Spiedo bresciano, il via libera della Commissione
La Commissione Attività Produttive ha approvato a maggioranza la proposta di legge per la “Valorizzazione della cultura e della tradizione lombarda dello spiedo bresciano di altri preparati a base di selvaggina”. Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Gruppo Misto hanno votato a favore, mentre PD e Movimento 5 Stelle hanno espresso voto contrario.
Secondo la proposta di legge i cacciatori potranno cedere a titolo gratuito a privati e ristoranti fino a 150 capi all’anno di selvaggina piccola proveniente da attività venatoria consentita da utilizzare per la preparazione dello spiedo bresciano e altri piatti tradizionali lombardi, nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale in materia di tutela e divieto di cessione per fini commerciali di determinate specie di avifauna. Il testo prevede anche un sistema di controlli per garantire la tracciabilità della selvaggina, secondo quanto stabilito dalle normative europee, ai fini di garantire la sicurezza alimentare ai consumatori. Oltre a quelle previste dalle norme statali, il progetto di legge introduce ulteriori sanzioni amministrative da 500 a 1.500 euro in caso di violazioni di quanto previsto dal testo normativo.
Il provvedimento approderà in Consiglio regionale martedì 24 maggio per il voto finale
In merito è intervenuto il Consigliere regionale e vicecapogruppo della Lega Floriano Massardi, promotore della proposta di legge.
“Sono molto soddisfatto dell’esito positivo di questo importante progetto che ha impegnato la Commissione nelle ultime settimane – dichiara Massardi. Come ormai noto, dal 2014 la normativa vigente vieta la vendita di parti di avifauna cacciabile per fini commerciali, ma non il consumo. Una stortura legislativa che mette a rischio una tradizione millenaria profondamente radicata, per quanto riguarda lo spiedo, nel territorio bresciano”.
“Bene quindi il passaggio di questa importante proposta di legge per tutelare il patrimonio gastronomico del nostro territorio.
Per questo ringrazio i colleghi e gli uffici che hanno contribuito a migliorare il testo e ricordo – prosegue Massardi – che in tema venatorio la Corte costituzionale ha già dato più volte ragione a Regione Lombardia”.
“Progetto – conclude Massardi – che sta riscuotendo nel bresciano un interesse importante, ben 50 sindaci di ogni colore politico si sono mobilitati per venire in Aula martedì 24 giorno del voto. Intenzione che conferma, ancora una volta, la bontà del progetto per non perdere una tradizione secolare che ha contraddistinto la provincia di Brescia” conclude Massardi.