Il 5 maggio entra nel vivo il progetto “Uno Scudo per la Cultura”
Sarà il sito UNESCO “Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e complesso monumentale di San Salvatore – Santa Giulia” il primo bene culturale di Brescia ad essere protetto con l’apposizione dello Scudo Blu.
Il 5 maggio alle 16,30, per l’inizio della settimana internazionale della Croce Rossa che terminerà il 14 maggio, si terrà la cerimonia inaugurale, che prevede l’apposizione di un doppio Scudo, sia all’ingresso di Brixia Parco archeologico che del Museo di Santa Giulia. Entra così nel vivo il progetto “Uno Scudo per la cultura”, con cui Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia ha voluto riannodare i fili di una storia che è rimasta a lungo interrotta. Era, infatti, il 14 maggio del 1954 quando 37 Stati, fra cui l’Italia, firmarono la Convenzione dell’Aja per la protezione dei beni culturali durante i conflitti armati. La Convenzione nacque dalla necessità condivisa degli Stati di proteggere il patrimonio culturale dopo lo scempio della II Guerra Mondiale, non solo per il valore intrinseco, ma anche e soprattutto per la loro capacità di “cura” nei momenti difficili attraverso la bellezza, la memoria, la prospettiva del futuro.
Gli Stati si sono impegnati a predisporre in tempo di pace le azioni necessarie a prevenire i rischi legati ai conflitti armati, così come alle emergenze, tra cui l’individuazione dei beni culturali destinatari dello Scudo Blu, emblema internazionale della protezione. In Italia, tuttavia, la Convenzione è stata applicata in modo inferiore alle esigenze del territorio e il suo contenuto non è stato adeguatamente diffuso nemmeno tra gli addetti ai lavori. Eppure, i conflitti recenti anche in Europa dimostrano come i beni culturali siano un obiettivo strategico delle forze in campo e la cui distruzione non è più un evento collaterale dello stesso ma un metodo di combattimento pianificato.
Per riprendere questo percorso e costituire un elenco di beni con lo Scudo Blu, nel 2022 Croce Rossa Italiana – in qualità di ente garante e promotore del Diritto Internazionale Umanitario – ha avviato la campagna nazionale “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola”, che ha portato alla firma del protocollo con Anci e alla definizione delle competenze.
“Uno Scudo per la cultura” si inserisce nella campagna nazionale, e vede la collaborazione tra i Comitati Croce Rossa di Brescia e Bergamo per fare delle due città un laboratorio per costruire un metodo e proporre un modello pragmatico, replicabile in tutto il territorio nazionale, per proseguire l’apposizione dello Scudo Blu in tutta Italia. Il progetto ha ricevuto il contributo del Bando Capitale della Cultura 2023, emanato congiuntamente da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca. L’iniziativa ha inoltre il supporto di CNA Brescia e di BCC dell’Agrobresciano.
Dopo il Corso nazionale di Alta Specializzazione per la protezione dei beni culturali per istruttori di Diritto Internazionale Umanitario della Croce Rossa Italiana, che si è tenuto nella sede di via Bainsizza dal 31 marzo al 2 aprile, si apre ora il percorso per scudare 20 beni tra Brescia e Bergamo.
«Sono stati individuati beni che rappresentano diverse categorie di patrimonio culturale – commenta Carolina David, presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia -. L’elenco comprende monumenti, chiese, siti archeologici, archivi, biblioteche, teatri, che sono collante tra i popoli, rifugio sicuro nei momenti di difficoltà e punto di ripartenza dopo scenari critici, come ci hanno insegnato la pandemia e i recenti conflitti armati».
«I Comitati della Croce Rossa di Brescia e Bergamo, nell’anno che unisce le due città nominate Capitali della Cultura, hanno voluto valorizzare i beni culturali più rilevanti dei propri territori – aggiunge Maurizio Bonomi, presidente Croce Rossa Italiana Comitato di Bergamo – attraverso l’apposizione dello Scudo Blu. Un simbolo che serve anche per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di salvaguardare, in tempo di pace e di guerra, i beni che incarnano valori identitari e culturali di tutta la popolazione».
