Vino: Coldiretti, al via la vendemmia si parte dalla Franciacorta

Al via con almeno sette giorni di anticipo rispetto allo scorso anno la vendemmia 2022 in Italia e a Brescia che, nonostante la siccità, registrerà un’altra grande annata per il comparto vitivinicolo con le esportazioni in crescita del 20%. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Brescia in occasione dell’avvio della vendemmia con il distacco del primo grappolo nell’Azienda Agricola Faccoli in via Cava a Coccaglio, nella Franciacorta bresciana in Lombardia.

“Si parte con una settimana di anticipo rispetto alla media, la siccità e poi il caldo hanno rallentato lo sviluppo vegetativo – spiega Silvano Bresciani produttore – ma non si può ancora stimare quale sarà il risultato della vendemmia di quest’anno, ci vorranno almeno due settimane prima che tutta la Franciacorta sia coinvolta nella vendemmia. Sicuramente l’uva è sana ma avrà un peso inferiore al solito, nonostante questo non si evidenziano preoccupazioni significative”.

“Nonostante il calo a livello nazionale l’Italia – spiega Simone Frusca di Coldiretti Brescia – è il primo produttore mondiale di vino, l’esportazione in particolare del vino bresciano in Europa è in continua crescita, in Inghilterra la richiesta è aumentata del 35% rispetto alla media dello scorso anno, anche in Giappone il Franciacorta ha un mercato consolidato e in continuo aumento, un particolare incremento delle richieste viene registrato anche anche negli Stati Uniti”.

Nel dettaglio per quanto riguarda l’esportazione dell’Azienda Agricola Faccoli di Coccaglio (BS) – racconta la proprietaria Francesca Faccoli – “le nostre bottiglie arrivano ad Hong Kong, Stati Uniti, Svizzera, Danimarca, Giappone, Germania, Norvegia e Thailandia”.

Nonostante i dati in crescita – continua Coldiretti Brescia – l’aumento dei costi ha colpito inevitabilmente anche questo settore, con un +35% per il comparto energetico ma anche per tutte le materie prime  (come acciao, carta, vetro ecc…) che sono anche in difficoltà di reperimento.

“Con la vendemmia in Italia si attiva un sistema che offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio” spiega il presidente della Coldiretti Brescia Valter Giacomelli. “Non è possibile che per colpa della burocrazia – sottolinea Giacomelli – le imprese perdano il lavoro di una intera annata agraria dopo aver affrontato peraltro i danni della siccità e un pesante aumento dei costi di produzione determinato dalla guerra in Ucraina”.

Si tratta di assicurare i nulla osta soprattutto ai lavoratori dipendenti a tempo determinato che – spiega Coldiretti Brescia – arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese. Occorre introdurre un contratto di lavoro occasionale per consentire anche ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani – conclude Coldiretti Brescia – di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi.