Tempo di bilanci per Fondazione Brescia Musei

Quasi 317 mila visitatori nei Musei (+79% rispetto al 2022) | oltre 110 mila alle Mostre

Più di 136 mila visitatori al Ceruti di Los Angeles | Oltre 60 mila spettatori al Cinema Nuovo Eden

Tutti i numeri della cultura 2023 nei Musei di Brescia

 

Il 2023 si è concluso da pochi giorni: è tempo di bilanci, dopo un anno speciale in cui la cultura a Brescia è stata sotto i riflettori e ha giocato un ruolo da assoluta protagonista, che d’ora innanzi le spetta di diritto dopo il riconoscimento della Capitale italiana della cultura. Dodici mesi in cui i musei della città sono stati cuore pulsante, con le Collezioni civiche bresciane sapientemente allestite nelle sale aperte gratuitamente a tutti i residenti nel Comune di Brescia, e con decine di progetti espositivi che hanno richiamato pubblico e stampa specializzata; ma anche con le nuove opere che nel 2023 sono entrate nel patrimonio collezionato da Fondazione Brescia Musei, le innumerevoli occasioni di contaminazione tra le arti con performance uniche per rileggere i tesori della città attraverso la musica, il teatro e la danza e, naturalmente, con lo straordinario cartellone cinematografico promosso dal Cinema Nuovo Eden, che ha portato a Brescia il meglio del cinema d’arte mondiale.

 

NUMERI STRAORDINARI A SIGILLO DI UN ANNO UNICO

I musei e le mostre temporanee

I cinque musei del sistema gestito da Fondazione Brescia Musei hanno ospitato 316.574 visitatori nel corso dell’anno. Si tratta di un numero record per Brescia sotto ogni punto di vista: +79% rispetto al 2022 (che aveva chiuso con 177.045 visitatori complessivi), ma anche rispetto all’ultimo anno prima della pandemia Covid-19, il 2019, nel quale si erano ospitati 220.444 visitatori (rispetto a quell’annualità, dunque, una crescita del +44%). Un sistema museale, quello bresciano, che negli 8 anni di gestione da parte di Brescia Musei ha quasi triplicato la propria attrattività attraverso la valorizzazione del patrimonio bresciano (da 122.997 visitatori totali – nel 2015, anno della stipula della Concessione di valorizzazione dei musei tra Comune e Fondazione – al numero di 316.574 ingressi con cui si è concluso il 2023). Alcuni dati meritano una chiosa: superati i 200 mila ingressi al polo UNESCO Museo di Santa Giulia – Parco archeologico (207.378); oltre 67 mila visitatori ai Musei del Castello (erano poco più di 40 mila prima del Covid-19 e della riapertura del Museo del Risorgimento); soprattutto superato il tetto psicologico dei 40 mila ingressi (42.062) alla Pinacoteca Tosio Martinengo.

La portata dell’enorme interesse del pubblico per i progetti culturali promossi dai musei bresciani è ulteriormente espressa dal numero di visitatori nell’anno 2023 alle mostre temporanee che sono state promosse da Fondazione e Comune. In totale sono stati 112.029 visitatori alle esposizioni temporanee dotate di ingresso o bigliettazione autonoma, che portano dunque al numero record di 428.603 ospiti complessivi dell’offerta museale, permanente e temporanea, bresciana. Un numero straordinario, se si considera che anche in epoca pre-pandemica il valore massimo di accessi, sommando i visitatori museali a quelli delle mostre, era stato (nel 2018) pari a 250.907 utenti.

Nel novero dei circa 430.000 visitatori registrati nel 2023 non sono inoltre compresi né i visitatori del Castello di Brescia che hanno fruito della mostra en plein air dedicata a Davide Rivalta (in totale 542.761 unità), né soprattutto i visitatori del Getty Center di Los Angeles che hanno ammirato la mostra dedicata a Giacomo Ceruti, il progetto di punta della stagione culturale bresciana che, dopo la prima tappa al Museo di Santa Giulia, è stata proposta al pubblico americano e che ha totalizzato 136.267 visitatori. Contabilizzando dunque anche questi fruitori, i progetti culturali made in Brescia Musei del 2023 hanno visto oltre un milione e centomila utenti (per la precisione 1.107.631 ingressi).

