Una montagna di libri a Villa Mazzotti di Chiari
Cinque appuntamenti imperdibili con altrettanti autori, momenti di musica e intrattenimento e giochi per i più piccoli.
Sono questi gli elementi di Una montagna di libri: la manifestazione organizzata dalla sezione clarense del CAI in collaborazione con l’Amministrazione comunale, che andrà in scena in Villa Mazzotti da giovedì 7 a domenica 10 ottobre. Ci saranno tutti libri della mostra del Trento Film Festival; i libri editi dal CAI; i libri di montagna per bambini provenienti dal Sistema Bibliotecario (in consultazione) e ci saranno anche sia la possibilità di acquisto libri in loco, sia la possibilità di ordinarli al Mondadori Point – Edicola delle Erbe di Chiari che sarà presente all’interno della Villa.
Tra i nomi di spicco della kermesse ci saranno Fiorella Lanfranchi con Percorsi di salute e montagnaterapia (giovedì 7 alle 20.30): presenti anche Mauro Bernardi con Antonio Savoldi Per Teamlife ed Enjoyski; Giovanni Rocco con La mia Valcamonica (venerdì 8 alle 17.30), Fausto Camerini con Percorsi del Benaco (venerdì 8 alle 20.30) e Hervé Barmasse con La mia vita tra zero e 8000 (sabato 9 alle 20.30).
Dulcis in fundo domenica 10 alle 14.30 ci sarà anche il noto meteorologo e volto noto della TV nazionale – grazie al suo impegno per l’ambiente – Luca Mercalli che verrà intervistato da Marino Ruzzenenti.
Inoltre, domenica 10 ci saranno anche gli appuntamenti con i Cammini Bresciani di Andrea Grava, Antonio Votino e Loredana Francinelli (alle 17), mentre nella chiesa di Santa Maria Maggiore si terrà il concerto del Coro Alte Cime di Brescia (alle 20.30).
Oltre a tutto ciò, diversi saranno i momenti di lettura con le Librellule che leggeranno brani alle scolaresche in visita e sarà allestita anche la sala della speleologia con il Gruppo Speleo Montorfano Exploration. Insomma, un ricco calendario che sarà anche a ingresso gratuito: basterà prenotare il proprio posto sul sito della sezione CAI di Chiari (www.caichiari.it).
«Eccoci a uno degli ultimi e più attesi appuntamenti di questo anno di Chiari Prima Capitale Italiana del Libro. Un grandissimo ringraziamento al CAI di Chiari per l’organizzazione di questa fiera del libro completamente dedicata alla montagna, facendo rete e coinvolgendo molte realtà del territorio sino a raggiungere il Trento Film Festival – ha commentato l’assessore alla Cultura. Chiara Facchetti -. Ancora una volta lettura e montagna insieme ci permetteranno di affrontare tematiche che riguardano molteplici aspetti della nostra vita: libri e montagne sono entrambi in grado di elevarci sulle più alte vette e allo stesso tempo di addentrarci nelle profondità di noi stessi. L’invito rivolto a tutti è quello di partecipare a questo evento di qualità».
«La montagna per noi è inclusione, condivisione, conoscenza e divulgazione della cultura di montagna; è rispetto dell’ambiente e della sostenibilità; è anche gesto atletico, sfida e rinuncia, curiosità, osservazione, aiuto – ha commentato Laura Salvi, presidente del Cai Chiari –. Ecco perché in questi quattro giorni cercheremo di vivere insieme queste emozioni e Fausto Camerini ci condurrà in questa cordata di eventi. Grazie a Chiari Prima Capitale Italiana del Libro, scintilla che ha innescato tutto, il CAI ha accettato con entusiasmo l’invito dell’assessore Facchetti a collaborare e Una Montagna Di Libri è l’espressione del cuore della sezione del CAI di Chiari. Desidero ringraziare per l’aiuto le associazioni locali quali L’Impronta, le Librellule, Teamlife, Enjoyski, la Pro Loco, nonché la preziosa partecipazione di Mondadori Point Chiari e l’importante sostegno dell’Amministrazione Comunale per aver creato questa rete e aver posto le basi per progetti futuri».
