La Cena delle Città Gemellate sostiene il Brolo Sant’Anna
The Twins Dinner, la Cena delle Città Gemellate che si è tenuta nei giorni scorsi al Museo Diocesano di Brescia, contribuirà alla crescita del Brolo Sant’Anna.
La cena, aperta alla cittadinanza e organizzata dal Comune di Brescia in collaborazione con le città di Darmstadt (Germania), Logroño (Spagna), Betlemme (Palestina) e Troyes (Francia), attraverso l’enogastronomia ha voluto celebrare i valori della fratellanza e della solidarietà, anche a sostegno di progetti locali di volontariato e inclusione.
La serata, articolata in un percorso enogastronomico a più portate – rappresentativo delle eccellenze territoriali – e arricchita dalla presenza di chef provenienti da Brescia e dalle città gemelle, ha raccolto un totale di 1.800 euro, al netto delle spese organizzative, che è stato devoluto al Brolo Sant’Anna. Il sostegno economico, destinato all’orto solidale, didattico e terapeutico che si trova nel Parco delle Colline di Brescia, è stato erogato da Brescia nel Piatto, partner dell’evento, nella forma di donazione liberale.
L’offerta è stata possibile grazie alla partecipazione entusiasta di tutte e quattro le città gemellate – che hanno contribuito partecipando in presenza (Darmstadt e Logroño) e attraverso l’invio di prodotti o con la collaborazione di ristoratori locali (Troyes e Betlemme) – e dei cittadini, che hanno esaurito tutti i posti disponibili in meno di due settimane.
Amicizia, dialogo interculturale e scambio di conoscenze a tutto tondo: mentre le delegazioni politiche visitavano i tesori Unesco della città, gli chef di Logroño hanno tenuto una lezione in cucina agli studenti all’Istituto Alberghiero Mantegna, preparando i piatti che sarebbero stati serviti in serata. Il pomeriggio invece ha preso il via il progetto pilota di scambio di libri tra le città gemellate di Brescia e Logroño: la reciproca consegna di testi rappresentativi della produzione editoriale di ciascuna città, così da costituire sezioni bibliografiche dedicate ai gemellaggi nelle biblioteche delle città interessate.
Anche l’Istituto Mantegna è stato protagonista della cena, proponendo agli ospiti il “Casoncello della Fonte”, preparato dagli studenti della scuola sotto la supervisione del professor Martinelli, con ingredienti provenienti da aziende amiche di Slow Food e del Parco delle Colline. Di questo esiste anche una versione pensata per la grande distribuzione che contribuirà, una volta venduta, a sostenere progetti d’inclusione rivolti agli studenti della scuola. Tutto torna dunque: enogastronomia ed etica si incontrano.