Un risultato che trova corrispondenza anche nel numero dei gruppi e delle scolaresche: sono stati 5.868 complessivamente, di cui ben 3.788 gruppi scuola, a dimostrazione del valore educativo della proposta dei musei e delle mostre bresciane, contro i 2.791 gruppi complessivi del 2022 (oltre +110%) o i 3.149 dell’ultimo anno pre-pandemico (+86%). A proposito di pubblico in formazione: oltre 1.000 sono stati i bambini che hanno preso parte a uno dei tanti camp educativi estivi o invernali proposti dalla Fondazione.

 

La gratuità per i residenti nel Comune di Brescia

Massimo elemento di interesse nell’analisi dei dati è quello delle presenze dei cittadini bresciani nei musei. Uno degli obiettivi della Capitale della Cultura – calamitare i cittadini nei propri siti culturali – può dirsi pienamente raggiunto: dal 24 gennaio (inizio dell’applicazione della gratuità per i soli musei – non per le mostre – con l’avvio della Capitale) il numero dei visitatori residenti nel Comune di Brescia ai musei è stato complessivamente di 38.496. Va però ricordato anche che fino al 23 febbraio 2023 i musei del Castello erano già in parte gratuiti per tutti i visitatori, con l’obiettivo di promuovere il neonato Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia e in ragione del Festival delle Luci, raggiungendo solo nei primi due mesi dell’anno, complice l’estremo interesse per questa importante novità museale, ulteriori 20.164 accessi solo al Marzoli e al Leonessa d’Italia: dato il periodo scarsamente turistico essi possono considerarsi molto probabilmente in gran parte alimentati da residenti. I quasi 59.000 visitatori bresciani complessivi (38.496 accertati dal 24 gennaio oltre ai 20.164 ai musei del Castello tra gennaio e febbraio) che hanno usufruito di queste gratuità costituiscono il 19% del totale dei visitatori complessivi dei musei. Un numero molto importante, se rapportato alla popolazione dei cittadini bresciani: circa 1 su 4 dei cittadini ha dunque frequentato i musei nell’anno della Capitale. Un dato che conforta, ma che al contempo permette di sottolineare come questa moltitudine non sia stata la sola responsabile del successo dell’offerta museale nell’anno che si è concluso, giacché l’81% degli ospiti dei musei è stata costituita da visitatori italiani o stranieri non residenti in città. Nel 2022, anno durante il quale la gratuità per i residenti vigeva solo nelle 2 settimane centrali di agosto e nella settimana tra Natale e Capodanno, i visitatori residenti che avevano approfittato della promozione erano stati 19.141: un valore che è stato triplicato, con enormi benefici per la collettività.

Fa piacere poi ricordare che nel corso del 2023 sono stati 903.464 gli ospiti del Castello di Brescia, che hanno frequentato gli spazi della fortezza per una passeggiata o per una visita museale, nonché per godere degli eventi estivi, confermando l’attrattività di un polo monumentale ludico e culturale unico nel suo genere.

 

Il cinema Nuovo Eden

Con un totale di 1.363 proiezioni, il Cinema Nuovo Eden ha registrato un afflusso straordinario di spettatori, traguardando l’impressionante numero di 61.066 accessi. Questo risultato supera notevolmente l’anno 2019, il migliore pre-pandemia, che si era chiuso con 54.085 presenze. Costante poi l’impegno nell’educazione cinematografica: il Nuovo Eden ha svolto il proprio ruolo attivo organizzando nel 2023 78 proiezioni scolastiche, che hanno coinvolto circa 6.900 studenti verso i quali è stata promossa la cultura cinematografica d’arte.

