“AGENDA FRANCIACORTA – I protagonisti”. Intervista a Luca Riva
Ciao Luca, direttore di Radio Bruno, istrionico, creativo, vulcanico, da dove è nata la tua passione per la comunicazione?
In realtà non ho cominciato per passione ma per dimostrare a me stesso di potercela fare. Mi sono inserito nel contesto comunicativo radiofonico molto presto, avevo 15 anni. Parto inizialmente con l’essere una persona introversa, molto emotiva ed altrettanto timida. Ho combattuto queste situazioni che non mi permettevano di emergere e di potermi esprimere. E’ stato lo Scontro frontale con la realtà.
Messo alla prova ho dimostrato di potercela fare, creandomi una mia posizione. Poi è arrivata la passione ma in un secondo/terzo tempo.
Una carriera, costruita con impegno e sacrifici che ha rischiato di essere distrutta con l’arrivo della pandemia; come è cambiata la comunicazione ed il tuo lavoro da quei giorni?
Una lunga stagione di lavoro partita da 30 anni in cui ci sono stati impegno, sacrificio, continuità, costanza e soprattutto grande umiltà perchè sono le doti che credo siano fondamentali per me e per chiunque. Ho cercato di avviare questo percorso con quello che avevo in mano: tanta volontà. Arrivare a capire, comprendere quello che non sapevo, mettendoci la faccia e imparando. La pandemia è stato un momento difficile, ho lavorato molti anni per crearmi questa posizione, creare la posizione del mio staff e del mio mezzo radiofonico partendo da zero. La pandemia ha distrutto tutto e per qualche giorno ho avuto un attimo di sbandamento. E’ stato decisivo il poter scegliere se mollare ed abbandonare tutto oppure ricostruirmi; ho scelto la seconda opzione e questa seconda strada pur essendo meno semplice è stata determinante per far partire i progetti che oggi possiamo mettere alla luce.
Proprio da qui nasce un nuovo interesse, umano prima ancora che professionale; quello verso la Franciacorta. Cosa ami più di questo territorio?
Per caso nasce in me l’interesse verso la Franciacorta e più in generale verso il territorio bresciano che ho compreso non conoscere per nulla. Mi sono reso conto, quasi per casualità, come era interessante vivere il territorio vicino a me ed è stata una bella sorpresa; prima di tutto in termini personali. Ho avuto emozioni positive scoprendo luoghi che non conoscevo; al di là di una questione lavorativa, bisogna pensare come sia necessario ricevere e dare emozioni positive.
Sulla Franciacorta ho compreso come nulla fosse intercettabile con grande facilità; come vi fosse una grande presenza delle cantine, ma il resto era, per così dire “appoggiato lì” e parlo di luoghi di grandissimo valore. Si è così deciso di creare una squadra che potesse lavorare per questo. Con grande semplicità abbiamo compreso come vi fosse una voragine in cui ci si poteva inserire. Tuttora il sostegno economico lo riceviamo da imprenditori ed aziende che non rappresentano solo la Franciacorta o che non avevano interessi in questo territorio. Ho fatto comprendere come fosse importante supportare questo progetto; non è stato facile, non è facile ma credo che con un piccolo messaggio di sensibilità anche da parte di amministratori locali e non soltanto da imprenditori si possa fare un lavoro importante che potrà poi essere legato ad altri territori.
Il primo progetto, partito a fine 2020 è il brand VIVI FRANCIACORTA, un sito, una pagina Facebook, un profilo Instagram e l’avvento su Tik Tok, il tutto per “raccontare la Franciacorta ogni giorno..” come nasce l’idea e a che punto siamo?
Cerchiamo di raccontare la Franciacorta come non è stata mai raccontata. Tanti progetti in passato sono partiti, ma non sono decollati, perchè non continuativi.
I numeri ci dicono che questa piattaforma si sta posizionando in maniera interessante, questo però è solo il punto di partenza per quello che numericamente può esprimere e questo gruppo di lavoro, puntiamo a far sì che possa diventare un punto di riferimento per tutta la popolazione di Franciacorta.
Oltre 100 tra politici, amministratori, imprenditori uniti nei primi 4 appuntamenti di “Convivium – visioni di Franciacorta”, oltre 500 visitatori presenti alle degustazioni e visite guidate in luoghi straordinari franciacortini, questi i risultati del nuovo corso di “Franciacorta in bianco”, un successo straordinario non credi?
In merito a Convivium – Visioni di Franciacorta sono una persona che si sofferma poco su ciò che è stato ma posso dirmi soddisfatto, perchè siamo riusciti a creare un contesto d’incontro in cui pochi credevano. Nell’arco di quattro appuntamenti siamo riusciti a far comprendere la qualità di questo mezzo con la concretezza che credo ci contraddistingue. Ora bisogna correre, aumentare la velocità, cercando di unire le parole ai fatti. Mi auguro che questi 100 amministratori, politici e imprenditori comprendano per loro ed il territorio quanto sia valida questa “agenda”, essa è necessaria per la popolazione della Franciacorta se vuole avere una visione di futuro più immediata e concreta.
Proprio da qui si parte con “AGENDA FRANCIACORTA”, il progetto che vuole trasformare le visioni di oltre 100 amministratori in azioni concrete, che vadano a qualificare il territorio in modo decisivo. Raccontacelo.
Agenda Franciacorta propone anche più di dieci temi, tutti importanti; essi necessitano di un investimento economico esiguo se calcoliamo quanto viene investito nella promozione di ogni singolo attore. In questo caso parliamo di un investimento per la promozione della globalità. Sono tematiche e proposte che servono alla Franciacorta perchè è un territorio che oggi non è valorizzato per come dovrebbe essere; va fatto conoscere in prima analisi ai franciacortini ed è essenziale comprendere a quale target di turismo è importante rivolgersi. Non è consigliabile radunare migliaia di persone inutilmente che andrebbero a rovinare e deturpare l’ambiente naturale. Per entrare ancor più nei particolari vi rimando al pdf che abbiamo postato sui social (lo trovate sotto a questa intervista ndr.).