Confapi Brescia: giovedì 21 settembre alle 16:30 il convegno sull’Intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale rappresenta una sicura opportunità per il sistema produttivo. Ma è una tecnologia, così come le sue applicazioni ed implicazioni, che necessita di essere profondamente esaminata e compresa tanto nei vantaggi, quanto nei suoi rischi potenziali. E una parte significativa delle imprese associate a Confapi Brescia – come emerso dall’indagine condotta dal Centro Studi dell’Associazione – dimostra una conoscenza parziale dello strumento e delle sue potenzialità, così come timori nella sua introduzione. Il 51% del campione di imprese indagate (_cento imprenditori associati rispondenti, 44% dei quali operatori del settore metalmeccanico_) ritiene di possederne una conoscenza sufficiente, pur senza un dominio capillare, e il 2% si considera altamente informato. Il 30%, invece, giudica la propria consapevolezza insufficiente, il 23% del quale afferma di non distinguerla dal concetto di digitalizzazione o di usarli, impropriamente, come sinonimi. Entrando nel dettaglio delle applicazioni in ambito aziendale, il 36% dichiara di non conoscerle e un ulteriore 55% dichiara di conoscerne sommariamente i dettagli. Inoltre, solo il 6% degli intervistati afferma di utilizzarla già nei processi aziendali, mentre il 50% dichiara di averne pianificato un futuro impiego. Il 44% si dice non interessato alla nuova tecnologia. I principali timori legati all’introduzione dell’intelligenza in azienda, infine, riguardano la sicurezza in tema di cybercriminalità e costi
(49%) e la privacy (34%). Più contenute le perplessità connesse a sostenibilità ambientale e sociale (28%) e la preoccupazione per contestazioni interne (11%).
È in questo contesto, e per approfondire, in particolare, caratteristiche e applicazioni dell’intelligenza artificiale generativa, tra le tecnologie più impattanti per il futuro delle imprese, che Confapi Brescia e Unimatica Confapi Brescia – _Unione italiana piccole e medie imprese per il trattamento dell’informazione_ – hanno organizzato il convegno dal titolo «Intelligenza artificiale conversazionale:
convergenze e divergenze tra uomo e macchina. Le opportunità per il mondo del lavoro» che si terrà giovedì 21 settembre alle 16:30 all’Auditorium di Santa Giulia a Brescia.
«Siamo tutti consapevoli che, come ogni dirompente innovazione tecnologica, anche l’intelligenza artificiale, tra le più rivoluzionarie e profonde, si insedierà rapidamente nelle nostre imprese, così come nella società – commenta il presidente di Confapi Brescia, Pierluigi Cordua -. Per questo motivo, il fattore tempo è decisivo. Questo convegno rappresenta per i nostri imprenditori associati un vero e proprio vademecum per dotarsi di una visione completa e approfondita del tema, delle sue potenzialità e degli eventuali rischi. Lo affronteremo da ogni sua angolazione: industriale, strategica, tecnologica, etica e sociologica. Crediamo che solo questo approccio a tutto tondo potrà garantire gli strumenti e la consapevolezza per un inserimento dell’intelligenza artificiale nei nostri sistemi produttivi».
«Da operatore del settore informatico e dell’innovazione digitale – mercati che condivido con le imprese associate a Unimatica Confapi Brescia – guardo all’intelligenza artificiale come ad uno strumento che tutte le aziende devono cominciare a conoscere ed utilizzare – commenta Michele Maltese, presidente dell’Unione di categoria -. In particolare, l’intelligenza artificiale generativa e conversazionale permette di accedere ad informazioni altrimenti sconosciute e che, se opportunamente gestite, possono portare vantaggi competitivi e maggiore efficienza.
Riteniamo che per le nostre imprese le applicazioni e i confini di questa tecnologia siano ancora da scoprire e, in alcuni casi, da tracciare. Sarà, pertanto, molto stimolante poter ascoltare quali siano stato dell’arte e traiettorie stabilite da Microsoft per renderla disponibile, così come comprendere da un’azienda leader dell’automotive come Dallara le sue applicazioni della tecnologia. E, infine, confrontarsi per scoprirne impatti etici e conseguenze sulle attività “umane”».