Tra i molti eventi del Cinema Nuovo Eden: 6 laboratori di cinema d’animazione, 12 incontri di approfondimento con critici cinematografici (con la partecipazione di 660 appassionati), ben 26 rassegne cinematografiche tematiche che hanno contribuito a creare un dialogo avvincente tra registi, critici e pubblico. Il Cinema Nuovo Eden, grazie alla seconda sala inaugurata per la Capitale della Cultura, si è confermato luogo di intrattenimento di alta qualità e fulcro culturale ed educativo impegnato nell’offrire un’ampia varietà di esperienze cinematografiche.

 

LE MOSTRE: UN PALINSESTO FONDAMENTALE PER ANIMARE I MUSEI

Iniziata a gennaio con la coda di due importanti mostre inaugurate nel 2022 – La città del Leone. Brescia nell’età dei comuni e delle signorie, a cura di Matteo Ferrari (Museo di Santa Giulia, 29 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023) e il terzo episodio espositivo della ricerca intrapresa da Fondazione Brescia Musei nell’ambito del Festival della Pace di Brescia sul rapporto tra arte contemporanea e diritti umani, Victoria Lomasko. The Last Soviet Artist, a cura di Elettra Stamboulis (Museo di Santa Giulia, 11 novembre 2022 – 8 gennaio 2023) – la stagione espositiva 2023 ha subito lasciato intendere le sue potenzialità e l’attenzione nei confronti delle aspettative che il pubblico nutriva verso l’offerta culturale che Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei hanno messo in campo per l’anno della Capitale italiana della Cultura.

Il mese di febbraio ha visto l’apertura dell’importante trittico espositivo dedicato al maestro Giacomo Ceruti, protagonista indiscusso della pittura del Settecento, uno dei grandi autori dell’arte italiana e internazionale: un percorso realizzato grazie a un’attività sinergica di studi, nuove acquisizioni, investimenti, restauri, collaborazioni internazionali tra istituzioni culturali, incontri e contaminazioni tra arte, editoria, danza e teatro. Ne sono originate la grande monografica dedicata al pittore, Miseria & Nobiltà. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento, a cura di Roberta D’Adda, Francesco Frangi, Alessandro Morandotti (Museo di Santa Giulia, 14 febbraio – 11 giugno); la mostra dossier di grafica che ha approfondito l’utilizzo che l’artista fece delle incisioni, Immaginario Ceruti. Le stampe nel laboratorio del pittore, a cura di Roberta D’Adda e Francesco Ceretti (Museo di Santa Giulia, 14 febbraio – 28 maggio); e David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a beautiful land, a cura di Denis Curti (Pinacoteca Tosio Martinengo, 14 febbraio – 19 novembre), mostra fotografica che ha presentato tra l’altro un’opera inedita eseguita dal celebre artista americano per Brescia, ispirata alla produzione pauperistica di Giacomo Ceruti e oggi parte delle Collezioni della città grazie all’aggiudicazione con questo progetto del premio Fotografia Contemporanea 2022; e infine l’importante esposizione negli Stati Uniti, co-promossa con il Getty Center di Los Angeles, che ha decretato il successo del pittore bresciano oltre i confini nazionali: Giacomo Ceruti. A compassionate eye, a cura di Davide Gasparotto (Los Angeles, Getty Center, 18 luglio – 29 ottobre).

Marzo si è confermato il mese dedicato alla fotografia con l’inaugurazione della VI edizione del Brescia Photo Festival e, nell’ambito di tale kermesse promossa da Brescia Musei e Ma.Co.f., di una delle più importanti esposizioni mai realizzate sul mondo delle vette: Luce della Montagna, a cura di Filippo Maggia (Museo di Santa Giulia, 24 marzo – 27 agosto), un progetto composto da quattro personali di altrettanti maestri della fotografia dall’Ottocento a oggi: Vittorio Sella, Martin Chambi, Ansel Adams, Axel Hütte.

