificio Ferrari è quasi tutto sul fiume e ti consentirà di vedere ciò che resta della storica cementifera Italcementi e le sue due ciminiere, che ritengo un importante ricordo del passato di questa zona. Poco prima dell’ex Cotonificio Ferrrari (puoi arrivarci se vuoi vederlo, ma è completamente chiuso) prendi la biforcazione sulla destra e segui la ciclabile dell’Oglio salendo fino al canale navigabile dove ci sono alcuni antichi lavatoi.

Li potrai seguire l’argine della sariola Fusia fino ad arrivare a Capriolo, dove vedrai da sotto il ponte della Serenissima sull’Oglio, l’area in cui si trovavano gli opifici, alcune cascine sede di mulini, come cascina Ciarì, centrali idroelettriche e sbarramenti. Nella zona della Niggeler & Kupfer si trova il “parco della Diga”, dove ci sono alcune panchine e tavoli per fermarsi a mangiare.
Il nostro percorso, per oggi, termina qui! Buona gita.