Al Museo Diocesano di Brescia si apre la mostra CONTRONESSUNO/A di Patrizia Fratus
In occasione della Giornata internazionale per lβeliminazione della violenza contro le donne, sabato 25 novembre 2023, al Museo Diocesano di Brescia si apre la mostra CONTRONESSUNO/A di Patrizia Fratus.
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Fino al 10 dicembre, lβesposizione, curata da Barbara Pavan, suggella dieci anni di arte partecipata e relazionale che lβartista Patrizia Fratus ha svolto in collaborazione con Butterfly Centro Antiviolenza e Case Rifugio di Brescia e presenta una serie di lavori realizzati dallβartista con le donne ospiti delle case rifugio e non solo, che, attraverso la narrazione delle proprie vite e delle proprie esperienze, diventano protagoniste e autrici dellβopera stessa.
Sono lavori nati allβinterno di percorsi di protezione dalla violenza ma che sono usciti per raggiungere scuole, accademie, carceri, piazze, creando un legame e un dialogo con la comunitΓ .
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Come afferma Mauro Salvatore, direttore del Museo Diocesano di Brescia, lβiniziativa βvuole testimoniare quanto lβarte possa non soltanto assumere valenze di carattere sociale, ma anche essere strumento efficace di guarigione dalle ferite e di liberazione interioreβ.
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βQuesto percorso promosso da Butterfly Centro Antiviolenza insieme a Patrizia Fratus β sottolinea Nicoletta Bontempi, presidente del Museo Diocesano di Brescia, porta alla luce storie, sentimenti, lacrime, dolore, riscatto, educazione, cultura, desideri, confessioni e pensieri.
Nel racconto narrato ai nostri occhi, lβarte come strumento di relazione e di riscatto crea nelle sale del Museo Diocesano una pagina bella e utile, contro nessuno e nessuna, ma con tutti gli uomini e le donne di buona volontΓ β.
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βCONTRONESSUNO/A – dichiara Barbara Pavan – seppur nella pluralitΓ e diversitΓ delle esperienze, documenta attraverso una serie di opere corali, collettive, il contributo che i progetti fin qui attuati sono in grado di apportare a livello individuale e comunitario nel percorso che conduce ad una consapevolezza che Γ¨ condizione indispensabile della libertΓ β.
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Patrizia Fratus racconta: βcome ama ricordare Moira Ottelli, che con Roberta Leviani ha dato vita a Butterfly, il nostro Γ¨ un lavoro sottile, spera di aprire spiragli, piccole crepe che permettano di vedere oltre quel muro, oltre quel destino che pareva lβunico possibile. Questa Γ¨ la speranza del nostro lavoro, che non Γ¨ un lavoro, ma ci piace chiamare βunβopera partecipataβ. Nella mostra, oltre a molti altri documenti e lavori realizzati dalle donne stesse, esporremo tutte quelle tele che storicizzano questa pratica.
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Con il grande desiderio di condividere non solo quello che si vede ma anche ciΓ² di cui sono cariche le opere, gli odori delle cucine dove a volte sono state realizzate, gli sguardi prima diffidenti che con il frequentarsi si sciolgono in sorrisi che ti aspettano, che le portano a dirci che il giovedΓ¬, il nostro giorno, Γ¨ il giorno piΓΉ bello della loro settimana. Tutti quei volti prima timorosi, poi curiosi e poi, molte volte, alla fine, meravigliati e gioiosiβ.
La rassegna comprende alcune delle opere realizzate in questi dieci anni; ad esempio, COMETUMIVUOI, Γ¨ un simulacro della donna βarticolo per signoriβ, ideale complemento femminile per gentiluomini esigenti, refrattari al compromesso, poco inclini a distogliere lo sguardo e lβattenzione da se stessi. PIL, acronimo di Prodotto Interno Lordo, vocabolo che misura il valore economico di una societΓ e, di riflesso, anche degli individui che ne fanno parte. Il lavoro indaga il significato del termine nella proiezione della vita quotidiana delle persone comuni attraverso il medium del ricamo, che per secoli ha rappresentato lβunica fonte di guadagno per donne singole e opportunitΓ di affrancamento dal predominio e dal controllo maschile in societΓ marcatamente patriarcali; oppure CHI Γ IL LUPO?, una installazione che sβinterroga sulla reale possibilitΓ di identificare il predatore prima di diventarne preda, o ancora VIRGINIAPERTUTTE, trae origine dalla necessitΓ di comprensione del valore della narrazione e delle parole stesse nella nostra vita (alla ricerca della radice culturale della violenza sulle donne). Partendo dal saggio βUna stanza tutta per sΓ©β della scrittrice e saggista britannica Virginia Woolf, come esercizio di traduzione in tutte le lingue madre del mondo, per arrivare ad un lavoro personale di ricerca del senso della storia di ciascuna/o.
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Durante lβesposizione si terranno dei laboratori di tessitura utilizzando materiali di scarto, metafora di tutto ciΓ² che Γ¨ usato, ferito, abbandonato ma conserva un valore, pensati per le scuole e per tutte le persone che vogliano sperimentare una pratica artistica di trasformazione.
Accompagna la mostra un catalogo (editore Publimax)
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Patrizia Fratus. Note biografiche
Artista multimaterica, usa medium di scarto per avviare opere partecipate, coinvolgendo per la loro realizzazione, coloro che, facendola, ne diventano parte viva. Cerca nelle mappe dei linguaggi le radici dellβimmaginario possibile oltre gli stereotipi. Nelle parole sta il potere di generare mondi, infiniti mondi. Il suo lavoro intende lβarte come strumento di sperimentazione intellettuale ed empirica di consapevolezza, autosufficienza e autodeterminazione, strumenti necessari per lβemancipazione umana.
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Butterfly
Butterfly societΓ cooperativa sociale, nasce nel novembre 2018 dallβesperienza pluriennale nellβambito della gestione housing sociale per lβautonomia protetta e per lβinclusione sociale delle donne vittime di violenza, dalle sue fondatrici: Moira Ottelli e Roberta Leviani.
La cooperativa si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale, e in rapporto a essi agisce: mutualitΓ , solidarietΓ , democraticitΓ , impegno, equilibrio delle responsabilitΓ
rispetto ai ruoli, spirito comunitario, legame con il territorio, equilibrato rapporto con lo stato e le istituzioni pubbliche. Lβambito prevalente di intervento Γ¨ la diffusione della corretta cultura del rapporto tra i generi e si prefigge, pertanto, di sviluppare la cultura femminile volta al riconoscimento, al patrocinio e alla divulgazione dei diritti di genere e delle azioni di contrasto alla violenza in generale e nei confronti delle donne in particolare. In questo ambito si prefigge, tra lβaltro, di sostenere, accogliere e orientare le donne vittime di maltrattamenti, violenze fisiche e psicologiche, violenze sessuali e altre forme di abuso da chiunque provengano.
PATRIZIA FRATUS. CONTRONESSUNO/A
Brescia, Museo Diocesano (via Gasparo da SalΓ² 13)
25 novembre – 10 dicembre 2023
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Orari: tutti i giorni, 10.00-12.00; 15.00-18.00 | Chiuso il mercoledì
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Ingresso alle collezioni del Museo e alle mostre:
Intero: β¬8,00; ridotto: β¬4,00
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Informazioni: tel. 030.40233; museo@diocesi.brescia.it; www.museodiocesano.brescia.it
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Museo Diocesano di Brescia @museodiocesanobrescia | @MuseoDioc_BS MuseoDiocesanoBsOfficial #museodiocesanobrescia
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