Ad aprile i nuovi spazi del secondo piano del Grande Miglio nel Castello di Brescia, restaurati e riaperti al pubblico sopra al nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, hanno accolto la mostra, co-promossa con Fondazione Tassara, I Nodi dei Giardini del Paradiso (Castello di Brescia, 1 aprile – 5 novembre) a cura di LETIA – Letizia Cariello e Giovanni Valagussa: un progetto espositivo che ha raccolto una preziosa selezione di 35 tappeti dell’area del Turkestan, scelti all’interno dell’ampio corpus della collezione Zaleski, che per la prima volta sono stati esposti al pubblico accanto a un nucleo di opere di Alighiero Boetti, Raùl De Nieves, Herta Ottolenghi Wedekind, Sheila Hicks, LETIA – Letizia Cariello, Ibrahim Mahama e Wladimir Zaleski. Sempre ad aprile, Fondazione Brescia Musei e Ateneo di Brescia hanno celebrato il bicentenario dell’inizio degli scavi del Capitolium con una mostra dedicata a Luigi Basiletti (1780-1859), pittore, archeologo, ideatore dell’impresa che culminò con il ritrovamento della Vittoria Alata: Luigi Basiletti e l’antico (Palazzo Tosio, 4 aprile – 3 dicembre), a cura di Roberta D’Adda, Bernardo Falconi e Francesca Morandini, è stata preziosa occasione per scoprire una figura chiave dell’epoca fondativa dei musei cittadini, il contesto nel quale operò e i valori che lo animarono.

Davide Rivalta e le sue 14 inedite sculture monumentali raffiguranti gorilla, babbuini, scimpanzé e oranghi sono stati protagonisti a maggio del percorso espositivo a cielo aperto inaugurato nel parco del Castello di Brescia – Davide Rivalta. Sogni di gloria, a cura di Davide Ferri (26 maggio 2023 – 14 gennaio 2024) – per parlare di libertà, dignità e vita suggerendo, attraverso la mediazione della scultura, la possibilità di un diverso rapporto tra uomini e animali.

Giugno ha visto Brescia confermarsi capitale dell’archeologia e dell’arte contemporanea con la mostra inedita e site-specific Plessi sposa Brixia, a cura di Ilaria Bignotti (Museo di Santa Giulia, 9 giugno 2023 – 14 gennaio 2024), un percorso immersivo composto da installazioni, videoproiezioni e ambienti digitali monumentali, appositamente creati per Brixia. Parco archeologico di Brescia romana e per il Museo di Santa Giulia, per consegnare al pubblico un messaggio di responsabilità e consapevolezza del patrimonio storico, archeologico e iconografico di Brescia.

A luglio è stato svelato il progetto espositivo “punta di diamante” della stagione estiva che Fondazione Brescia Musei, insieme al Museo Nazionale Romano e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, ha proposto per Brescia Capitale: Il Pugile e la Vittoria (Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, 12 luglio – 26 novembre). I due straordinari bronzi di età ellenistica e romana – per la prima volta insieme – sono stati protagonisti nel Nuovo Capitolium (in un contesto unico per monumentalità e “sacralità” laica, riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità), dell’evocativa installazione artistica site specific disegnata dal maestro spagnolo Juan Navarro Baldeweg, in un confronto culturale tra due assoluti capolavori dell’arte occidentale.

A settembre è stata presentata la grande mostra dedicata a Lorenzo Mattotti. Storie, ritmi, movimenti, a cura di Melania Gazzotti (Museo di Santa Giulia, 14 settembre 2023 – 28 gennaio 2024): dagli esordi underground alle illustrazioni per i grandi giornali, dai primi comics ai film d’animazione, una retrospettiva che con circa 250 lavori – quadri, schizzi preparatori, appunti, manifesti, animazioni cinematografiche – ha approfondito il linguaggio di un artista noto in tutto il mondo, la cui creatività è stata profondamente influenzata da musica, cinema e danza.

A novembre, in collaborazione con il Festival della Pace e Associazione Genesi, è stata inaugurata la quarta mostra del progetto pluriennale che Fondazione Brescia Musei dedica al rapporto tra arte contemporanea e diritti umani: Finché non saremo libere, a cura di Ilaria Bernardi (Museo di Santa Giulia, 10 novembre 2023 – 28 gennaio 2024), un percorso espositivo dedicato alla condizione femminile nel mondo, con un focus inedito sull’Iran.

