Facebook: Coldiretti, censura battaglia contro cibi sintetici
“La produzione del cibo sintetico mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La presunzione di voler modificare addirittura il vocabolario è una misura degli interessi che si nascondono dietro un business di pochi”. Queste le parole del direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano nel commentare la censura da parte di Facebook alla campagna per la raccolta di firme contro il cibo sintetico”.
La censura alla campagna per la raccolta di firme a sostegno della conversione del disegno di legge per fermare i cibi sintetici di Facebook, avviene in assenza di adeguate garanzie dal punto di vista della sicurezza alimentare ed ambientale. E’ quanto denuncia Coldiretti Brescia nel sottolineare che è stato rimosso dal social più diffuso nel mondo il post con il manifesto informativo realizzato per far conoscere le ragioni della raccolta di firme.
Secondo il fast checking di Facebook – denuncia Coldiretti Brescia – il manifesto disinformerebbe poiché definisce i cibi ottenuti in laboratorio come sintetici mentre si tratterebbe di “carne coltivata”. Il rischio oggettivo è quello di ingannare i cittadini poiché in realtà quella ottenuta in laboratorio non è carne e non è coltivata.
“La raccolta firme lanciata da Coldiretti – continua il direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano – è un percorso istituzionale trasparente che ha raccolto oltre mezzo milione di firme di cittadini, delle quali oltre 6000 nella sola provincia di Brescia accompagnate da numerosissime delibere approvate dai comuni bresciani. Inoltre Tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan”.