La Candelora. tra sacro e profano cosa ci racconta. A cura di Eliana Vinciguerra

Nella ruota dell’anno,la Candelora e’ una specie di porta posta tra l’inverno,ormai alla fine,e la primavera ormai prossima. E’ il periodo adatto ai riti propiziatori che saranno determinanti per l’annata agricola che sta per iniziare. Questo passaggio simbolicamente contrassegna il transito del periodo β€œoscuro”del calendario indoeuropeo,contrassegnato dal freddo e dal buio.

Le origine della Candelora vanno ricercate nelle antiche feste italiche,legate soprattutto alle divinitΓ  dell’antica Roma. Difatti il mese di febbraio era un momento contrassegnato dal caos,dal rimescolamento tra vecchio e nuovo e non a caso Γ¨ legato ancora oggi al Carnevale,la festa celebrativa della confusione e del ribaltamento delle regole. Numa aveva dedicato questo periodo al dio Februus.

In questi giorni si usava purificare la cittΓ  e onorare i defunti. Le donne giravano per le strade con ceri e fiaccole accese,simbolo di luce. Ma la Candelora puΓ² assumere nomi diversi a seconda delle regioni. Per le tradizioni celtiche questa ricorrenza viene chiamata Imbolc ed Γ¨ legata alla triplice Dea Brigit,divinitΓ  del fuoco,della tradizione e della guarigione,diventata nella tradizione cristiana santa Brigida. In questa occasione,tra i vari rituali,vi era anche l’usanza di fabbricare delle croci di paglia,chiamate Bride Cross. La posizione strategica dell’anno agricolo fa di questa data uno dei momenti di demarcazione del tempo.

Il susseguirsi delle stagioni,ma soprattutto l’arrivo tardivo o precoce della primavera, potevano compromettere l’intera annata successiva e in un mondo dove non esistevano i supermercati,ciΓ² che la terra produceva era tutto o era fame. In tal modo i contadini erano avvezzi a guardare il cielo,e subito dopo le scorte di cereali,frutta e paglia,venivano ammassate nelle stanze piΓΉ asciutte della casa. Legati alla Candelora vi sono tutta una serie di indicazioni che evidenziano il ruolo di questo momento nel predire l’arrivo della primavera e le caratteristiche delle stagioni a venire.

Ad esempio se il due febbraio c’Γ¨ la neve,la Pasqua sarΓ  bella. Se c’Γ¨ il sole il giorno della Candelora,seguirΓ  un freddo peggiore di prima. La festa della Candelora celebrata dalla Chiesa romana al due febbraio,fu introdotta solo nel VII secolo,adottando una festa della Chiesa orientale,che festeggiava,fin dal IV secolo,la presentazione al Tempio del Signore e la relativa purificazione della Madre. Secondo la legge ebraica,infatti,la donna dopo il parto di un figlio maschio doveva rispettare un periodo di quarantena,al quale seguiva una cerimonia di purificazione che le consentiva di rientrare nella comunitΓ .

Allo stesso modo,Maria Vergine,quaranta giorni dopo il parto del 25 dicembre,veniva purificata nello stesso momento in cui il Bambino veniva presentato al Tempio. Il rito Γ¨ stato ripreso nella tradizione cattolica contadina,e fino al secolo scorso qualsiasi partoriente subiva la quarantena dopo il parto e la conseguente purificazione che coincideva con il battesimo del bambino. Nella quarantena post-partum contadina,la donna doveva rispettare tutta una serie di restrizioni,come avere un’alimentazione leggera,non mangiare carne,soprattutto di maiale,non fare lavori pesanti,non avere rapporti sessuali e non uscire.

Prima del battesimo,mi raccontava mia nonna, se dovevano uscire,anche solo per andare in cortile a stendere il bucato,dovevano mettersi un fazzoletto in testa e la corona del rosario in mano,per allontanare possibili influenze negative. Per la purificazione la donna si presentava davanti alla chiesa,ma non entrava:il prete usciva ,le dava la candela in mano,la benediceva e solo allora poteva entrare in chiesa per il battesimo del bambino.

Il nome Candelora deriva infatti dall’usanza di benedire e distribuire ai fedeli le candele,cosi come viene fatto in altri momenti cruciali della vita cattolica:battesimo e cresima. Popolarmente le candele benedette acquistano poteri terapeutici protettivi:venivano infatti conservate e accese solo in caso diΒ  calamitΓ  : temporali,tempeste,nelle agonie di un malato,durante le epidemie o i parti difficili. In molti paesi dell’Europa folkloristica,la Candelora viene chiamata Giorno dell’Orso.

Secondo le tradizioni popolari, in questo particolare giorno,l’orso si sveglierebbe dal letargo e uscirebbe fuori dalla sua tana per vedere com’Γ¨ il tempo e valutare se sia o meno il caso di sospendere il letargo. Se il tempo Γ¨ scuro non rientra piΓΉ nella tana, indicando che la primavera Γ¨ vicina. Viceversa se il tempo Γ¨ chiaro, l’orso rientra nella tana e prolunga il letargo per altri quaranta giorni. L’orso,animale della Dea Madre,si offre cosi nel vaticino e nelle previsioni metereologiche,che sono anche e soprattutto previsioni di fertilitΓ  e feconditΓ . Ma PerchΓ© si collega l’orso al bel tempo solare?

Una spiegazione ci viene data dallo storico Gaignebet,il quale sostiene che il compito dell’orso che esce dal letargo Γ¨ di raccordare il calendario solare a quello lunare. Secondo la tradizione popolare,il giorno della Candelora Γ¨ l’ultimo giorno utile per smontare il presepe. Oggi queste antiche tradizioni sono quasi del tutto perdute,ma rimangono nei racconti dei piΓΉ anziani e ne sono la memoria storica

Eliana Vinciguerra