Il Bontà, cultura e valorizzazione dell’agroalimentare Made in Italy
A Cremona dal 29 ottobre al 1° novembre GRANI DURI E DAGLI AGRUMI ALLA CORTE DI FEDERICO II
Tra gli eventi in programma “Dante cosa ti sei perso”, un focus sulla globalizzazione della gastronomia del XIII secolo a cura dell’Accademia 5T in collaborazione con CremonaFiere
“Parafrasando Giorgio Gaber e la sua canzone “Destra sinistra” ci domandiamo se la cucina nel tempo di Dante – almeno quella che ci è giunta scritta – fosse guelfa (ovvero filopapale) o ghibellina (ovvero filoimperiale)”. A porre il quesito è Luca Lattarini, membro dell’Accademia 5T che in collaborazione con CremonaFiere ha organizzato “Dante cosa ti sei perso”, un focus sulla globalizzazione della gastronomia del XIII secolo, il ruolo di Federico II e quello di Cremona, che si terrà oggi , 29 ottobre, alle ore 11:30 presso l’area eventi del padiglione 1 di CremonaFiere.
“La risposta è facile– aggiunge Lattarini- , ghibellina nonostante la fonte più accreditata sia un manoscritto redatto per il principale attore della parte guelfa, Carlo d’Angiò. Ma la corte di Napoli ereditò – secondo una scuola di pensiero che ci sentiamo di condividere – il lavoro maturato alla corte palermitana di Federico II, un autentico precursore in tutti i campi del sapere scientifico e umanistico”.
Subito dopo si terrà lo Show Cooking: Ricette del XIII secolo, un grande classico del Medioevo e una ricetta di allora che la Cremona di oggi ha ereditato, con lo Chef Francesco Rozza. Abbinamenti dei vini alle ricette proposte e un breve excursus dei migliori abbinamenti con i vini attuali alle ricette medievali ricche di spezie e spesso agrodolci, con Giuseppe Vaccarini, eletto miglior sommelier del mondo nel 1978 e presidente dell’ASPI (Associazione Sommellerie Professionale Italiana).
Alle 15:30 Incontro con il pubblico sulla buona spesa per il palato, per la salute e per l’ambiente: i prodotti trasformati.
Alle 17:00 Incontro con il pubblico sulla buona spesa per il palato, per la salute e per l’ambiente: i prodotti freschi e le materie prime.
Inoltre durante la giornata presso lo stand ci sarà un’esposizione che ha lo scopo di informare sulla corretta lettura delle etichette.
“Diffondere la cultura e la storia dell’enogastronomia italiana è una delle finalità che intendiamo perseguire– dichiara Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere-. Il ruolo di una fiera è anche quello di fare cultura oltre che promuovere gli affari. Riteniamo dunque che la valorizzazione delle filiere produttive presso il consumatore per effettuare acquisti consapevoli sia fondamentale”.