Dai baby greens 4.0 alla casara docente: tutti gli Oscar dell’agricoltura bresciana
Dal miele senza pensieri di Valentina all’agriturismo a 1000 metri di Chiara, dalla stalla di Mozart di Giancarlo agli ortaggi africani made in Italy di Wendenda: questi alcuni progetti bresciani presentati in occasione della quindicesima edizione del premio dei giovani imprenditori Oscar Green 2022, che ha visto trionfare nella categoria “FARE FILIERA” il progetto “l’unione fa la forza, dalla stalla alla tavola” di Alessandro Scartapacchio, giovane imprenditore agricolo bresciano alla guida con gli altri sei soci, della Cooperativa agricola Manerbiese a Manerbio (BS).
“Sono progetti che nascono grazie all’entusiasmo delle nuove generazioni di imprenditori agricoli che avviano attività o che subentrano con vitalità a fianco dei genitori – spiega Valter Giacomelli, Presidente di Coldiretti Brescia – i giovani rappresentano una risorsa preziosa da coinvolgere sempre di più perché fonte di energia e di idee innovative. In un mondo che viaggia a velocità mai sperimentate prima, i giovani sono il futuro e chi meglio di loro può essere pronto alle sfide che ci riservano economia, ambiente e mercato”.
Diverse le storie di successo presentate dai giovani agricoltori provenienti da tutte le provincia bresciana a partire dal vincitore:
L’unione fa la forza, dalla stalla alla tavola – categoria FARE FILIERA
Alessandro Scartapacchio – cooperativa agricola Manerbiese, Manerbio (Brescia)
Unire le forze e lavorare fianco a fianco condividendo terreni e attrezzature come un’unica grande azienda. È la scommessa di Alessandro Scartapacchio, giovane imprenditore agricolo ventitreenne di Manerbio (Brescia), che insieme ad altre sei aziende agricole porta avanti l’esperienza della società cooperativa agricola manerbiese dove si allevano 800 capi di bestiame, si coltivano oltre 400 ettari e si produce energia grazie all’impianto di biogas aziendale. “Crediamo che l’unione faccia la forza – spiega Alessandro – e quindi abbiamo messo in comune i terreni coltivati, i macchinari, gli animali allevati. Condividiamo ogni aspetto di questa attività: tutti fanno tutto, a seconda delle necessità della giornata, dal campo alla stalla fino al biogas”. Ogni anno Alessandro e gli altri soci producono 55mila quintali di latte che vengono conferiti all’industria alimentare per la produzione di formaggio. Al tempo stesso aprono le porte della loro azienda agli studenti, sia del territorio sia stranieri, per condividere con altri giovani la loro esperienza di successo
Diciassette in tutto i progetti bresciani candidati alla finale regionale:
DALLA STALLA, MOZART PER TUTTI! PICCO GIANCARLO – DELLO (BS)
Giancarlo, giovane imprenditore zootecnico decide, tre anni fa, di realizzare un impianto audio nella stalla dei bovini da carne per dare beneficio agli animali stessi. con il tempo si accorge che, oltre ad aver ottenuto il risultato, ha sensibilizzato il pensiero del consumatore finale ottenendo anche un maggior reddito aziendale. La musica classica infatti dalla stalla arriva fino allo spaccio aziendale e numerosi clienti chiedono spiegazioni e capiscono quanta sia l’attenzione, il rispetto e l’impegno in termini di benessere animale. Anche i cittadini di Dello beneficiano di queste dolci e rilassanti note mentre passeggiano o fanno gite in bicicletta nella vicina campagna.
TERRENI RINATI – CINZIA LONATI -BOTTICINO (BS)
Ho deciso di tornare ad occuparmi di agricoltura perché è sempre stata la mia passione. Terminati gli studi di scuola superiore a 19 anni ho deciso di partire utilizzando quello che già avevo: alcuni terreni sparsi dei miei genitori e di mio zio. Sono appezzamenti piccoli, difficili, in pendenza e decisamente complicati da lavorare. Ma questa sfida mi stimola ancora di più. Ho pensato di iniziare un attività multifunzionale partendo dall’allevamento delle api per produrre miele, ho poi acquistato alcuni animali di bassa corte, un cavallo e coltivo ad orticole e frutta i 2 ettari che conduco. Oltre alla coltivazione, vendo direttamente frutta e verdura di stagione e grazie alla collaborazione con altri imprenditori agricoli trasformi la materia prima in conserve e prodotto in vasetto.