Dicembre ha infine visto l’apertura di Lorenzo Lotto. Incontri immaginati (Pinacoteca Tosio Martinengo, 1 dicembre 2023 – 7 aprile 2024): un percorso di bellezza tra i colori, le emozioni e i gesti dei dipinti di Lorenzo Lotto in un inedito dialogo con i capolavori della collezione permanente, alla ricerca di quegli incontri possibili, anche se oggi solo “immaginati”, tra il grande maestro veneziano, uno dei più affascinanti protagonisti della storia dell’arte italiana, e i maestri del Rinascimento bresciano: Savoldo, Romanino e Moretto.

 

L’EREDITÀ MATERIALE DELLA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2023 NEI MUSEI BRESCIANI

Nel 2023 sono stati finalizzati progetti infrastrutturali avviati nel triennio di preparazione dell’anno Capitale: nuovi allestimenti e percorsi museali che sono l’eredità di un anno straordinario sotto ogni aspetto.

A gennaio la riapertura del Cinema Nuovo Eden: la sede di via Nino Bixio è stata riqualificata e ammodernata per rilanciare l’art house cittadina, punto di riferimento imprescindibile per i cinefili bresciani e oggi arricchito di una nuova sala da 38 posti. Un recupero che ha trasformato il cinema in un piccolo multisala d’arte.

Nel giorno della festa nei musei per la Capitale della Cultura, il 22 gennaio, è stata inaugurata la nuova sezione del Museo di Santa Giulia L’età romana. La città: un allestimento innovativo, improntato ai più moderni standard di accessibilità con installazioni artistiche multimediali e che propone ai visitatori un’immagine della città antica aggiornata sulla base dei più recenti studi e, soprattutto, dei risultati emersi da indagini archeologiche urbane.

Il 28 gennaio è stato infine inaugurato il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia: completamente rinnovato nei contenuti, nell’allestimento e negli spazi; caratterizzato da un approccio fortemente narrativo; orientato alla comprensione degli avvenimenti storici e allo sviluppo dell’historical thinking, allo scopo di leggere e interpretare i fenomeni della contemporaneità a partire dalla conoscenza del passato. Il Museo è il traguardo che completa la narrazione storico-enciclopedica che i musei civici propongono a cittadini e ospiti.

A giugno è stato aperto il nuovo Corridoio UNESCO, una passeggiata monumentale di quasi un chilometro attraverso 2.500 anni di storia che collega in un unico percorso pedonale, aperto liberamente e gratuitamente al pubblico, l’area del Capitolium al complesso monumentale di Santa Giulia, sino a ora fruibili solo separatamente.

Tra settembre e dicembre, grazie alle opere Formiamo umanità di Valerio Rocco Orlando – parte del progetto espositivo Vite Operose commissionato dalla Guido Berlucchi in collaborazione con Fondazione Brescia Musei – e Mondo d’acciaio, parte di Isgrò cancella Brixia, a cura di Marco Bazzini e frutto della grande operazione di mecenatismo culturale di Feralpi Group, è stato arricchito il Parco delle Sculture del Viridarium, lo spazio verde del complesso monastico di Santa Giulia dedicato all’arte contemporanea dove già si trovavano opere come Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto e Untitled di Ariel Schlesinger, oltre a reperti archeologici quali sarcofagi, iscrizioni e brani di architetture della civitas romana.

Infine il nuovo ricchissimo allestimento delle sale dedicate a Giacomo Ceruti nel Museo che possiede il più importante corpus al mondo di opere dell’autore – la Pinacoteca Tosio Martinengo – esito di un triennio di valorizzazione di questo iconico maestro. Un risultato che corona un triennio dedicato alla valorizzazione della Pinacoteca, che ora può vantare diciannove opere di Ceruti, pittore degli stracci e al tempo stesso ritrattista della nobiltà, maestro della pittura del Settecento, protagonista dell’arte italiana e internazionale e, grazie ai progetti a lui dedicati, emblema di questo meraviglioso ed entusiasmante anno della cultura a Brescia.

