Montisola Manouche, con Rares Morarescu e Cyranò Vatel il successo è internazionale
E’ stato un weekend di incontri magici quello che ha preso vita a Montisola in occasione del 2° raduno gipsy.
Da un lato grandi artisti e appassionati di un genere ancora forse poco conosciuto ed apprezzato, e dall’altro l’incantevole paesaggio regalato dall’isola lacustre più grande d’Europa che per tre giorni è stata il palcoscenico sul quale si sono esibiti volti più o meno noti del genere gipsy.
Ad accompagnare la magia del violino di Rares Morarescu e la chitarra di Cyranò Vatel, c’erano il contrabbasso di Michele Millesimo, ma anche le chitarre di Marco Tacchini e Silvano Guarneri, e la passione per la musica di tanti ragazzi e ragazze che per nulla al mondo hanno voluto perdere l’occasione di stare insieme per suonare insieme.
E proprio l’acqua è stata la protagonista dell’ultimo concerto che ha visto protagonisti sul battello che ha circumnavigato l’isola, la Trento Balkan Orchestra; un’esibizione coinvolgente che ha accompagnato i presenti da un estremo all’altro dell’isola accompagnati da un sole che tramontava. Come è tramontata questa seconda edizione del Montisola Manuche in attesa che, dopo il meritato riposo, gli organizzatori di questo evento frizzante e immaginifico comincino a comporre l’edizione del prossimo anno.