Torbiere del Sebino, concluso il progetto di pulizia dei rifiuti nell’area delle Lamette
E’ terminato pochi giorni fa il progetto – partito nel mese di settembre 2022 – denominato “Miglioramento ecologico delle Torbiere del Sebino”, finanziato con un contributo di 165mila Euro da Regione Lombardia – DG Ambiente, nell’ambito del bando “Interventi di tutela e risanamento delle acque lacustri”. L’Autorità di Bacino, attraverso la sua partecipata MPL, ha inteso conseguire due distinti obiettivi: quello della riqualificazione naturalistica ambientale – con la riapertura di due canali già esistenti, al fine di favorire il ricircolo dell’acqua dal lago alla torbiera – e quello della raccolta dei rifiuti dalle sponde lacuali attigue alla zona delle Lamette.
Un problema annoso, quello della presenza dei rifiuti e di plastiche tra i canneti delle Torbiere, su cui Autorità di Bacino, in accordo con la Riserva Naturalistica, e con l’aiuto di ARPA Lombardia (che con l’ausilio di droni ha mappato oltre 500mila metri quadrati di area “inquinata”, classificando i rifiuti come“urbani” ), hanno inteso intervenire.
Da settembre a novembre, su una sponda di poco meno di due chilometri, sono state raccolte circa 10 tonnellate di rifiuti maggiormente ingombranti, poi smaltiti in appositi centri. “E’ stata un’azione importante – ha dichiarato Alessio Rinaldi, presidente di AdB – che dovrà essere necessariamente ripetuta. Si tratta di un vero e proprio progetto pilota, che per dare i suoi effetti dovrà essere replicato nei prossimi anni”. “Con questi interventi – ha proseguito Rinaldi – abbiamo fatto un primo piccolo passo: il materiale raccolto rappresenta una minima parte di quello presente tutt’ora: per conformazione, il canneto fa da filtro, e trattiene tutto quello che vi entra. Ci sono diversi strati di materiale depositati nei decenni, che necessitano interventi mirati e continui. Autorità di Bacino si mette a disposizione, fin da ora, degli enti preposti”.
Nei prossimi giorni, AdB e Torbiere sottoporranno a Regione Lombardia alcune proposte di gestione del problema, che comprendono la realizzazione di giornate dedicate allo sfalcio del canneto e alla raccolta del materiale di dimensioni più grandi, il coinvolgimento dei gruppi di volontariato locale per la raccolta dei rifiuti minuti, e la realizzazione di progetti di educazione ambientale dedicati alle scolaresche, che verranno seguiti direttamente dall’ente di gestione della Riserva. Il progetto pluriennale – è stato previsto – ha un importo di 95mila euro all’anno.