“Olimpiadi della Vita” alla Comunità di recupero Lautari di Pozzolengo

Tra i vigneti che incorniciano Pozzolengo, dove la provincia di Brescia incontra il mantovano per poi degradare verso il lago di Garda, ha sede la comunità di recupero Lautari. Qui l’otto agosto verranno inaugurate le “Olimpiadi della vita”, un modo per sostenere la lotta contro le dipendenze e vincere la sfida quotidiana che porta alla rinascita mentale e fisica. A Pozzolengo le competizioni si terranno fino al 17 agosto terminando poi con la grande festa della rinascita legata ai valori dello sport e della speranza. Nel bresciano arriveranno ragazzi da tutta Italia per sfidarsi in tornei di calcio maschile e femminile, maratona, pallavolo e staffetta.

L’evento coinvolgerà 300 ragazzi della comunità Lautari che sono accolti nelle sedi di Pozzolengo e Bedizzole (Brescia), Como, Pordenone, Roma e Firenze. Le gare si svolgeranno nella suggestiva cornice dei vigneti all’interno della tenuta Borgo La Caccia, dove gli ospiti di Lautari durante l’anno cercano di ritrovarsi lavorando tra i campi e accudendo i cavalli della scuderia che vanta una partecipazione a Tokyo 2021. La cerimonia inaugurale fisserà il cammino verso la giornata conclusiva del 17 agosto con il post gara che sarà scandito da spettacoli ed eventi serali. Per il ventiseiesimo anno consecutivo le Olimpiadi della vita Lautari riempiranno i cuori e cercheranno di dare un nuovo respiro alla vita dei giovani che lottano quotidianamente contro i mostri delle loro dipendenze. In tutto sette giornate caratterizzate dallo stesso spirito di competizione, unione e voglia di migliorarsi. Senza dimenticare di divertirsi, sostenersi e stare bene insieme.

“Questo è stato un anno complicato per la nostra comunità – ha commentato Andrea Bonomelli, presidente di Lautari -, ma poter celebrare i giochi per il 26esimo anno consecutivo è un motivo di speranza. Per noi sono importanti queste competizioni sportive perché nel tempo abbiamo capito che la sana sfida agonistica aiuta questi giovani a ritrovare la voglia di vivere e gli infonde la forza per uscire dalla strettoia”. Non solo. “Come Lautari – ha rimarcato Bonomelli – cerchiamo di creare obiettivi costanti e giornalieri: è fondamentale restituire in questi ragazzi un forte desiderio di una vita degna, in modo da allontanare il più possibile il retaggio della dipendenza. Lo sport è un grande aiuto, gli atleti hanno regole e una vita disciplinata e obiettivi che li portano ad ottenere risultati importanti nella vita, esattamente come i nostri ragazzi”.