Il 160° anno dannunziano si chiude con nuove inaugurazioni al Vittoriale degli Italiani
Il prossimo sabato 30 dicembre dalle ore 11.00 al Vittoriale degli Italiani si terrà la festa ‘Come un oro caldo e fluido’, per chiudere in bellezza l’anno del 160° anniversario della nascita di d’Annunzio.
In un 2023 ricchissimo di eventi, esposizioni e incontri che hanno portato il Vittoriale a un nuovo successo di visitatori, il presidente Giordano Bruno Guerri ha voluto celebrare i traguardi raggiunti con una festa conclusiva: «L’oro caldo come i magnifici gioielli di Matroianni, vere sculture da indossare. Non solo: l’oro caldo come l’olio del Vittoriale, l’oro liquido degli ulivi di Gabriele d’Annunzio, che sarà presentato nell’ultimo evento dell’anno insieme ai tesori di Umberto Mastroianni e a un caloroso bentornato in Italia al primo Premio Genio vagante, a dimostrazione che i cervelli non fuggono, ma corrono, e occorre incoraggiarli, seguirli e festeggiarli».
COME UN ORO CALDO E FLUIDO. GLI ORI DI UMBERTO MASTROIANNI
La mostra ‘Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni’ – curata da Alberto Dambruoso su progetto del Cigno GG Edizioni Roma e fortemente voluta dal presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri – verrà inaugurata nella mattina di sabato al Museo d’Annunzio Segreto. In mostra 30 gioielli e 20 sculture riconducibili a un unico registro linguistico, quello della scultura-pittura di Umberto Mastroianni.
Figlio di Vincenzo Mastroianni e della seconda moglie Luigia Maria Vincenza Conte e zio dell’attore Marcello Mastroianni, il celebre scultore è uno tra i più significativi e geniali artisti della scultura del Novecento. La chiave di interpretazione dei suoi gioielli è fornita dallo stesso maestro che nel 1965, nel volume Ori e Poesie, associa al prezioso metallo di pasta tenera, duttile quasi come cera, la gestualità istintiva. Nella stessa sede, il commento in presentazione di Massimo Mila svela la natura stessa del fare dello scultore nella lavorazione della materia preziosa: «ecco che accanto al drammaturgo della violenza spunta il poeta della tenerezza gentile: accanto all’accoltellatore di creta, l’orafo prezioso».
Al Vittoriale fino a venerdì 8 marzo 2024, una feconda disseminazione di anelli, bracciali, ciondoli, spille, altri gioielli, lastre e sculture realizzati dall’autore tra gli anni Cinquanta e Novanta con la tecnica della fusione ‘a cera persa’ o ‘a colata in oro’, trattando la materia come se fosse bronzo o vetro, sempre in fusione. È grazie all’uso di un materiale così duttile e prezioso che Mastroianni fa una sintesi del suo percorso artistico lasciando trasparire nei gioielli il suo universo aggressivo, fantastico e duramente tellurico.
GEMUTO, L’OLIO DEL VITTORIALE
Nella mattinata sarà inoltre presentata la nuova produzione di olio del Vittoriale, estratto a freddo dal puro frutto degli annosi olivi, Che cantan – pace! – in lor linguaggio muto… (dall’Alcione di Gabriele d’Annunzio).
Grazie al prezioso lavoro dello storico Frantoio Bonamini – un frantoio che conta quasi 60 anni di sfide e che oggi comprende 5.200 olivi coltivati su 21 ettari, raggiungendo una produzione di 270.000 bottiglie l’anno, distribuite in Italia e all’estero – il Vittoriale può estrarre dai 500 ulivi secolari che abitano i suoi spazi il prezioso olio extravergine di oliva Gemuto.
La festa del 30 dicembre sarà anche l’occasione per rincontrare e festeggiare Andrea Paolella, il primo vincitore del Premio Genio vagante, tornato in Italia dopo aver costruito in Canada un’eccellente carriera. Un giovane – nel 2017 premiato perché come gli artisti, gli scienziati e gli artigiani rinascimentali, ha portato nel mondo la sapienza italiana – torna oggi “a casa” restituendo un contributo virtuoso al proprio Paese.
Per l’intera giornata di sabato 30 dicembre 2023 l’ingresso al Parco del Vittoriale sarà gratuito.