«Questa iniziativa è un segnale importante dell’operato della Croce Rossa Italiana a tutela delle comunità, dei loro valori e della loro storia. I monumenti e i beni culturali in generale – aggiunge Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana – sono essenza di un popolo, di un Paese e, per questo, vanno rispettati e protetti. Ringrazio il Comitato di Brescia della CRI per l’apposizione degli Scudi Blu che, di fatto, ribadisce l’importanza che ha la cultura, con la sua capacità di esprimere bellezza e, allo stesso tempo, conservare memoria del passato proiettandoci verso il futuro».
A Brescia, il lavoro congiunto tra Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia, Comune, Fondazione Brescia Musei, Diocesi di Brescia, Fondazione Teatro Grande ha portato alla delibera comunale che comprende: il sito Unesco “Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e complesso monumentale di San Salvatore – Santa Giulia”, la Pinacoteca Tosio Martinengo, il Castello, la biblioteca Queriniana, il Museo Diocesano, l’Archivio Diocesano, il Teatro Grande, piazza della Loggia. Il Comune di Brescia ha da poco approvato un’apposita delibera che contiene l’elenco dei beni, in linea con quanto previsto dal protocollo tra Croce Rossa Italiana ed Anci.
In provincia, grazie alla collaborazione con Direzione regionale Musei Lombardia, sono state avviate le interlocuzioni per apporre lo Scudo Blu: il Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane (sito Unesco) a Capo di Ponte e il castello e le Grotte di Catullo a Sirmione.
A Bergamo, il Comitato ha avviato le interlocuzioni con Accademia Carrara, Diocesi di Bergamo, con i Comuni di Bergamo per scudare: Piazza Duomo, Piazza Vecchia, Accademia Carrara, Chiesa di S. Spirito, Mura Veneziane, Ex Complesso conventuale di S. Agostino, Ex Complesso monastico di Astino, Teatro Donizetti. In provincia, a settembre lo Scudo dovrebbe essere apporto sulla basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio, in collaborazione con Croce Rossa Italiana Comitato di Caravaggio.
«L’elenco – aggiunge Massimiliano Sforzini, vicepresidente Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia – è solo l’inizio di un percorso che parte ora, ma che auspichiamo possa proseguire nel tempo a livello nazionale, per proteggere i luoghi e i beni con un valore artistico-culturale, che le persone identificano come custodi della loro storia, lasciando alle generazioni future un elemento in cui ritrovarsi e capire da dove veniamo, cosa ci accomuna e dove vogliamo andare».
Per l’apposizione dello Scudo su tutti i beni, è prevista l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia.
La cerimonia di affissione
La prima affissione sarà a Brescia nella giornata del 5 maggio quando sarà apposto lo Scudo sul sito Unesco “Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e complesso monumentale di San Salvatore – Santa Giulia”, con una cerimonia in collaborazione con Fondazione Brescia Musei.
Alle 16,30, alla presenza delle autorità, saranno svelati gli Scudi presso il Parco archeologico e, a seguire, all’ingresso del Museo di Santa Giulia.
«Fondazione Brescia Musei – commenta Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei – aderisce convintamente alla campagna per gli Scudi Blu in primis perché il valore del patrimonio universale, di cui due dei nostri siti museali sono portatori come luoghi riconosciuti dall’Unesco, deve essere interiorizzato come elemento di definizione della concordia tra i popoli e inalienabile riferimento per chi cerca la pace. Contrassegnare questi luoghi non significa quindi meramente proteggerli, ma far riflettere il pubblico sul fatto che solo la piena comprensione delle differenze culturali e il rispetto nei confronti dei manufatti che da queste differenze originano può condurre alla pace duratura e alla reciproca comprensione, elemento inscindibile dalla concordia tra i popoli. È con viva adesione quindi che Brescia Musei si è impegnata, insieme agli altri enti del territorio, a identificare nei musei bresciani i principali luoghi di collocazione di questi Scudi».
