Regione Lombardia, un nuovo bando da 10 milioni di euro per l’inclusione lavorativa

La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, ha approvato il nuovo bando per l’inclusione attiva e l’integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità.

“Con uno stanziamento di 10 milioni di euro – ha dichiarato l’assessore – Regione Lombardia interviene concretamente mettendo al centro la persona con i suoi bisogni e i suoi desideri, al fine di superare le barriere di diversa natura che possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nella società. Il bando è infatti finalizzato a sostenere il finanziamento di progetti integrati, territoriali e su base comunitaria per l’inclusione attiva, volti a rendere accessibile e continuativa la dimensione del lavoro nell’ambito dei progetti di vita indipendente e inclusione delle persone con disabilità. Si tratta di un provvedimento importante, in quanto attraverso il lavoro è possibile garantire una vita più dignitosa e autonoma alle persone con disabilità”.

“L’iniziativa sperimentale anticipa l’attuazione dei principi e criteri direttivi che guidano la riforma nazionale in atto secondo cui – ha aggiunto l’assessore Lucchini –  il progetto di vita individuale deve migliorare le condizioni personali e la qualità della vita della persona nei suoi vari ambiti e in piena coerenza con la legge recentemente approvata dal Consiglio regionale lombardo per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale delle persone con disabilità”.

I progetti dovranno essere riferiti a specifiche linee di intervento come laboratori per le abilità e la partecipazione attiva, percorsi di orientamento ed empowerment, ecosistemi delle relazioni per l’inclusione attiva e gemellaggi e reti per la diffusione delle sperimentazioni sociali. I destinatari sono adolescenti, giovani e adulti di età compresa tra i 16 e i 64 anni con disabilità fisica, intellettiva, psichica e sensoriale residenti o domiciliate in Lombardia. Beneficiari delle risorse sono partenariati pubblico-privato composti da almeno tre enti.