Nuova acquisizione di documenti inediti: “I motti di Gabriele d’Annunzio”

In occasione della festa “Forme uniche di continuità nel tempo”, il 12 marzo, al Vittoriale sarà presentato il libro “I motti di Gabriele d’Annunzio”.

Forme uniche di continuità nello spazio si chiama il capolavoro di Umberto Boccioni che abbiamo l’onore di ospitare: e Forme uniche di continuità nel tempo sono quelle del Vittoriale, che festeggia così il primo anno del suo secondo centenario: così il presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri, a presentazione della prima festa del 2022.

Un anno che si apre con progetti da annunciare e da inaugurare, a partire proprio dall’entrata del Vittoriale, con l’Assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia Stefano Bruno Galli: un Arco di ingresso finalmente restaurato condurrà infatti gli ospiti a conoscere i programmi che impegneranno la dimora del Vate nei mesi a venire.

Al via dunque con le presentazioni di due rassegne estive: il ritorno di Tener-a-mente, con i suoi attesissimi nomi dello spettacolo internazionale, e l’annuncio del nuovo festival culturale GardaLo!.

Come nella migliore tradizione del Vittoriale, la primavera si apre con nuove mostre d’arte, ad arricchire gli spazi di visita.

Dall’arte alla parola scritta, verrà presentato – insieme al presidente Italo Folonari – lo straordinario dono della Fondazione CAB; poi, il saggio I motti di Gabriele d’Annunzio (Silvana Editoriale, 2022), lavoro di indagine storica e linguistica condotto da Simone Maiolini e Patrizia Paradisi attorno alla vastissima produzione dannunziana di aforismi ed espressioni tipiche;  un’importante acquisizione: il carteggio inedito del Vate con Giuseppe Brezzi – l’ingegnere che modificò lo SVA 5 in biposto per consentire a Gabriele d’Annunzio di partecipare al volo su Vienna sull’apparecchio pilotato da Natale Palli – unitamente a un fondo di documenti costituito da progetti di velivoli, cimeli, riconoscimenti, libri, documenti di lavoro e personali di Brezzi, fondo da studiare e approfondire perché segna la nascita dell’Aviazione italiana nel periodo della Prima guerra mondiale e la sua affermazione negli anni successivi.

I MOTTI DI GABRIELE D’ANNUNZIO – Il volume raccoglie e ricostruisce per la prima volta le origini dei motti dannunziani. 

“Ardisco non ordisco”, “Memento audere semper”, “Navigare necesse”, “Io ho quel che ho donato”

I luoghi del Vittoriale – dalle stanze della Prioria ai diversi siti dei giardini – oltre a tutta l’opera in prosa e in versi di Gabriele d’Annunzio, sono accomunati da un aspetto della personalità del Vate rimasto fino ad ora in ombra nei numerosissimi studi condotti attorno alla sua vita e alla sua produzione letteraria: una costellazione di motti in italiano – spesso antico – in francese, in spagnolo, ma in prevalenza in latino che, raccolti nel loro complesso, superano il mezzo migliaio.

Pur se profusi dallo scrittore con nonchalance, la loro comprensione necessita di una chiave di interpretazione sia linguistica, sia di contesto. Da questa esigenza nasce I motti di Gabriele d’Annunzio (Silvana Editoriale, 2022), a cura di Simone Maiolini e Patrizia Paradisi e con introduzione del presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri. Il volume racchiude per la prima volta l’intera storia di questa peculiare vocazione, cercando di ricostruire le motivazioni all’origine della scelta di ciascun motto, oltre alla percezione che suscitavano all’epoca, tra i contemporanei.

Seguendo il tradizionale percorso di visita del Vittoriale il saggio illustra via via i singoli motti, estendendo poi l’indagine oltre fino a schedare – lungo un arco cronologico che copre l’intera esistenza del Vate, con un picco nel periodo gardesano – i motti della Capponcina, di guerra, di Fiume, dei prodotti commerciali (riscontrati su un’infinità di ‘supporti’: ex libris, francobolli, medaglie, gioielli, argenteria varia, manifesti, volantini, cartoline, frontespizi, copertine di volumi, ecc.), quelli disseminati nelle opere letterarie, nelle lettere, fino a quelli ideati per gruppi e associazioni.

Infine, in un capitolo specifico, l’attenzione si concentra su alcuni motti particolarmente significativi, e amplia la prospettiva ad altri autori italiani (Carducci, Pascoli) e francesi (Montaigne, Hugo), che pure hanno praticato i motti con probabili influenze sul Vate.
Conclude il volume un approfondimento sulla grafica applicata a firma di Francesco Parisi, specialista del settore, che illumina il rapporto di d’Annunzio con gli artisti che lo hanno affiancato nella ricerca di un’arte integrale che unisse parole e immagini in un unicum di maggiore impatto ed efficacia.

Ancora, nuovi doni e nuovi soci da accogliere in GardaMusei. Seguendo le parole del Presidente Guerri: Insomma, innovazione e continuità nel tempo e nello spazio, perché così ci piace e così deve essere.

 Per l’occasione il 12 marzo l’ingresso al Parco del Vittoriale sarà gratuito.