Medicus Mundi Italia a due incontri nazionali sulla cooperazione internazionale

Si è conclusa una tre gironi di incontri in cui Medicus Mundi Italia ha partecipato come realtà del sistema cooperazione. MMI è ong bresciana che da più di 50 anni opera in Africa e America Latina con progetti di cooperazione internazionale sanitaria per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi socio- sanitari in paesi a risorse limitate, perché il diritto alla salute sia un diritto di ogni persona.

Il giorno 22 giugno è stato presentato al Senato il Policy paper “Imparare la lezione, prevenire e affrontare le future pandemie per garantire la salute globale” del Network Italiano Salute Globale, rete di 11 organizzazioni della società civile impegnate nella lotta alle tre pandemie [Aids, Tbc, Malaria] e per il diritto alla salute globale, di cui MMI fa parte. “Sostenere un’architettura della salute globale coordinata dall’Oms, che valorizzi le competenze e le capacità dei partner sanitari globali e regionali già esistenti in materia di prevenzione sanitaria; includere, nella governance delle organizzazioni e dei meccanismi internazionali la società civile, le associazioni delle persone colpite dalle malattie e le associazioni di donne; soprattutto costruire e sostenere sistemi sanitari pubblici e comunitari forti e radicati sui territori garantendo, così, l’accesso alla copertura sanitaria universale”, sono alcuni dei punti emersi durante la presentazione. Covid-19 ci ha dimostrato che non esiste copertura sanitaria universale senza la capacità di agire e intervenire sui sistemi sanitari anche a livello decentrato garantendo maggiore capacità di resilienza, e che è altrettanto importante affrontare tutti i determinanti della salute.

Il 23 e 24 giugno si è svolta a Roma CO[OPERA], la seconda conferenza nazionale della Cooperazione allo Sviluppo, convocata dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che in apertura ha ricordato come “Con la guerra non ci può essere sviluppo e senza sviluppo non ci sono le condizioni per stabilità e pace”.

Due giornate di incontri e discussioni intorno a 5 importanti categorie: Pace, Persone, Prosperità, Pianeta e Partnership, scelte in base agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che ha visto alternarsi sul palco dell’Auditorium della Conciliazione le principali autorità a livello italiano e internazionale e gli attori coinvolti nel sistema cooperazione, incluse le organizzazioni della società civile.

Come ha ricordato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, “la cooperazione italiana deve mantenere le sue radici e la sua tradizionale dimensione popolare, di comunità, fatta di relazioni durature, continuità nel tempo dell’azione di cooperazione”. Medicus Mundi Italia ha avuto l’opportunità di intervenire, durante il panel PERSONE “Oltre la pandemia. Partenariati per la Salute Globale”. Massimo Chiappa, Direttore di Medicus Mundi, ha evidenziato come “Partnership”, una delle 5 P di CO[OPERA], e “Community Engagement” siano due delle parole chiave che le OSC si trovano di fronte nella sfida enorme che la Pandemia ci ha lasciato. Ha ricordato che è importante sostenere programmi verticali di lotta a HIV tubercolosi e malaria, ma è altrettanto indispensabile rafforzare la lotta alle tante malattie neglette, poco considerate perché colpiscono quasi esclusivamente il mondo più povero, come è altrettanto importante garantire campagne vaccinali anche nelle aree più remote e non solo fornire vaccini, come dimostra la Campagna “Un vaccino per tutti”.

Fondamentale è ESSERCI NELLE COMUNITÀ, essere PROSSIMI ai più vulnerabili, negli slum urbani come nelle aree rurali più remote, soprattutto donne e bambini. È importante formare e rafforzare gli agenti di salute che vivono a contatto con le famiglie, con quei 400 milioni di persone al mondo che ancora oggi non hanno accesso ai servizi di salute di base: alle cure pre e post natali, a un parto sicuro, alle vaccinazioni, ad una corretta nutrizione, ai test e alle cure dell’HIV, all’acqua pulita, ecc.

E per realizzare interventi efficaci e ottenere risultati sono fondamentali la sinergia e la collaborazione diretta con le autorità locali responsabili della salute pubblica a livello comunitario.