LA PRIMA RETE DI IMPRESE AGRICOLE ITALIANA – TURRINI MATTEO – GRADONE VT (BS)
Inaugurato nel 2020, l’Agriturismo nasce dalla volontà di Comunità Montana, sostenuta da Fondazione Cariplo, di attuare un restauro conservativo di un antico Forno Fusorio, uno dei principali passaggi della “Via del Ferro”, catena lavorativa che si è formata nel corso degli anni in Valle Trompia. Terminati i lavori, la struttura è stata data in concessione all’Azienda Agricola Turrini, piccola azienda produttrice di frutta e confetture, permettendogli di costituire il centro dell’azienda e il centro dei Rebecco Farmer, la prima rete di imprese agricole italiana.
Con il recupero dei terreni abbandonati del borgo, abbiamo creato un nuovo frutteto con varietà di frutta antiche, un ricco orto/mercato di colture diverse fra loro per una biodiversità autonoma. In atto la realizzazione di un percorso sensoriale rivolto al scoperta dei profumi e delle emozioni in natura.
ORTAGGI PER CAMBIARE LA VITA – ALEX LOMBARDI – BAGOLINO (BS)
AZIENDA START-UP – A inizio di quest’anno (2022 ndr) ho deciso di abbandonare il lavoro da dipendente per iniziare un’attività di coltivazione di ortaggi in serra e in campo aperto nel comune montano di Bagolino in Valsabbia. gli ortaggi prodotti vengono trasformati nello stabilimento dove lavora la mia compagna e poi venduti al dettaglio o nei supermercati. Ho iniziato da pochissimo, ho molte idee che vorrei sviluppare.
LA NATURA DA SPETTACOLO – CHIARA PAGLIARI – BOVEGNO (BS)
Decidere di avviare un’Azienda Agricola a 1000 metri di quota, in una zona impervia e poco servita, è sicuramente stata una grande sfida.
Siamo partiti con un mirtilleto, laddove il terreno era da sempre vocato al pascolo di vacche da latte e di capre.
Tanto impegno e la scelta di fare un frutteto innovativo per queste zone, giacché come Mirtillo siamo stati i primi nel nostro Comune di Bovegno e lo abbiamo coltivato seguendo i dettami dell’Agricoltura Biologica e sostenibile, hanno portato il CHICHIMELA ad essere una Azienda Agricola amata ed apprezzata e ben posizionata nel mercato dei piccoli frutti.
IN CAPO AL MONDO – DAVIDE BREGOLI – QUINZANO D’OGLIO (BS)
Dai flussi migratori che negli ultimi anni l’Italia sta affrontando, si è realizzato il progetto “In Capo al Mondo” per soddisfare il bisogno sociale presente sul territorio della Bassa Bresciana. Il progetto è rivolto ai minori ospitati nelle varie comunità educative e case famiglia (minori con procedimenti penali, minori in situazioni socio-economico sfavorevoli e minori stranieri non accompagnati).
Il progetto nasce nel 2021 con la finalità di aiutare i minori inseriti in tali realtà ad integrarsi positivamente nella società, permettendo ai destinatari del progetto di incrementare la propria autonomia e di trovare un possibile impiego lavorativo, una volta raggiunta la maggiore età.
BABY GREENS DI BOSSINI FILIPPO – BOSSINI FILIPPO – RONCADELLE (BS)
L’azienda Agricola Baby Greens nasce dall’idea che noi siamo cio’ che mangiamo, il cibo sano come stile di vita e fonte di salute. E‘ in questo ambito che si sviluppa il nostro progetto agricolo, produciamo infatti più di 50 varietà di BabyGreens, Erbe Gourmet, Foglie Commestibili ed una vasta scelta di Fiori Eduli destinati per la ristorazione locale e per chiunque desideri conoscere i nostri strepitosi Superfood.
Il nostro innovativo metodo di coltivazione 4.0 ha come obiettivo quello della sostenibilità dell’intero ciclo di produzione, coltiviamo infatti in verticale, in questo modo non occupiamo suolo agricolo utile e risparmiamo il 95% di acqua rispetto all’agricoltura tradizionale con il minimo impatto verso l’ambiente. I nostri Baby Greens sono consegnati freschi nell’ambito di una filiera corta a Km zero, sempre vivi sul loro substrato Bio e possono essere consumati secondo le proprie esigenze anche in tempi diversi grazie alla loro elevata shelf-life.