L’apposizione degli Scudi è l’occasione per conoscere meglio il valore ed il significato di questo emblema. In quest’ottica, a conclusione della cerimonia, il Museo di Santa Giulia ospiterà il convegno divulgativo, destinato alla cittadinanza, che approfondirà il tema del rapporto tra le comunità ed il patrimonio e della cultura come cura
Al convegno, che inizierà alle 17,30, interverranno: il divulgatore storico Cristoforo Gorno, che parlerà del legame antropologico tra umanità e cultura; il focal point della campagna nazionale di Croce Rossa Italiana Michele Romeo Jasinski, che parlerà del ruolo di Croce Rossa nella protezione dei beni culturali; lo storico del Diritto Internazionale Umanitario Marcello Flores, che illustrerà i rischi dei beni culturali nei conflitti; la fotoreporter Francesca Volpi, che porterà la sua testimonianza diretta da luoghi di guerra ed emergenze come l’Ucraina e la Turchia.
Tra i presenti, ci sarà anche Iginio Massari, testimonial della campagna, espressione della cultura gastronomica e dell’arte pasticcera, che contribuirà a diffondere il contenuto del progetto anche attraverso dei video-messaggi che saranno diffusi sulle pagine social di “Uno Scudo della cultura”.
A Bergamo è prevista la prossima affissione, prima per il capoluogo orobico che, in autunno, ospiterà anche il secondo convegno previsto dal progetto, che sarà destinato agli amministratori degli enti Locali, al personale delle forze armate, dei musei, dei parchi archeologici per una maggiore conoscenza della normativa in essere e, soprattutto del profondo significato che la stessa riveste.
Interventi dei sostenitori
Giovanni Rizzardi, Consigliere di Amministrazione delegato alla cultura Fondazione della Comunità Bresciana: “La nostra Fondazione, tramite il Bando emanato insieme a Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità Bergamasca, intende proseguire ed intensificare il proprio impegno e sostegno a favore della tutela e della diffusione della cultura. Il progetto proposto da Croce Rossa, ritenuto meritevole di finanziamento, aiuterà la nostra comunità a riflettere sull’alto valore del bene, sul significato della memoria e sulla necessità di salvaguardare il patrimonio, nostro e dell’intera umanità.”
Alessandro Comini – Vicedirettore Generale Vicario Alessandro Comini BCC Agrobresciano:
“La bellezza è il senso del mondo. L’impegno a favore della cultura per BCC Agrobresciano passa attraverso la consapevolezza che vi è un insieme di risorse che ci viene dal passato a cui la comunità riconosce i valori in cui si identifica e che, come cittadini del mondo, siamo chiamati a trasmettere alle future generazioni. È nel patrimonio culturale che ritroviamo la nostra identità e da qui l’importanza della sua conservazione. L’onore di contribuire al progetto “Uno Scudo per la Cultura” in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, ci rende particolarmente orgogliosi di poter dare concretezza ai valori in cui crediamo”.
Eleonora Rigotti – Presidente CNA Brescia: “Come CNA Brescia, abbiamo deciso di sostenere Uno Scudo per la Cultura perché siamo infatti da sempre convinti che l’artigianato sia indissolubilmente legato al patrimonio culturale che ha reso l’Italia celebre in tutto il mondo e Brescia un punto di riferimento per la Cultura. Da sempre il sapere artigiano delle piccole e medie imprese contribuisce a realizzare, arricchire, conservare il patrimonio culturale dell’intero Paese. Allo stesso tempo, la grandezza dei beni artistici dà lustro all’Italia e, di conseguenza, al nostro lavoro. Per questo, partecipare ad un progetto che protegge il patrimonio significa per noi tutelare al tempo stesso la cultura artigiana e la creatività del Made in Italy.
Il contributo dal bando Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023
Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede il coinvolgimento attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana. Le tre Fondazioni, partner istituzionali dell’iniziativa, hanno individuato attraverso un bando dedicato e un Comitato di valutazione congiunto 92 progetti provenienti dalle comunità di Bergamo e Brescia, sostenuti con un contributo complessivo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un ricco palinsesto di iniziative in grado di favorire la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo. Di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 interessa, più di quello che accade, ciò che resta. Per questo le Fondazioni di comunità non sono “sponsor” di eventi o progetti, ma agiscono in alleanza con le istituzioni locali e del Terzo settore per promuovere – attraverso il metodo della co-progettazione – crescita culturale e sociale, benessere, sviluppo sostenibile e duraturo per le comunità, di cui sono un solido riferimento.