Brescia Disturbo dello Spettro Autistico: fondamentale la diagnosi e interventi precoci sull’autismo
È fondamentale arrivare ad una diagnosi e a una terapia d’intervento precoci per intervenire in maniera efficace e favorire il massimo recupero possibile e il miglior inserimento sociale, scolastico e culturale del bambino colpito dal disturbo dello spettro autistico.
A ricordarlo in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo che si celebra il 2 aprile, sono i Terapisti di Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) dell’Ordine delle Professioni Sanitarie di Brescia (TSRM-PSTRP) . “Il Terapista della Neuro e Psicomotricità nell’’Età Evolutiva – commenta Simone Meli, presidente dell’Albo TNPEE di Brescia – è un professionista della riabilitazione laureato e specializzato in interventi precoci di terapia riabilitativa che riguardano le patologie neuropsichiatriche tra cui l’autismo. Questa figura rappresenta l’unico professionista della riabilitazione formato specificatamente sull’età evolutiva e sull’adattamento degli interventi riabilitativi all’età del bambino e alla specificità dei bisogni legati alla patologia”.
“I disturbi dello spettro autistico rappresentarono dei disturbi del neurosviluppo. In particolare lo spettro autistico porta ad una compromissione qualitativa delle aree dell’interazione sociale e della comunicazione – commenta Luigi Peroni Presidente dell’Ordine delle Professioni Sanitarie (TSRM-PSTRP) di Brescia – e da modelli ipetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. I sintomi possono manifestarsi in maniera differente da persona a persona.
In Italia sia stima che un bambino su 77 presenti disturbi dello spettro autistico nella fascia di età dai 7 ai 9 anni. Purtroppo le statistiche ci parlano di una patologia in aumento costante”.
“Lo spetto del disturbo autistico è un disturbo estremamente variabile – commenta Simone Meli, – il terapista è in grado di adattare alle caratteristiche del bambino gli interventi prescritti e riportati in letteratura scientifica riabilitativa, ossia gli interventi di tipo naturalistico comportamentale evolutivi”. Il terapista TNPEE interviene attraverso il gioco sostenendo le capacità comunicative e relazionali del bambino, sollecitando così lo sviluppo delle competenze adattive quali il linguaggio, le competenze cognitive per la risoluzione dei problemi e le abilità legate alla socializzazione con i pari e gli adulti. Inoltre il terapista è specializzato nel coinvolgere totalmente anche i protagonisti del contesto di vita del bambino: durante le sedute di terapia vengono coinvolti i genitori rendendo così l’intervento centrato anche sulla famiglia e spesso tutti gli obiettivi del lavoro di terapia vengono trasferiti poi anche al contesto scolastico.
“Nell’ambito bresciano – commenta Simone Meli, – i Terapisti della Neuro Psicomotricità dell’Età Evolutiva, attualmente lavorano all’interno della neuropsichiatria infantile, realizzano e conducono i percorsi di presa in carico rivolti ai piccoli pazienti affetti da disturbo dello spettro autistico e concorrendo anche alla diagnosi in collaborazione l’equipe di neuropsichiatria infantile composta da neuropsichiatra infantile, psicologo e altre figure della riabilitazione. Alcuni terapisti del territorio bresciano sono coinvolti in progetti sperimentali di intervento precoce rivolti all’autismo e finanziati anche da Regione Lombardia , dove il terapista TNPEE è una figura centrale per effettuare dei percorsi di riabilitazione efficaci sull’autismo.
L’obiettivo finale della riabilitazione con intervento precoce – conclude Meli, – non è togliere la patologia o curare dall’autismo ma migliorare il più possibile la qualità di vita dei bambini con autismo andando a sostenere la famiglia e la scuola nell’integrare il bambino a sviluppare tutte le competenze adattive come il linguaggio le capacità comunicative e in particolare le abilità sociali”.