ZEOFITO, UN SISTEMA BIOTECNOLOGICO PER IL RIUTILIZZO DELL’ACQUA – FRANCESCA FACCOLI – COCCAGLIO (BS)
Zeofito nasce cinque anni fa per risolvere concretamente, dopo decine di anni di difficoltà, il problema legato allo smaltimento delle acque di scarto della cantina vitivinicola e della casa dove lavoro e vivo insieme ai miei genitori e a mio fratello Giorgio. In occasione di una visita nelle Langhe scopriamo Zeofito, un sistema biotecnologico di fitodepurazione delle acqua. Funziona cosi: la parte solida di scarto della cantina viene divisa dalla parte liquida e smaltita mentre il refluo enologico insieme all’acqua di scarto della casa arriva al serbatoio dove viene avviata la fase di fitodepurazione. A questo punto l’acqua perfettamente depurata viene restituita all’ambiente perfettamente pulita
IL CIPPATO PACCIAMANTE DELLA NATURA – FRANCESCA NICOCELLI – MILZANO (BS)
L’ Azienda Agricola Il Nostro Campo nasce dall’amore per il territorio e per l’agricoltura trasmesse da mio padre che da sempre ha dedicato il suo impegno nella coltivazione del suolo e nella lavorazione del legname.
L’esperienza di mio padre non solo ha contribuito alla trasmissione di conoscenze ma mi ha anche permesso di sviluppare questo progetto incentrato sull’uso del cippato (ottenuto dal materiale di scarto proveniente dalle lavorazioni del legname sminuzzato attraverso un apposito macchinario) per la pacciamatura del terreno adibito alla coltivazione di ortaggi in un’ottica di economia circolare.
MALGA MORTOROLO, DALL’INNOVAZIONE ALLA TRADIZIONE IN UN CASEIFICIO A 1700 METRI -ANTONIOLI MORENA – MONNO (BS)
Ho circa 120 vacche che allevo in provincia di Cremona in una stalla digitalizzata, nel periodo estivo, da giugno a settembre porto gli animali in malga a 2000 metri di altitudine al passo del Mortirolo. Qui ho un attività agrituristica con ristorazione e recettività dei clienti e turisti. oltre alla risptrazione nal caseificio a 1700 metri produco il SILTER DOP e i prodotti tipici del territorio della Vallecamonica. Gestisco l’attività con mio fratello Federico e mia mamma Carmelina e ogni anno diamo ospitalità a oltre 6000 turisti che possono visitare il pascolo, il caseificio e ascoltare la nostra storia e la nostra tradizione tramandata dai bisnonni che hanno da sempre desiderato questo progetto. Abbiamo deciso di continuare questa attività per mantenere la tradizione, per preservare il territorio e ristare come punto di riferimento per tutti i passanti.
I SAPORI AFRICANI MADE IN ITALY – ZONGO MOUNIRATOU WENDENDA – CALVISANO (BS)
Nasco in Italia 27 anni fa da genitori africani. Mi sento 100% italiana e ho deciso di intraprendere l’attività agricola proprio coltivando gli ortaggi della terra di origine dei miei genitori. Quattro anni fa nasce FASO (ndr nome derivato dallo stato del Burkina Faso luogo d’origine dei genitori) con l’intento di estendere la coltivazione in Italia per offrire agli africani che abitano da noi sapori autentici a buon prezzo ma anche di far conoscere ai cittadini bresciani nuovi gusti da terre lontane. Ho quindi iniziato a coltivare okra, melanzane africane, arachidi, foglie di papate dolci, karkadè, Oseilles e molti altri prodotti. Nella mia azienda operano i miei genitori e due dipendenti di orgine africana. Per me è importante unire al lavoro anche l’integrazione e la possibilità di offrire un reddito certo alle persone in difficoltà. Il prossimo passo sarà quello di acquistare delle serre in modo da non interrompere durante l’inverno le coltivazioni.
