Api: servono progetti a lungo respiro per “mettere in sicurezza” il settore

Una primavera da dimenticare per il settore apistico bresciano: oltre 2 milioni di euro di danni nel mese di aprile e una situazione senza precedenti. Questo il riassunto della stagione drammatica vissuta dal miele e dalle api nella nostra provincia – denuncia Coldiretti Brescia –  con la conseguente difficoltà reddituale per gli imprenditori agricoli del settore.

“Come allevatori di api – interviene Lorenzo Lorenzi presidente APAB, Associazione per apicoltura Brescia, presente sul territorio da 37 anni, con 368 soci e quasi 10.000 alveari – abbiamo il dovere di sostenere e tutelare il settore, da tempo viviamo in balia di agenti climatici esterni che minacciano l’allevamento e le produzioni. E’ necessario trovare sistemi di tutela, anche attraverso le assicurazioni, per darci la certezza di poter lavorare con tranquillità e con uno sguardo al futuro”.

Ben vengano, dunque, i sostegni stanziati dal governo e annunciati dall’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi: 5 milioni di euro a livello nazionale destinati proprio al settore dell’apicoltura, gravemente colpito dagli eventi calamitosi della scorsa primavera. “Un aiuto necessario in questo momento di difficoltà – precisa Edoardo Mombelli, apicoltore di Quinzano d’Oglio – c’è bisogno di sostegno da parte delle istituzioni anche attraverso progetti a lungo respiro, per trovare soluzioni preventive al problema e dare certezze al settore, tenendo sempre in considerazione l’alta qualità delle produzioni e l’importante ruolo dell’apicoltura nell’ecosistema”.

Nel frattempo, Coldiretti sta lanciando altre proposte utili e concrete per il settore, a partire dall’accordo sottoscritto dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini con Federforeste. “Riuscire a creare polmoni di verde, anche fiorito, nei centri urbani – conclude l’apicoltore Mombelli – è un’azione fondamentale per supportare lo sviluppo delle api, la produzione di miele e aumentare il rimboschimento delle città”.