Emozioni all’Auditorium 1861 Unità d’Italia con la storia musicale di Lucio Fabbri
Con i suoi cinquant’anni di carriera alle spalle, Lucio Fabbri si è presentato al pubblico accorso all’Auditorium 1861 Unità d’Italia come semplice servitore della musica. Ma nelle quasi 2 ore di musica portata in scena nella serata di sabato 17 dicembre ai “commensali” presenti in sala, è apparso come uno chef stellato in grado di miscelare i giusti ingredienti, diventando protagonista del racconto di due storie musicali parallele: la sua, e quella del suo violino.
E così il concerto organizzato dall’Associazione Eventi Macramè con il patrocinio del Comune di Corte Franca, e inserito nel calendario ufficiale degli eventi natalizi promossi dall’amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni del territorio, ha permesso ai quasi 400 spettatori presenti di viaggiare nel tempo tra ricordi ed emozioni legate ai brani proposti che per molti sono state colonne sonore di alcuni momenti di vita.
“L’evento di questa sera – ha commentato Gianluca Serioli, presidente dell’Associazione Eventi Macramè – è il segnale che dopo il difficile periodo della pandemia, stiamo ripartendo. La nostra filosofia non è cambiata e cerchiamo di portare sul palco artisti di qualità che permettano allo spettatore di uscire dalla sala con quel qualcosa in più, che sia divertimento o commozione a seconda della tipologia delle serate”.
“Sabato sera – commenta l’Amministrazione confermando la disponibilità al dialogo con le associazioni del territorio -, abbiamo avuto la fortuna di ripercorrere, come fossimo in una macchina del tempo, 50 anni di storia della musica italiana e ciò grazie al violino di Lucio Fabbri, accompagnato dai suoi amici musicisti in un concerto proposto da eventi Macramè. Un importante evento che conferma le intenzioni della nostra Amministrazione: promuovere la cultura e le associazioni del territorio con eventi di pregio. A tale riguardo invitiamo ovviamente tutte le associazioni interessate a presentare le loro iniziative per arricchire la proposta culturale di Corte Franca, con occasioni di incontro e socialità. Saremo lieti di valutarle e di intraprendere un percorso insieme.”.
Senza dimenticare i suoi compagni di viaggio “come a volte capita ai colleghi durante i concerti – ha commentato sorridendo il Maestro Fabbri, tra un brano e l’altro – vi presento i ragazzi che sono qui con me, che prima di essere musicisti, sono soprattutto amici: Roberto Gualdi alla batteria, Antonio Petruzzelli al basso, Paolo Bonfanti alla chitarra ‘mancina’ e Massimo Germini alla chitarra ‘destra’”.
Un ensamble ben amalgamato che attraverso l’esecuzione di alcune pietre miliari della musica italiana (sono stati proposti brani di De Andrè, Dalla, Vecchioni, PFM, Finardi, Gaber, Jannacci e Bertoli), ha preso per mano il pubblico presente accompagnandolo nel lungo ed emozionante viaggio della carriera artistica di Lucio Fabbri.
“E’ stato un viaggio nel tempo per me – ha commentato il Maestro Fabbri al termine del concerto -, ed un’enorme emozione vedere un auditorium pieno per ascoltare me, di solito io accompagno i cantanti e sono loro che attirano l’attenzione”.
Tra i brani proposti anche Beggin’ di Maneskin che lo stesso protagonista della serata ha prodotto ai tempi di XFactor. “La musica cambia sempre – ha proseguito il violinista cremasco-. Anche quando noi eravamo giovani avevamo questa voglia di cambiare la musica, perché prima di noi c’era una musica che consideravamo vecchia e antiquata. Allora il passaggio era più morbido perché parlavamo sempre di canzoni, armonia, melodia; adesso la parte musicale si è un po’ inaridita, si è arricchita a livello tecnico la parte dei testi. Non approfondisco sulle tematiche dei giovani che sicuramente avranno un senso, ma non appartengono alla mia musica e alla musica che ascoltiamo noi. Noi siamo i ragazzi degli anni settanta, degli anni ottanta e degli anni novanta – ha concluso il Maestro Fabbri, prima di porgere il suo augurio per le imminenti festività -. Il mio augurio è che ci sia presto la pace per tutti, e che si riesca tutti a condividere un pezzo di questo mondo senza dovercelo rubare uno con l’altro, soprattutto non con la violenza”.
E dopo aver ospitato il concerto di Lucio Fabbri, l’Auditorium accompagnerà Corte Franca e le sue frazioni nel magico viaggio del Natale con la prima Messa di Natale comunitaria, sabato 24 dicembre alle ore 22, con la partecipazione del coro “Voci di Corte Franca”, e con il Concerto di Santo Stefano (26 dicembre, ore 16) con l’esibizione del Gruppo Musicale “Don Giulio Marini”.