Bollette, caro energia su stelle Natale

Il caro delle bollette energetiche fa crescere i costi di produzione delle stelle di Natale nei vivai lombardi e bresciani, con i produttori che laddove possibile stanno comunque evitando di far ricadere sulle famiglie gli aumenti che si trovano ad affrontare. E’ quanto afferma Coldiretti nel sottolineare che per questa tipologia di fiore sono richiesti fra i 15 e i 20 gradi all’interno delle serre e con le temperature che vanno sotto zero Γ¨ necessario compensare facendo lavorare al massimo le caldaie con un vero e proprio salasso per i vivaisti.

Il rincaro dei costi energetici – continua Coldiretti – si trasferisce sui costi di produzione, dall’elettricitΓ  al gasolio fino a quello per gli imballaggi e alla plastica per i vasetti dei fiori: “Si tratta di un problema reale – spiegaΒ  Fausto Dester, floricoltore del Lago di Garda e Presidente dell’associazione floroviviaisti bresciani – con rincari generalizzati che non risparmiano neancheΒ  concimi e terricci. Nella nostra provincia incidono sui costi di produzione Β fino a punte del 20% in piΓΉ, Β ma il problema Γ¨ anche legato al fatto che, causa covid, la scorsa stagione sono state ordinate meno piantine”.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ il fiore simbolo del Natale Γ¨ ricercato quest’anno dal 49% degli italiani che non vogliono rinunciare a decorare le proprio case. I prezzi variano a seconda delle dimensioni, del vaso e possono andare dai 5 fino ai 150 euro per le varietΓ  piΓΉ strutturate o a quelle ad alberello.

In Lombardia – precisa Coldiretti Brescia – il picco delle richieste Γ¨ atteso per i giorni proprio a ridosso delle feste e la spesa media si attesta generalmente intorno ai 15/20 euro. Le colorazioni piΓΉ ricercate sono quelle tipiche della tradizione: β€œle stelle di Natale sono un grande classico: il mercato tiene e le vendite vanno bene. Le piΓΉ richieste sono sempre quelle rosse – precisa Β Dester – per quanto riguarda i prezzi al pubblico siamo sui livelli dello scorso anno: solo in alcuni casi si vedono aumenti massimo del 10%”.

Per ottimizzare l’acquisto e far sopravvivere le stelle di Natale alle feste, la Coldiretti ricorda che la pianta Γ¨ ancora viva anche dopo la perdita delle foglie ed che Γ¨ molto importante mantenerla durante il periodo di β€œstasi” all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perchΓ© si tratta di una pianta “brevidiurna” che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce. Durante il periodo primaverile – informa Coldiretti – sarΓ  opportuno effettuare una potatura abbastanza vigorosa e portarla in terrazzo per riporla nelle case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore max di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuove foglie (che assumeranno il caratteristico colore rosso) e di nuovi rami.Β  Un ultimo piccolo accorgimento – conclude Coldiretti – per far rifiorire la stella di Natale Γ¨ la concimazione, quest’essenza predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale. CosΓ¬ facendo l’anno successivo si potrΓ  avere ancora la stella di Natale, scientificamente chiamata Euphorbia pulcherrima (dal latino bellissima), facendo fruttare gli acquisti fatti durante queste festivitΓ .