 

IT’S LIVE! VIVERE I MUSEI CON LE ARTI PERFORMATIVE, IL TEATRO E I TALK

Più che mai il 2023 ha visto le sale museali aperte alla contaminazione tra i linguaggi delle arti, vero e proprio fil rouge di tutta la programmazione di Brescia Musei: un ulteriore modo per leggere il patrimonio monumentale e le Collezioni in dialogo con le espressioni del contemporaneo.

Il primo appuntamento, presentato a gennaio nel fine settimana inaugurale della Capitale della Cultura, realizzato in collaborazione con Fondazione Nazionale della danza/Aterballetto, ha visto le raffinate e suggestive coreografie del progetto MicroDanze animare i luoghi più iconici della città come Capitolium, Museo di Santa Giulia e Pinacoteca Tosio Martinengo. Un progetto che ha anticipato lo spettacolo An Ideal City che, a marzo, sempre insieme a Fondazione Nazionale della danza/Aterballetto si è sviluppato nei musei.

La collaborazione con il CTB – Centro Teatrale Bresciano ha prodotto, tra fine gennaio e inizio febbraio, lo spettacolo inedito ideato per la Tosio Martinengo Tre ritratti: una pièce ispirata a tre figure, madri, donne, bambine, dipinte da Ceruti, con cui immedesimarsi nelle affascinanti sale della Pinacoteca, in uno show di teatro di palazzo per ri-semantizzare gli spazi museali in vista dell’avvio della mostra Miseria & Nobilità.

Fondazione Brescia Musei si è impegnata anche nel 2023 nell’organizzazione, presso le sedi museali, di importanti incontri rivolti ai professionisti del mondo dell’arte e alle Istituzioni museali sugli scenari futuri del comparto: a maggio, nell’ambito del format di Fondazione Brescia Musei Open Doors. Il Museo partecipativo oggi, sono state presentate con il Centro Universitario di Ravello per i Beni Culturali le “Raccomandazioni di Ravello” emerse nel corso di Ravello Lab 2022 – Colloqui Internazionali. A ottobre, in collaborazione con ICOM Lombardia e Associazione Abbonamento Musei, Fondazione Brescia Musei, ente capofila del sodalizio museale Rete dell’800 Lombardo, ha promosso, con Ateneo di Brescia, nelle sedi di Palazzo Tosio e Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, la Giornata di studi “Presentare, documentare, evocare l’Ottocento: dagli allestimenti storici alla multimedialità. Esperienze dei musei lombardi” ed è stata inoltre tra i partner promotori del primo Festival internazionale dell’Educazione, insieme a Università Cattolica, Fondazione ASM, Editrice La Scuola e Morcelliana, Innexhub, Fondazione AIB. A novembre, presso il Museo di Santa Giulia, Brescia Musei ha coordinato lo svolgimento della VIII Conferenza nazionale di AICIAssociazione delle Istituzioni di cultura italiane.

Particolarmente significativa è stata, per l’intero 2023, la partnership strutturale con Fondazione ASM grazie a cui Brescia Musei ha potuto sviluppare progetti di inclusione e favorire l’accessibilità alle proposte ludico-educative nei confronti di pubblici fragili: sono stati accolti nei camp estivi bambini affetti da disturbi dello spettro autistico con il proprio assistente ad personam e sviluppati progetti contro la povertà educativa. In collaborazione con ENS – Ente Nazionale Sordi di Brescia sono stati realizzati video in LIS che raccontano le Collezioni di tutte le sedi museali. È stato infine realizzato un progetto interculturale nato per celebrare la riapertura del nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia: un’occasione per riflettere su come, grazie alla cultura, la società nel nostro Paese stia cambiando in senso inclusivo.

Grande successo di pubblico hanno riscosso anche i due incontri organizzati da Fondazione Brescia Musei con gli artisti di fama internazionale David LaChapelle e Francesco Vezzoli, protagonisti di due importanti sold out della stagione espositiva 2020 – 2023 dei musei bresciani.

Significativo infine il dato relativo al numero di eventi corporate organizzati negli spazi dei Musei gestiti dalla Fondazione: 169 quelli realizzati nei 12 mesi della Capitale italiana della Cultura, un numero ancora più rilevante se si considera che nel 2022 furono 105.

