Chiusa l’ottava edizione del Festival Carta della Terra
Circa 5.000 persone coinvolte, 25 appuntamenti in calendario, 70 giorni di “cammino” intermittente tra mostre convegni, laboratori, progetti scolastici, happening artistici, sperimentazioni musicali e immersioni nella natura, tra la Franciacorta e la Pianura. Le cosiddette “Comunità dell’acqua”, sottotitolo di questo Festival segnato dall’Acqua come motore e fonte inesauribile (solo in questo caso s’intende!) di idee e confronti, tutti tesi alla sua tutela, affinché si abbia consapevolezza della connessione con il tutto, e che a capo della catena non vi è solo l’uomo. Concetti e paradigmi che più di vent’anni fa la Carta della Terra esplicitò nel documento omonimo, partito come “pezzo” di Carta Onu per poi divenire patrimonio condiviso “di” e “tra” i popoli e al quale Fondazione Cogeme Ets fa riferimento in tutte le sue attività. L’ottava edizione del Festival Carta della terra è cominciata con un inedito “pre-festival” ovvero la biciclettata sulla dorsale Brescia-Paratico del 16 aprile promossa dal Comune di Castegnato in simbiosi con l’Associazione Terra della Franciacorta e il Comune di Brescia.
L’ufficialità, come consuetudine, avviene il 22 aprile, Giornata mondiale della Terra, inaugurando la Mostra d’arte negli spazi del Carme dell’artista Riccardo Ajossa e con al centro lo studio di colori, acqua a materia vivente: la carta. Non poteva che essere così ogni momento di questo Festival che ha toccato ben 29 comunità locali (Brescia, Berlingo, Borgo San Giacomo, Castegnato, Cazzago San Martino, Castrezzato, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Corzano, Chiari, Erbusco, Gussago, Iseo, Lograto, Monticelli Brusati, Ome, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Palazzolo sull’Oglio, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo Saiano, Rovato, Rudiano, Trenzano, Villachiara) e collaborazioni importanti tra cui Acque Bresciane, Cogeme Spa, Ufficio Scolastico Territoriale, Provincia di Brescia, Regione Lombardia, Associazione Comuni Virtuosi, Associazione Comuni delle Terre basse, Kyoto club e tanti altri, a seconda dei temi toccati (Collegio Universitario Luigi Lucchini, Consorzio di Bonifica Oglio Mella, Parco Oglio nord, Centro Studi Longobardi, Convenzione Comuni Monte Orfano, Sistema bibliotecario Sud Ovest bresciano, Università degli studi di Brescia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Associazione Comuni Terre basse, Comuni aderenti al progetto Pianura sostenibile, Istituto superiore Canossa Campus Brescia, Istituto superiore “A. Calini” Brescia, Convenzione Monte Orfano, Istituto comprensivo Monte Orfano, Istituto comprensivo Don Milani Rovato, Istituto comprensivo Borgo San Giacomo, Istituto comprensivo di Coccaglio, Accademia Musicale di Ome, Anghelos Centro Studi Sulla Comunicazione, Comitato bene Collettivo Palermo, Nagasaki Brescia Kaki tree for Europe ets, Associazione Dipingi La Pace, Progetto Bao) e incrociando, seppur mai nominandola, Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Con l’associazione Lampedèe ad esempio, promotrice del Ground music festival è proseguito un percorso di condivisione culturale che si è concretizzato durante i 6 appuntamenti che hanno messo al centro il rapporto tra acqua e suono, all’insegna della contaminazione tra generi e strumenti.
Da Monticelli Brusati a Villachiara, sono andati “in scena” veri e proprio viaggi sensoriali con la natura protagonista mentre il Festival Carta della Terra proseguiva il suo cammino mettendo a confronto scienza e mondo della politica. Piano accademico e decisorio hanno dialogato in ben 3 Convegni attorno al problema della siccità e del mondo agricolo (Cazzago San Martino, Trenzano, Castrezzato) senza contare le formule ibride (la “lectio magistralis” di Maria Sole Bianco a Berlingo, la conferenza a Ome sui Meli del kirghizistan, il reportage sulla siccità in India presentato a Rudiano) o addirittura extraterritoriali (a Palermo con Dipingi la Pace, insieme al Comune di Castegnato) oppure ancora della capacità del Festival di intercettare processi in atto nei territori e metterli in agenda come appuntamenti istituzionali e conviviali al tempo stesso (in quest’ottica infatti è stata concepita la presentazione “unofficial” della Carta dei Valori delle Terre basse” in quel di Corzano). Obiettivo dichiarato di questa edizione, oltre alla tradizionale attività di divulgazione, l’aggiornamento della Carta della Terra nella sua accezione “social” .
In questo senso sono stati avviati dei percorsi di PCTO Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento realizzando così contenuti multimediali utili per la “nuova” Carta della Terra “restituita” infine durante la conferenza stampa del 29 maggio, tenutasi presso il Collegio Universitario Luigi Lucchini (altra nuova collaborazione): un percorso realizzato grazie alla partecipazione di due Istituti Superiori (“Calini” e “Canossa Campus” di Brescia) e la preziosa collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia.
“Da sempre il Festival Carta della terra si contraddistingue per la poliedricità degli approcci oltre a raccontare la storia dei territori di Cogeme nella loro veste di ambasciatori della sostenibilità”, conferma il Presidente di Fondazione Cogeme Ets Gabriele Archetti, nel frattempo riconfermato alla guida del Consiglio di Amministrazione. Un accenno poi alla direzione del Festival, elogiata anche dal Presidente dell’Associazione di Comuni Terra della Franciacorta Francesco Pasini Inverardi “Il Festival è nato grazie all’idea di Eugenia Giulia Grechi che negli ultimi 8 anni ne ha assunto la direzione scientifica. Desideriamo ringraziarla per quanto svolto nella convinzione che l’eredità di tale impegno è visibilmente connaturata ai risultati percepiti sui nostri territori”