Giornata api, clima pazzo taglia raccolti primavera

Il clima pazzo con sbalzi improvvisi dalla siccitร  ai nubifragi e dal caldo al freddo, senza dimenticare le gelate tardive, sta compromettendo le raccolte di mieli primaverili in Lombardia dove si contano circa 160 mila alveari, secondo i dati dellโ€™anagrafe zootecnica. รˆ quanto afferma la Coldiretti regionale da un primo monitoraggio sul territorio in occasione della Giornata mondiale delle api che si celebra il 20 maggio.

In provincia di Brescia โ€“ continua la Coldiretti โ€“ la siccitร  prima e le piogge poi, arrivate nel momento della fioritura, hanno ridotto la raccolta di mieli di tarassaco, millefiori primaverile e acacia: โ€œla stagione รจ iniziata male a causa dellโ€™instabilitร  del tempo โ€“ racconta Cinzia Lonati apicoltrice di Botticino (BS) โ€“ le api hanno avuto bisogno di nutrizione di sostegno per tutto il mese di aprile, ย siamo riusciti comunque a raccogliere ย qualcosa e abbiamo messo i melari. In montagna invece la situazione รจ diversa, le api stanno probabilmente per il minor sbalzo termico tra giorno e notte. Confidiamo che il meteo possa stabilizzarsi in tempo per le prossime fioriture, a cominciare da quelle dellโ€™acaciaโ€.

Giร  lo scorso anno lโ€™Italia โ€“ continua la Coldiretti โ€“ ha detto addio a quasi 1 vasetto di miele su 4 (23%) rispetto a poco piรน di un decennio fa. Il calo delle produzioni ha lasciato spazio alle importazioni dallโ€™estero che a livello nazionale nel 2022 sono cresciute del +12%, provenienti anche da Paesi che non sempre brillano per trasparenza e sicurezza alimentare.

Non รจ un caso, infatti, che โ€“ sottolinea la Coldiretti – fra i campioni di miele importati nella UE fra il 2021 e il 2022, quasi 1 su 2 (46%) sia sospettato di adulterazione, secondo lโ€™indagine โ€œFrom the hivesโ€ del Centro Comune di Ricerca (Ccr) della Commissione europea. Il numero assoluto piรน alto viene fatto registrare dalla Cina (74%), con la Turchia che ha la percentuale relativa maggiore di campioni sospetti (93%) mentre il Regno Unito ha registrato un tasso di campioni dubbi ancora piรน elevato (100%), probabilmente perchรจ si tratta di miele prodotto in altri Paesi e ulteriormente miscelato prima di essere rispedito in Europa.

Uno scenario preoccupante in cui โ€“ sottolinea Coldiretti โ€“ lโ€™Italia ha importato dallโ€™estero oltre 26,5 milioni di chili di miele nel 2022, con gli arrivi dalla Turchia cresciuti del +146%, dalla Cina del +66%, dalla Romania del +134% e dallโ€™Ucraina del +83%. Per questo i giovani della Coldiretti si sono mobilitati da Nord a Sud della Penisola con la campagna โ€œGodย saveย theย beesย – Meno api meno futuroโ€ a sostegno del #mieleitalianoย sensibilizzando personaggi della politica, della cultura, dello sport e delle spettacolo.

Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, รจ riconoscibile attraverso lโ€™etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti. La parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale (Es. Miele italiano) mentre nel caso in cui il miele provenga da piรน Paesi dellโ€™unione Europea, lโ€™etichetta โ€“ continua la Coldiretti โ€“ deve riportare lโ€™indicazione โ€œmiscela di mieli originari della Ueโ€ indicando il nome dei Paesi (ad esempio, se viene da Italia e Ungheria sul barattolo dovrร  esserci scritto Italia, Ungheria); se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta โ€œmiscela di mieli non originari della Ueโ€ con il nome dei Paesi, mentre se si tratta di un mix va scritto โ€œmiscela di mieli originari e non originari della Ueโ€, anche qui con lโ€™indicazione dei nomi dei Paesi.