“Le Olimpiadi della vita”, 25 anni di emozioni. Al via la settimana dei “giochi Lautari” sostenuti dalla Grimaldi Lines
Sulle colline moreniche di Pozzolengo, dove la provincia di Brescia incontra il mantovano per poi lanciarsi nelle acque del lago di Garda ha sede la comunità di recupero Lautari. Le hanno battezzate le «Olimpiadi della vita», un modo per sostenere la lotta contro le dipendenze e vincere la sfida quotidiana che porta alla rinascita mentale e fisica. Quest’anno ci sarà una importante novità le Olimpiadi della comunità verranno interamente sostenute dalla Grimaldi Lines. A Pozzolengo le competizioni si apriranno il 12 agosto per terminare il 19 con la grande festa della rinascita legata ai valori dello sport e della speranza. Arriveranno ragazzi da tutta Italia nel bresciano per sfidarsi in tornei di calcio maschile e femminile, maratona, pallavolo e staffetta. L’evento coinvolgerà 300 ragazzi della comunità Lautari che sono accolti nelle sedi di Pozzolengo e Bedizzole (Brescia), Como, Pordenone, Roma e Firenze. Le gare si svolgeranno nella suggestiva cornice dei vigneti all’interno della tenuta Borgo La Caccia, dove gli ospiti di Lautari durante l’anno cercano di ritrovarsi lavorando tra i campi e accudendo i cavalli della scuderia che vanta una partecipazione a Tokyo 2021. La cerimonia inaugurale fisserà il cammino verso la giornata conclusiva del 19 agostocon il post gara che sarà scandito da spettacoli ed eventi serali. Per il venticinquesimo anno consecutivo le Mini Olimpiadi Lautari riempiranno i cuori e cercheranno di dare un nuovo respiro alla vita dei giovani che lottano quotidianamente contro i mostri delle loro dipendenze. In tutto sette giornate caratterizzate dallo stesso spirito di competizione, unione e voglia di migliorarsi. Senza dimenticare di divertirsi, sostenersi e stare bene insieme.
“Questo è stato un anno complicato per la nostra comunità – ha commentato Andrea Bonomelli, presidente di Lautari -, ma poter celebrare i giochi per il 25esimo anno consecutivo è un motivo di speranza. Voglio ringraziare la Grimaldi Lines in particolare Eugenio Grimaldi che ha deciso di aiutarci per la seconda volta contribuendo alla realizzazione delle nostre Olimpiadi. Infatti qualche anno fa ci aveva aiutati a realizzare il nostro progetto “salvagente”. Oggi ha contribuito realizzando maglie e gadget per i nostri ragazzi e aiutandoci anche dal lato organizzativo. Per noi sono importanti queste competizioni sportive perché, nel tempo abbiamo capito che la sana sfida agonistica aiuta questi giovani a ritrovare la voglia di vivere e gli infonde la forza per uscire dalla strettoia». Non solo. «Noi come Lautari – ha rimarcato Marta Gurrieri responsabile terapeutica della comunità di Pozzolengo – cerchiamo di creare obiettivi costanti e giornalieri, è fondamentale restituire in questi ragazzi un forte desiderio di una vita degna, in modo da allontanare il più possibile il retaggio della dipendenza. Lo sport è un grande aiuto, gli atleti hanno regole e una vita disciplinata e obiettivi che li portano ad ottenere risultati importanti nella vita, esattamente come i nostri ragazzi”.
“Qualche anno fa ho conosciuto Andrea Bonomelli e i ragazzi della comunità Lautari -commenta Eugenio Grimaldi, Executive Manager di Grimaldi Group -. Il mio impegno nel sociale è cresciuto costantemente negli ultimi anni. Se da poco infatti sono nel CDA della Fondazione dell’Ospedale Santobono – Pausilipon Onlus di Napoli, già da qualche anno sono membro del CDA della Fondazione Grimaldi Onlus ideata e fondata per volontà di mio padre Emanuele Grimaldi. Attraverso esperienze di vita ma soprattutto attraverso il mio coinvolgimento nella Fondazione Grimaldi ho potuto vedere e conoscere tante realtà importanti che necessitano di sostegno del quale ne sono sicuramente meritevoli per l’eccellente lavoro che svolgono, la comunità Lautari è sicuramente una di queste. Sono pertanto orgoglioso di essere nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione che pochi anni fa ha sostenuto il progetto “Salvagente”. In questi anni ho visto quanta fatica e quanti sacrifici fanno questi ragazzi per realizzare il sogno di tornare a fare una vita normale, esattamente come la nostra, fatta di impegni e regole da rispettare quotidianamente. Quando ho conosciuto il Presidente Bonomelli ho constatato che Andrea è un ragazzo giovane ma determinato che sta portando avanti la comunità con grande impegno e tanti sacrifici ed ho subito potuto apprezzare con quale serietà lui e i suoi ragazzi affrontano le sfide quotidiane”