“Sono tazza di te!” Anche Brescia in mostra al Supersalone milanese che celebra la creatività femminile
“Sono tazza di te! 100 smashing women designer” è il titolo della mostra aperta al pubblico dal 5 al 10 settembre a Casa Museo Boschi di Stefano, promossa dall’Associazione DcomeDesign, e curata da Anty Pansera e Patrizia Sacchi, che vedrà la presenza anche di due designer under 35 bresciane, Eliana Valenti e Giulia Kron Morelli.
Il titolo fa un po’ il verso alla classica locuzione “sono pazza di te”, a voler sottolineare la passione, lo spirito curioso e geniale che caratterizza la creatività femminile che, in questo caso, si manifesta in un oggetto di uso comune ma non banale.
In mostra saranno esposte oltre ottanta tazze firmate da altrettante donne progettiste, designer, artigiane, artiste, e non solo… che hanno liberato la propria immaginazione per dare vita alle più disparate tipologie di tazze, facendole diventare dei veri e propri oggetti del desiderio.
“La call e la mostra hanno rappresentato un’opportunità per raccontare la personalità e l’ecletticità di ciascuna donna coinvolta, permettendomi in prima persona di misurarmi con materiali e tecniche di lavorazioni differenti, approfondendo il rapporto uomo-natura” – racconta Eliana Valenti, interior designer di Studio 7b, rispetto ai progetti in mostra: nel percorso ospitato nella Casa Museo milanese si va infatti dalla più tradizionale ceramica declinata in forme e tecniche realizzative diverse, dal vetro al mosaico, passando per differenti tipi di carte, o argento, acciaio, marmi e tessuti, fino ad arrivare a plastiche e materiali di riciclo, senza dimenticare anche l’utilizzo della stampante 3D, come nel caso della sua tazza Loop.
Loop indica i giochi di forza e interazione tra natura e umanità, accostando la matericità del cemento con la forma organica che richiama le radici di un albero modellate e realizzate in fibra di legno con la stampa 3D. Co-fondatrice del FabLab Brescia insieme ad Eliana Valenti, Giulia Kron Morelli (k-projectTeam) presenterà il progetto UpsideDown, che gioca sull’apparenza e racchiude due tazze in un unico oggetto in ceramica smaltata.
La selezione delle progettiste in mostra è stata il frutto di una open call indetta lo scorso marzo che ha registrato più di 300 candidature, con la scelta di 65 progetti, oltre a 14 special guest. L’Associazione ha infatti invitato a creare la loro opera anche quattordici figure d’eccezione quali Alessandra Baldereschi, Gabriella Benedini, Caterina Crepax, Elena Salmistraro, solo per citarne alcune. Le loro creazioni al termine dell’esposizione saranno battute all’asta da Jean Blanchaert a favore della Fondazione Arché con l’obiettivo di organizzare e sviluppare un laboratorio di decorazione ceramica a cura dell’Associazione Impronte di Nova Milanese, per le donne supportate dalla Fondazione Arché, aperto al territorio.