OLIVE DA OLIO SULLA TUA TAVOLA – NAIKE BERTOLA – PADENGHE SUL GARDA (BS)
AZIENDA IN START UP – il progetto innovativo riguarda la deamarizzazione naturale delle olive da olio. Tradizionalmente il processo prevedeva l’impiego di soda caustica per uso alimentare e di contenitori di plastica o altri materiali non ecosostenibili ai fini ambientali e con importanti rischi legati all’impiego della soda caustica stessa. Anche per questo nasce il nostro progetto, che NON prevede l’uso della soda caustica e utilizza contenitori in legno (rovere, quercia, acacia, castagno, ciliegio) che fornisce alle olive componenti chimico-biologiche che ne incentivano la fase di fermentazione, e quindi, in generale, il processo di deamarizzazione. L’ambiente del legno è ricco di microrganismi, preferibilmente di batteri; in questo modo, si incentiva lo sviluppo di colonie di batteri deamarizzanti autoctoni. Pertanto, il contenitore in legno induce una “spinta” (effetto “booster”) della fermentazione delle olive Vengono anche trasferite le proprietà organolettiche aromatiche.
QUALITA’, RISPETTO E TRADIZIONE – NICOLA BODINI FILIPPINI – MILZANO (BS)
Poniamo particolare attenzione al territorio. Abbiamo partecipato alla realizzazione di un impianto di Biogas che produce energia pulita. L’acqua utilizzata per il raffreddamento del suo motore viene convogliata, attraverso tubature sotterranee, in azienda e in agriturismo per far fronte al fabbisogno di acqua calda delle due strutture e, in inverno, anche per il riscaldamento degli ambienti. L’operazione è stata realizzata nel rispetto della nostra visione aziendale che prevede interventi in un’ottica di sviluppo ecocompatibile, abbiano realizzato una stalla “digitalizzata” e all’avanguardia che può essere gestita da remoto attraverso un app dedicata. Oltre a questo la nostra azienda ha attivato un e-shop per la vendita a privati di tutti i prodotti aziendali, dal latte in bottiglia ai formaggi, dal miele alle marmellate compreso il gelato e gli yogurt.
LA COLTURA ENERGETICA DEL FUTURO CHE RISPETTA LA NATURA – SAMUELE LONATI – BAGNOLO MELLA (BS)
Arundo donax offre una concreta prospettiva di riduzione dei costi di alimentazione degli impianti di produzione di energia grazie all’elevata produttività, alle buone rese energetiche ed ai limitati bisogni di lavorazioni e mezzi tecnici.
I bassi costi di gestione dell’arundeto fanno sì che la biomassa prodotta risulti assai economica rispetto ad altre colture energetiche, in particolare per la digestione anaerobica.
Ad esempio dal confronto con la produzione di mais risulta evidente la convenienza economica di oltre il 50%.
Anche nella valutazione del costo di produzione di un metro cubo di metano, il risparmio si rivela essere del 34% rispetto al mais.
LA CASARA DOCENTE E IL FORMAGGIO PERSONALIZZATO – SPAGNOLI SONIA – GIANICO (BS)
Da alcuni anni la mia azienda ha deciso di allargare gli orizzonti aprendo le porte a studenti e ad appassionati che vogliono scoprire i segreti dell’agricoltura di montagna. Durante i mesi invernali, infatti, collaboro con alcuni istituti professionali, come docente-casaro, accogliendo nella mia attività giovani apprendisti. Questi sperimentano la magia del creare un formaggio e altri prodotti. Durante i mesi estivi invece l’azienda si trasferisce in Val Gabbia, un alpeggio isolato nelle Prealpi Lombarde, dove propone a visitatori e a curiosi l’iniziativa ” Casaro per un Giorno”. Questa è un’opportunità aperta a tutti e prevede l’arrivo in alpe, l’assistenza alla mungitura e poi la trasformazione del latte in formaggio, burro, ricotte e altri prodotti. La giornata si chiude con la realizzazione di un formaggio genuino e personalizzato secondo le richieste del cliente, che ha seguito ogni singolo passaggio di questa produzione. Esperienza unica, immersi nella natura.
CBD: CIBO BUONO D’AUTORE! IL MIELE SENZA PENSIERI – VALENTINA CELLA – ROVATO (BS)
Miele e canapa, un progetto nato dall’idea di creare un connubio tra dolcezza e serenità, con la voglia di proporre un prodotto innovativo e di benessere, consci delle proprietà sviluppate dall’unione tra essi, tra le quali troviamo un efficace capacità antiinfiammatoria, antiossidante, rilassante nonché antibatterica, alcune di queste proprietà le ritroviamo infatti anche nel miele, ragion per cui unendole diamo vita ad un prodotto che le accentua. per dare vita a questo prodotto collaboriamo con l’azienda agricola biologica Gritti Daniele di Trenzano (Bs) che produce prodotti ortofrutticoli e canapa CBD.