 

DICHIARAZIONI DI COMUNE DI BRESCIA E FONDAZIONE BRESCIA MUSEI

 

Il 2023 è stato un anno straordinario che abbiamo vissuto a pieno dall’inizio alla fine. I numeri presentati oggi da Fondazione Brescia Musei confermano quelli che, alcune settimane fa, abbiamo pubblicato insieme con Bergamo sull’esito di BGBS2023. Nel ringraziare la Fondazione per l’ottimo lavoro svolto, voglio sottolineare come il grande investimento che Brescia sta facendo sulla cultura sia la strada maestra entro la quale vogliamo muoverci anche nei prossimi anni. Per questo confermiamo con decisione la gratuità dei musei per i residenti fino al 2028, e contemporaneamente confermiamo l’investimento di risorse nella costruzione del Piano strategico della Cultura di Brescia che, proprio dal grande successo di BgBs2023, inizia a delinearsi. A partire dalla rinnovata collaborazione con Bergamo.

Laura Castelletti, sindaca di Brescia

 

Si conclude un anno formidabile per Fondazione Brescia Musei, durante il quale sono stati espressi i livelli più alti di ricerca e approfondimento scientifico delle Collezioni e dei temi connessi alla loro valorizzazione attraverso le mostre, da un lato, e la capacità di intessere relazioni e facilitare lo sviluppo di progetti istituzionali anche all’estero – si pensi ad esempio alla grande mostra di Los Angeles – dall’altro. Fondazione Brescia Musei si conferma un Istituto di cultura innovativo nella valorizzazione del proprio patrimonio identitario e con una vocazione alla ricerca che è stata rilevata da tutti gli osservatori del sistema dei beni culturali e dai media. In questo anno abbiamo dato il nostro contributo al definitivo riconoscimento di Brescia come grande città culturale, grazie alla capacità di gestione del  patrimonio ereditato nel segno di un costante rinnovamento  capace di parlare alla contemporaneità in linea con le grandi Istituzioni internazionali, tra cui a tutto diritto, d’ora innanzi, possiamo dire la nostra Fondazione faccia parte.

Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei

 

Estremamente positivo sotto ogni profilo il bilancio che da direttore della Fondazione posso tracciare di un anno che definisco straordinario, nei numeri, con un pubblico accertato che ha superato le 430.000 unità, soltanto a Brescia, a cui aggiungere il milione scarso di utenti del Castello, in gran parte calamitati dalle proposte culturali che vi si svolgono, e i 140.000 visitatori scarsi della nostra mostra dedicata a Ceruti a Los Angeles. I numeri non sono tutto ma è importante ricordare che questi per noi sono importanti dal momento che sono associati a un generalizzato apprezzamento per la qualità delle nostre iniziative, siano esse permanenti – come il riallestimento del Museo del Risorgimento o il Corridoio UNESCO, solo per citare due incredibili lasciti di questa Capitale alla città – o temporanee. I nostri progetti sono riconosciuti in quanto necessari a valorizzare un patrimonio storico monumentale in via di progressivo svelamento alla comunità internazionale ritenuti adeguati allo spirito del tempo, che chiede eventi temporanei dinamici e proiettati anche verso l’attualizzazione di codici espressivi e la vicinanza ai temi del momento. Il mio ringraziamento ai dipendenti della Fondazione Brescia Musei, cui si deve molto del successo di questo anno straordinario: l’irrobustimento di questo collettivo è per me il più grande motivo di orgoglio, e aver giocato una partita internazionale di questo livello ha significato, simbolicamente, per me, una personale Champions League.

Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei

 

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Fondazione Brescia Musei è una fondazione di partecipazione pubblico–privata presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. Fanno parte di Fondazione Brescia Musei Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi Luigi Marzoli, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, Castello di Brescia Falcone d’Italia e Cinema Nuovo Eden. Fondazione Brescia Musei è con Pinacoteca Tosio Martinengo, ente capofila della Rete dell’800 Lombardo. I Musei Civici di Brescia sono inclusi nell’offerta di Associazione Abbonamento Musei.