Filosofi lungo l’Oglio: il momento di Stefano Zamagni, Giovanni Ghiselli, Francesca Nodari

Un’altra settimana in viaggio con Filosofi lungo l’Oglio, con tre appuntamenti nella provincia bresciana.

Oggi è il momento di Stefano Zamagni a Orzinuovi, giovedì 23 l’incontro è con Giovanni Ghiselli a Ghedi, e venerdì 24 a Tavernole con Francesca Nodari, filosofa, presidente e direttore scientifico del Festival. Tutti gli incontri declineranno il tema della rassegna, “Dire Io” e inizieranno alle 21: saranno gratuiti, con la possibilità di contribuire con un’offerta libera, per sostenere il festival e le attività della Fondazione.

Innanzitutto, martedì 21 giugno a Orzinuovi (BS) presso l’Arena Rocca San Giorgio, salirà in cattedra Stefano Zamagni, già presidente dell’Agenzia per il terzo settore e uno dei maggiori economisti contemporanei, apprezzato in tutto il mondo per i suoi studi in materia di economia sociale. In caso di maltempo, l’evento sarà alla Chiesa di Santa Maria Assunta (in p.zza Vittorio Emanuele II). Il suo intervento ha come titolo “Il coraggio di dire io nella stagione dell’individualismo di singolarità”. Come dice Zamagni nella sua presentazione: «La dittatura dell’io non consente di avviare processi di trasformazione degli attuali assetti istituzionali in grado di farci andare oltre all’esistente. Si mostrerà come dall’accoglimento del principio di fraternità possa derivare il suggerimento di una via pervia per lanciare verso nuove mete il nostro modello di civilizzazione». Tutte le informazioni e la biografia completa sono sul sito: https://www.filosofilungologlio.it/festival-filosofi-lungo-l-oglio/187-stefano-zamagni-il-coraggio-di-dire-io-nella-stagione-dell-individualismo-di-singolarita.html

Si continua giovedì 23 giugno, a Ghedi (BS) nel piazzale della Biblioteca Comunale, con il grecista Giovanni Ghiselli. Docente di lettere nei licei al 1978, Ghiselli collabora con numerose riviste online e quotidiani cartacei, quali «la Repubblica» e «Il fatto quotidiano»: il suo intervento al festival ha come titolo “Fare Io”. Attivo anche nell’ambito dell’aggiornamento per docenti, ha tenuto conferenze in numerose Università italiane, in particolare a Bressanone, Urbino, Genova, Pavia e Roma. Qui sul sito i dettagli dell’evento e della sua biografia: https://www.filosofilungologlio.it/festival-filosofi-lungo-l-oglio/188-giovanni-ghiselli-fare-io.html

Venerdì 24 giugno arriva invece l’atteso momento della lectio della filosofa Francesca Nodari, anima del Festival giunto alla sua XVII edizione, come direttore scientifico e presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Appuntamento a Tavernole sul Mella (BS), presso il Museo Il Forno di Tavernole, con l’intervento dal titolo “Disdire l’Io”. Come afferma Nodari la sua riflessione «sosterà sul grande inganno sottoposto il soggetto contemporaneo, il quale si crede libero ma è semplicemente assediato dagli infomi, si crede in relazione, ma è solo: sperimenta nuove paure, vive nell’incertezza, abita non-luoghi. Nell’ipertrofia del proprio sé è connotato da un incedere retrotopico in balia di una cosmotecnologia disorientante e totalizzante. Di qui ne viene una sorta di paralisi del sé che impedisce all’io sono di carne e di sangue di iniziare-qualcosa-con-se stesso. Cristallizzato com’è nella sua smania egolatrica, questi impedisce al tempo stesso di accadere come se il tempo e l’Altro fossero relegati nel passato e come se il futuro, assoggettato all’essere, fosse percepito come una minaccia.  Non lasciando che sia il tempo stesso ad accadere, il futuro si fa simile ad una nebulosa. Ad esso manca la sua connotazione di avvenire così come al Moi il suo volgersi all’accusativo, la sua condizione o in-condizione di ostaggio, di unico e di eletto.

Disdire l’io significa disdire il conatus essendi che lo abita, il se stesso in quanto, come scrive Rosenzweig, ‘ciò che nell’uomo è condannato a tacere’ per lasciare spazio, come intuisce Levinas, al timore della coscienza pre-riflessiva, alla passività del non-intenzionale in cui ‘viene messa in questione la giustizia stessa della posizione dell’essere che s’afferma come sapere e influenza dell’adesso; ecco l’essere come cattiva coscienza in tale messa in questione; essere in questione, ma anche essere esposto alla questione, aver da rispondere […] aver da dire io, essere in prima persona; essere proprio io; ma – a questo punto – nell’affermazione del proprio essere di io aver da rispondere del proprio diritto d’essere».

Nodari si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Parma e specializzata in Filosofia e linguaggi della modernità nell’Ateneo di Trento, ha conseguito – sotto la guida del Prof. Bernhard Casper (Università di Friburgo) – il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste e collaborato con la facoltà di Filosofia dell’Università Milano-Bicocca. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione nazionale di seconda fascia nel settore di Filosofia morale. Nel 2019, è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella della carica di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Recentemente, è stata nominata tra le 100 Esperte della sezione di Filosofia del progetto «100 donne contro gli stereotipi».

Tutte le informazioni sull’evento e la carriera di Francesca Nodari sono qui sul sito: https://www.filosofilungologlio.it/festival-filosofi-lungo-l-oglio/189-francesca-nodari-disdire-l-io.html