UNA MONTAGNA DI LIBRI – BIOGRAFIE OSPITI
FIORELLA LANFRANCHI:
Fiorella è una Psicologa e Psicoterapeuta con Laurea in Psicologia conseguita in Università di Padova nel 1980.
Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica. Lavora presso l’ASST Bergamo Est (SSD di Psicologia–Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze).
Ha effettuato una formazione pluriennale nelle aree di Psicodiagnostica, Psicoterapia, Neuropsicologia e Riabilitazione.
Ha svolto attività didattica come Docente e Responsabile Scientifico in numerosi corsi su temi di Psicologia Ospedaliera e della Salute, Comunicazione, Riabilitazione.
Ha una esperienza pluridecennale in Montagnaterapia e referente della macrozona lombarda dal 2006 al 2011. E’ la Vice Presidente Commissione Medica sezione CAI Bergamo.
GIOVANNI ROCCO
Gianni Rocco, classe 1942. A 12 anni ha cominciato ad andare a spasso per i monti e non ha più smesso.
Nato a Chiari si è innamorato della Valcamonica.
Iscritto al Club Alpino Italiano di Edolo nel 1974 in quell’anno, sul ghiacciaio dell’Adamello si innamorò anche di corde, picozze e ramponi ed ha cominciato una lunga carriera di frequentatore di montagne.
Dagli anni 80 ha contribuito a rilanciare l’attività del Club Alpino Italiano di Chiari descrivendo ogni gita sociale nelle sue relazioni.
Divorato da una indiscutibile passione per le vette che però non gli impedisce di essere curioso della storia, della geologia, delle leggende, della flora e dalla fauna e di ogni aspetto della Valle dell’Oglio.
Una curiosità che ha sempre fatto da corollario alle sue vagabondate in montagna.
Una curiosità che forse era già una premessa per quello che avrebbe fatto dopo.
La creazione di un fantastico archivio multidisciplinare. Era il 2002, l’anno internazionale della montagna. Gianni Rocco va a godersi la meritata pensione. Anni di lavoro nel suo studio nel seminterrato lo portano a raccogliere e ordinare relazioni di escursioni, emozioni, cartoline, appunti di storia antica e moderna, la grande guerra e la guerra partigiana, leggende, le dighe e le strade, chiese e monumenti, le caratteristiche dei paesi camuni.
Il tutto visitando meticolosamente negli anni 45 comuni e 105 frazioni.
Un lavoro vastissimo che trova le sue radici nella passione del sapere e del capire. Un lavoro fatto da Gianni Rocco per sè stesso ma che potrà servire per la consultazione ad escursionisti, alpinisti, storici, pubblici amministratori, scrittori. E a tutti quelli che come lui sono spinti dalla passione della montagna ma che anche vogliono sapere e capire. (Fausto Camerini)
FAUSTO CAMERINI
Alpinista, giornalista bresciano, classe 1953, ha passato gran parte del suo tempo a vagabondare per tutto l’arco alpino e sulle montagne del Sud America. Amante della natura, appassionato delle alte quote e dei ghiacciai ha frequentato la montagna in tutti i suoi aspetti, in tutte le stagioni. E’ stato istruttore di alpinismo della scuola Adamello del Club Alpino di Brescia.
Prolifico autore ha trasportato nei suoi libri le sensazioni e le emozioni che la montagna gli ha regalato scrivendo itinerari facili e difficili, nei boschi e sulle rocce, in mezzo alla neve o alla scoperta degli angolini più nascosti delle nostre montagne; libri che hanno condotto per mano migliaia di escursioniti ed alpinisti con le sue dettagliate descrizioni.
Profondo conoscitore soprattutto delle montagne bresciane, dell’Adamello e del Benaco; ha scritto nel 2004, per il Cai–Touring nella prestigiosa collana Guida ai Monti d’Italia il volume Prealpi Bresciane.
