Il presidente Massetti: «Cresce la filiera sostenibile delle due ruote traino per il turismo»
La corsa delle biciclette italiane non si ferma. La conferma del successo di uno dei settori a maggiore vocazione artigiana arriva dalla recente elaborazione dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia inserito nella 2° edizione del Rapporto Meccanica 2023 che conferma le biciclette made in Italy essere tra le più apprezzate nel mondo. Studio elaborato in occasione del Giro d’Italia 2023 dove si scalda la passione sportiva per eccellenza di primaverile e proprio come le due ruote, sia esse da passeggio, sportive, o assistite (E-Bike), sempre più un vanto italiano. Lo conferma la crescita dell’export del 14.2% nel 2022 (+69.9% rispetto al 2019) con l’Italia 3° esportatore europeo dopo Germania e Paesi Bassi con 1.149 milioni di euro di cui 606 milioni di euro di componentistica (52,7% del totale) e 543 milioni di euro di biciclette (47,3% del totale), quest’ultimo composto da 351 milioni di euro di biciclette non elettriche (30,6%) e 192 milioni di euro di E-bike (16,7%). Export che considerato solo per il numero di biciclette non elettriche ci fa balzare al 1° posto in Ue con 1.685.581 pezzi, il 14,7% delle vendite Ue, 3,2 bici vendute al minuto.
«Una mobilità più rispettosa dell’ambiente, i costi della crisi energetica, una maggiore diffusione dell’attività fisica e sportiva e la fruizione del territorio mediante nuove forme di turismo sono alcuni dei driver della domanda di bicicletta, il prodotto di una delle nicchie che caratterizzano il made in Italy. Inoltre, il turismo si coniuga con l’uso della bicicletta, come si evince dall’elaborazione del nostro Osservatorio, anche a Brescia, tra le province a maggiore specializzazione nella filiera, si associa la propensione ad una elevata turisticità» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti
Alta la vocazione artigiana della filiera della bicicletta. Il nostro Paese è il 3° tra 18 paesi europei per numero biciclette e cicli senza motore prodotte e venduti. L’inflazione influenza la salita dei prezzi al consumo di biciclette.
ITALIA – Alla fine del 2022, la filiera della bicicletta, che oltre alla produzione di biciclette e di loro componenti comprende anche la riparazione ed il noleggio, conta 3.233 imprese. Il cuore della filiera è rappresentato da 1.989 imprese artigiane che sono il 61,5% della filiera, ben 2,5 volte la media del 24,7% registrata per il totale economia. Le imprese della filiera sono soprattutto dedite alla riparazione che conta 1.839 imprese e rappresenta il 56,9% del settore, quota che sale all’81,8% nell’artigianato, in cui si registrano 1.627 imprese di comparto.
LOMBARDIA – In Lombardia la filiera della bicicletta conta 577 imprese, di cui 66,3%, pari a 391 unità, artigiane. L’83,1% delle imprese artigiane della filiera opera nei servizi di riparazione. Per specializzazione dell’artigianato nella filiera, che implica una ampia diffusione del ‘sapere fare’ correlato al mondo della bici, la nostra regione si posiziona 5^ nel ranking nazionale. Il trend del numero di imprese risulta positivo per il totale (+0,7%) e negativo per l’artigianato (-1%).
BRESCIA – La provincia di Brescia conta 80 imprese che operano nella filiera della bicicletta di cui 53, il 66,3% del totale, artigiane. L’88,7% delle imprese artigiane della filiera operano nei servizi di riparazione. Il numero di imprese della filiera, diversamente dalla media regionale, risultano in crescita sia per il totale (+11,1%) che per l’artigianato (+12,8%). Performance di crescita del numero di imprese tra le migliori dopo quelle rilevate per la provincia di Lecco.
Interessanti infine i dati inerenti alle E-bike: le biciclette e velocipedi a pedalata assistita con motore ausiliario elettrico): l’Italia è l’8° paese esportatore con 192 milioni di euro (pari a 174.514 pezzi) +48,7% in un anno e +228% sul 2019, 6° per import per 168 milioni di euro (pari a 132.386 pezzi) -10.8% in un anno e +51.8% sul 2019, con un saldo commerciale positivo (+24 milioni).