Impianto Forsu/Biometano Bedizzole: ecco gli accordi economici.
A gennaio scadranno i termini per le integrazioni richieste ad A2A dalla Provincia di Brescia. L’azienda ha già protocollato le proprie integrazioni che ricalcano le approssimative tesi già sostenute alla presentazione del progetto. Ma intanto, vengono alla luce gli accordi economici tra A2A e i Comuni.
Il documento relativo agli avvenuti accordi sulle Compensazioni recentemente inoltrato da A2A alla Provincia, nell’ambito della proposta di impianto rifiuti a Bedizzole (al confine con Calcinato e Lonato) ha portato all’attenzione del al Comitato Cittadini Calcinato e delle altre associazioni firmatarie, la delibera di Giunta n°63/2020 dove l’Amministrazione Comunale di Bedizzole ha quantificato la propria compensazione ambientale.
Il documento non era stato esaminato prima in quanto si era “falsamente” certi che nulla fosse stato fatto, visto che l’Assessore Piardi aveva sempre dichiarato (riportiamo sue dichiarazioni del 2018): ” Mai il Comune di Bedizzole ha aperto alcun confronto con A2A su eventuali compensazioni ambientali. In questi due anni abbiamo più volte ribadito un concetto semplice: prima parliamo di ambiente e di salute e solo se non ci saranno problemi si parlerà di compensazioni ambientali ed economiche”.
Considerando che le problematiche ambientali non sono state risolte, tant’è che le questioni erano talmente tante che la Provincia di Brescia il 30 ottobre del 2020 procede al diniego della autorizzazione (costringendo il colosso bresciano a depositare meno di 50 giorni lavorativi dopo il nuovo progetto (per quanto “nuovo” possa essere un progetto di tale portata rifatto in meno di due mesi, con le feste di Natale incluse) tale delibera ci lascia ulteriormente allibiti.
E in tutto questo, non solo Lonato del Garda non viene minimamente contemplato, al Comune di Calcinato viene quantificato un contributo di 100.000,00 seppur gli impatti sarebbero subiti principalmente dai cittadini di Ponte San Marco (e da Bettola in Comune di Lonato del Garda, appunto).
Quindi, alla fine ci poniamo sempre la stessa domanda: la politica baratterebbe la salute dei cittadini con quasi un milione di euro a Bedizzole, oneri di urbanizzazione esclusi ?
Con queste “compensazioni ambientali” si comprendono gli atteggiamenti compiacenti nei confronti dell’azienda e i pareri favorevoli dati in Conferenza di Servizi.
“Finalmente sono svelati i 30 denari che A2A elargirà alle amministrazioni, una in particolare, per l’atteggiamento positivo mantenuto nel corso delle Conferenze di Servizi. Al Comune più riottoso, Calcinato, che subirà i maggiori impatti ambientali dall’impianto, vanno le briciole. Il territorio e la salute dei cittadini saranno così “compensati” dalla utility”, afferma l’ex deputato, Stefano Apuzzo”.
I Comitati e le Associazioni, tra cui il Comitato Cittadini di Calcinato, non sono stati, nel frattempo, con le mani in mano, ma hanno già approntato delle controdeduzioni tecniche e specifiche alle integrazioni di A2A. “Spiace dover constatare, ancora una volta, come si prosegua ad insistere con questo impianto, con tutte le criticità già presenti sul territorio. In questo modo si dimostra ulteriormente come non si tenga conto del bene comune e di tutti quei cittadini che dovranno poi subirne le conseguenze. Sia chiaro che noi non ci fermiamo, ricordando in ogni sede che questo progetto è nato male sin dall’inizio”, affermano Laura Corsini, Donatella Decise e Imma Lascialfari del Comitato Cittadini di Calcinato e di Ambiente, Futuro, Lombardia.
I Comitati e le Associazioni ricordano, come la zona sia già gravata di significativi “impatti cumulativi”:
1 impianto di compostaggio
4 impianti di trattamento rifiuti
5 aziende con AUA, autorizzazione unica ambientale, autorizzate alle emissioni in atmosfera
1 discarica cessata di rifiuti speciali pericolosi/tossico nocivi
1 discarica in esercizio
2 impianti di cogenerazione (con biomassa)
3 infrastrutture stradali e autostradali principali
29 allevamenti di dimensioni medie
Le attività sopra elencate si trovano a una distanza massima di 1500 metri dal sito proposto per l’impianto.
Uno degli obiettivi principali che si perseguono con un’analisi degli impatti condotta in parallelo con la progettazione di un’opera è costituita dalla possibilità di evitare o minimizzare gli impatti negativi. Con mitigazioni si intendono vere e proprie opere adeguate a diminuire gli impatti, essi di tipo naturalistico, fisico territoriale, antropico-salute pubblico.
Comitati e associazioni sono già al lavoro (in realtà non si sono mai fermati) in difesa della salute e del benessere dei cittadini, nessuno escluso.