Tra le altre pubblicazioni ricordiamo Adamello – Presanella e Itinerari di casa nostra scritti a quattro mani con Severangelo Battaini, La Conca del Baitone, Zaino in Spalla con le racchette da neve, I sentieri del Garda, A piedi in Lombardia, e l’ultimo lavoro Prealpi Gardesane uscito nel 2019 scritto con Roberto Ciri e Ruggero Bontempi.
Collaboratore di diverse riviste di montagna è titolare di diverse rubriche sul quotidiano Bresciaoggi tra cui l’ormai più che ventennale Zaino in Spalla che dal 1997 regala ai lettori ogni settimana un itinerario sempre diverso sulle montagne dell’arco alpino.
HERVÉ BARMASSE
Alpinista, atleta del Global Team The North Face®, scrittore, regista di film di montagna. Hervé nasce ad Aosta il 21 dicembre del 1977 in una famiglia segnata da una lunga tradizione e passione per la montagna. Guida alpina del Cervino da quattro generazioni, il suo nome è legato a importanti ascensioni. Itinerari di grande difficoltà ed esposizione realizzati in tutto il mondo, come la via nuova aperta in solitaria sul Cervino, la prima ascensione della liscia lavagna granitica del Cerro Piergiorgio e la nuova via sul Cerro San Lorenzo in Patagonia, la prima salita del Beka Brakay Chhok in Pakistan e altre ancora. Sulla sua montagna di casa, la Gran Becca, Hervé ha lasciato in modo incisivo la sua traccia fino a diventare l’alpinista che, tra vie nuove, prime invernali e prime solitarie, ha compiuto più exploit. Di recente si è reso protagonista di un’ascensione esemplare in Himalaya salendo in stile alpino la Parete Sud dello Shisha Pangma 8027m in appena 13 ore.
Per la sua attività alpinistica ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali si ricorda il premio accademico Paolo Consiglio ricevuto quattro volte. Nel 2010, alla sua prima esperienza come regista, esce con Linea Continua. Un film che racconta l’apertura di una nuova via sul Cervino, realizzata insieme al padre Marco. Nel 2012 è la volta di Non così lontano, un film documentario che racconta Exploring the Alp, il progetto che l’ha visto protagonista nel 2011 con l’apertura di tre nuove vie – sul Monte Bianco, sul Monte Rosa e sul Cervino – e che dimostra come anche sulle Alpi, ci sia ancora spazio per l’avventura e che il valore dell’esperienza non dipende dalla montagna che si scala ma dagli occhi dell’alpinista. La montagna dentro, edito da Laterza, è la sua prima fatica letteraria (maggio 2015). Un libro in cui Hervé racconta se stesso, la sua storia, la passione, la fatica, l’emozione delle scalate.
CORO ALTE CIME
In tutte le sue esibizioni il Coro Alte Cime dell’ANA di Brescia è solito presentarsi al pubblico con il celebre canto, certamente a tutti noto, “Sul Cappello”, per sottolineare il fatto che il Coro medesimo è costituito solo ed esclusivamente da Alpini in congedo, associati alla Sezione di Brescia, tutti rigorosamente “Di Origine Controllata e Garantita”, senza infiltrazione alcuna di simpatizzanti ed amici. E’ un Coro giovane, infatti si è costituito nel 1995 con il preciso scopo di tenere viva, far conoscere e tramandare quella significativa parte della Storia e della Cultura Alpina rappresentata dai canti degli Alpini. E’ quindi un Coro di Alpini, che canta le canzoni degli Alpini. E’ noto che i canti Alpini, almeno nella maggior parte, traggono origine e spunto dalle vicende belliche, ma non per questo esaltano la guerra; anzi, tutt’altro! Le cante alpine, infatti, esprimono la più ferma condanna delle guerre, di tutte le guerre, mettendo in risalto gli orrori, i lutti, le distruzioni materiali e morali che gli eventi bellici inevitabilmente comportano.